Mare…era oceano, navigavo senza rotta, era mare…era oceano…era mare, il cuore dell’oceano.
Il mio corpo intrecciato con le mani del sole, nelle notti solo vento, freddo e abbandono.
E scuotevo il cammino con lacrime e tempeste, persa fra il sonno e il suo oblio.
Occhi smarriti e il sangue confuso, naufragava lento, come gocce dense senza meta sulle curve della pelle.
Mare…ma era oceano…eternamente avvolta nel tuo tormento.
inondata dai tuoi pensieri emozionali
Bellissima.
Allora lo fate apposta: lo sapete che tutte le volte che il mare viene usato come metafora degli stati d’animo io mi sciolgo in un brodo di giuggiole…
Baci…