La musica del silenzio

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    Il silenzio diventa musica quando non sono le orecchie che ascoltano.
    Viviamo di piccole gocce, di sogni e desideri, che fanno germogliare attimi nuovi e freschi ogni momento. Un bacio è silenzio per il mondo ma frastuono per un due esseri legati da un filo leggero che li unisce.
    Una carezza non emette suono, ma rimbomba profondamente in un brivido che sboccia.
    Uno sguardo è il discorso più lungo ed interessante tra due esseri che aprono le porte della loro profondità. Una muta eloquenza che sviscera mille sfumature d’iride luminose.
    Quando cessa il silenzio, i suoni di questo nostro palcoscenico tornano, ma sono sempre pochi, mai abbastanza, mai all’altezza della musica silente di un’emozione.
    Ascoltare le parole,  comunicare, arricchisce la mente, ma ascoltare anche le frasi non dette, i respiri smorzati, ciò che è tra le righe inonda l’animo.
    Perché ogni parola taciuta, è già eco dinnanzi al volto di chi la legge in trasparenza.
    Ogni discorso detto è solo un di più, come un ulteriore petalo su d’un bocciolo di rosa che si apre piano, ma non è la rosa.
    Le cose più belle a volte le dice un sorriso che esplode  ed illumina nella sua semplice perfezione la paura di non dire mai  abbastanza.
    Chi  ama, saprà ascoltare le parole che ancora non avrà udito, saprà coglierle nella linea curva degli occhi aperti alla vita, sia che si rimanga silenziosi o che si proferisca parola.
    L’unica essenziale prerogativa è l’amore, in tutte le sue sfumature e gradazioni, il resto conta poco.

    8 COMMENTS

    1. Beh, di una cosa son lieta.. di essere tornata indietro un pò nel blog a leggere quello che a volte per poco tempo disponibile, si perde.

      Sono lieta perchè così ho potuto recuperare e leggere, quasi gustarmi, una delle più belle prose che abbia letto su blog.

      Non prolissa, incisiva, intensa, Ricca. Dolcissima.

      Non conoscevo il tuo stile: mi complimento.

    2. Grazie di cuore decisamente senza parole per quello che leggo….:D

      Per è naturale esigenza scrivere …ma condividere è una grande rivelazione…come una bella mattina di sole!!

      Il più grande dei miei sorrisi per voi, per ognuno di voi…

      Un abbraccio

      Irene

      :*

    3. Sembra di leggere Baudelaire quando scriveva di Edgar Allan Poe. Oppure lo stesso Poe di certi suoi racconti. Oppure i Pensieri di Pascal. Intensità, intensità, intensità. Questo è Psyché.

      E il nostro grande piacere è poterla leggere qui…

      E l’unica nostra essenziale prerogativa è innamorarci di lei…

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