Il cellulare

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    – Vorrei tanto poter entrare in quella sua testa! Vorrei capire perché proprio adesso che ho ripreso le redini della mia vita… – si chiedeva Laura fra sé – mentre seduta all’interno della sua Cinquecento blu, combattuta da emozioni contrastanti, aspettava Sandro.
    La sua auto era ferma in quel parcheggio che lei ben conosceva, situato all’uscita della città, vicino al liceo, proprio in prossimità di quella strada statale che l’avrebbe riportata a casa. In sottofondo, la voce penetrante ed al tempo stesso energica della cantante degli Evanescence, l’aiutò a calmarsi e a realizzare cos’era successo.

    Quella sera aveva trascorso circa due ore tra esercizi e pensieri vaganti, in una palestra quasi deserta. Il caldo della bella stagione, ormai incombente, aveva scoraggiato la maggior parte degli abituali clienti, quelli per cui, come diceva la sua amica Selene, la palestra era un “sacrificio offerto all’estate”. Neanche lei infatti era presente.  Per Laura invece…

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