Bozza per un tentativo di canto
attraverso la notte fino all’aurora,
ma non oltre…
attraverso la notte fino all’aurora,
ma non oltre…
Di te rammento
trasparenze e voce.
Ora è timore d’ombre
ogni rumore.
Sono torrente e pianto
al risonare
del tempo in cui per me eri
arco di luce
nei lontani anni
di solari attese.
Incrudelisce il greto
nottetempo.
Un giaciglio di pietre
mi percorre
fino a una foce
di sfocate sponde
ove osano ancora
all’orlo dell’aurora
aliti d’incerti iridi
e d’incanti.
Vola una roca voce
e non un canto
in quel vago colore
che confonde.
La carcerata luce
ci imprigiona.
Veglia la fiera
lucifera stella.
© Francesco Ballero – Giugno 2006
Melodiosa e dissonante, in un equilibrio perfetto…
Una poesia di rara intensità in versi di altissimo livello. Il tuo talento è immenso, caro amico…
Un bacione