La Porta

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    Risuonano le note, piano
    nella sala di notte,
    con incomprensibili voci
    le tue molte labbra
    sussurrano nel mio petto.
    Non sono favole,
    nel regno dei desideri
    desiderare è il fine ultimo.
    E in te m’asciugo e mi consumo,
    in te mi sento l’aria,
    ove nasce e sgorga
    ancor pulita…
    e tutto questo
    è solo un pensiero
    di uno degli uomini che hai catturato,
    uno dei tanti
    che risiedono in me
    e che prima di te non c’erano
    e che prima di te amavano nascondersi
    e che prima di te non conoscevo…
    ancora…il sole è una vampa…
    artiglia le mie anime
    per riportarle a ciò che è passato
    e che prima di te non esisteva
    e che prima di te era oblio…
    Sarai forse la porta
    che attraversavo fuggendo?
    La porta che mi ricordava
    i passi, la differenza tra i mondi
    e regolava la mia distanza
    tra reale e indefinito.
    E non sopporto più
    questo nodo che lega la mia voce,
    sò solo scrivere ancora
    ed ancora, ed ancora…
    E tutto questo
    è solo un pensiero
    di uno degli uomini che hai catturato,
    uno dei tanti
    che risiedono in me.
    Nati da te,
    attraversano te,
    interminabilmente.

    9 Commenti

    1. Avete già detto tutto voi, cari blogautori. Posso solo timidamente aggiungere che molto bello è il passo:

      “il sole è una vampa…

      artiglia le mie anime

      per riportarle a ciò che è passato

      e che prima di te non esisteva

      e che prima di te era oblio…”

      Un abbraccio

    2. I commenti di Maya mi trovano quasi sempre concorde… e le parole che ha utilizzato per descrivere le sensazioni che induce questa poesia sono le mie.

      E’ più che una poesia, è una lirica modata e dolcissima per descrivere le mille parti, mille sfaccettare del sono, sei, siamo.

      Unica nella sua bellezza, davvero.

      Prima volta che leggo qualcosa di tuo e ne sono affascinata

    3. Riconoscersi per mezzo dell’altro, scoprire nuove parti di noi, l’amore che arricchisce perchè ci scava dentro e ci genera. Testo di grande profondità psicologica, scritto con intensa semplicità, frutto senz’altro di profonda consapevolezza.

      IlyV, fuori sede, ha problemi con la connessione ecommenterà appena possibile.

    4. Versi di una profondità unica che lasciano una scia di consapevolezza indelebile. Una porta per varcare un confine che fa paura, una porta per conoscere distanza nuove e sconosciute, una porta per raggiungere la dimensione che manca per essere completi. La porta dell’amore, il cui varco si sfugge per timore e che è così dolce attraversare…

      Le tue poesie, carissimo amico, sono sempre di grandissimo impatto emotivo e di enorme suggestione. In questa leggo come sempre grande sofferenza ma anche una dolcezza nuova come di chi abbia ancora in bocca un sapore che scioglie il cuore. Riesci a creare immagini che rendono gli stati d’animo in maniera sempre sublime. I tuoi versi sono lame che scavano nell’essenza più nascosta portandone alla luce le emozioni più vere e più dolorose…

      Sei un poeta grandissimo.

      Un saluto

      Maya

    5. Bella l’immagine della porta, della soglia che rivela le diverse i-stanze dell’anima… Pensiero profondo, il tuo, e le parole per dirlo le hai trovate. Un saluto. Mara

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