Una corsa sulla spiaggia
a piedi nudi
sole
costume
oceano
odore di alghe
odore di quicorrevo dietro alla canina
cercavo me
tiravo lontano il bastone
mi riportava col bastone
la gioia
la semplicità un biondo parlava
di barche
di isole
di surf
belloma non lo ascoltavo
mi allontanavo
ero in cerca di meun oceano li per me
un’onda dietro l’altra
che mi parla americano
dice cose
tra il si e il no
dice
quello che conta di noi
non è mai andato via
e quello che è andato
non conta più
il mare
parla
tace
inaspettato porta cose
che credevi perdute
ti porta via con sé
ti travolge
ma
se ti specchi
sei tu quello che vedi
—-
Poesia a 4 mani di L. Giarrè e F. Capitani
il mare è padrone di se stesso, appunto io lo rispetto xchè quando tu sei li davanti a lui è come se il mondo intorno non esistesse. Bella davvero mi piace,complimenti.
paola dolcissima
Mi ha colpito l’originalità di questa poesia, un registro particolare che trsmette grandi emozioni.
Complimenti agli autori.
C’è un fascino particolare in questa lirica. Piaciuta. Molto.
“un oceano li per me
un’onda dietro l’altra
che mi parla americano
dice cose
tra il si e il no
dice
quello che conta di noi
non è mai andato via
e quello che è andato
non conta più”
sembra una canzone 🙂
è fresca, mi piace
che profumo di mare..wow
Sono rimasta particolarmente colpita dalla seconda strofa. Lirica piacevole.
Sa di mare, di ricordo…è come una fotografia estiva da serbare nel cuore
🙂
Le corse al male sotto raggi di sole scottante…..L’infinito movimento che accoglie l’infinito dei pensieri..
è vero… il mare ti travolge, ti porta via.. ti rapisce dolcemente per cullarti. Il mare è un mistero da vivere. bravi
il marre è sempre magico
sempre nostalgico
sempre riflessivo
per questo forse…
mi siete piaciuti cosi tanto!