VELI DI PENOMBRA SUL TRAMONTO

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Guarda verso l’orizzonte ove i due mari si temono
l’incresparsi lento delle acque distende onde che fremono
I miei occhi attraversano i tuoi sogni densi e impossibili
come le piogge che salgono dal mare voli invisibili.

il giorno scioglierà i pensieri
nel sole pallido e scarlatto della sera
in un bacio col tramonto spoglierà ogni sua chimera.

Guarda, osserva la terra seguire l’onda
giace come un quieto velo in penombra
a ricoprir la sabbia sul fondo ove desta il sentiero
come fragili mani scuote ogni nostro pensiero.

Inventare a tratti astratti la linea fulgida della mente
quando ancora il sospiro mio appeso attende
come il fiato che nel cuore si ferma
le urla di sirene ch’io in quest’istante odo
sono musiche e canti che si distendono in volo.

Libero abbandono fragile e stanco di ali di gabbiani
che spingono ombre e nuvole in frammenti lontani.

La barca muove il suo remare
mentre noi due ricamiamo un sognare
mentre la notte si avvicina ed il sole s’incammina
nuvole si riempiono di rossore
come labbra che non hanno pudore
chiudere gli occhi e immaginare il mare con noi dentro le sue anse vuote
volgere nel suo cuore lo sguardo per affondarci ogni desiderio che  percuote.

Si avvicina l’onda distratta
l’altamarea sembra distorta
come il respiro del vento
che cede alla pace ogni suo lamento.
Il vento che ti soffia sulle ali
 afrodite vieni da me
la notte chiude nel gelido torpore
le anime nude che si stringono all’amore.

WILLIAMBLAKE70 & SMAILER

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