Sognando l’impalpabile carezza
delle sue mani di luna
alfine ti riascolto cuore
nella pulsante stagione dei fiori
io sento solo il suo profumo
Batti forte nel suo petto
come se fossi il cuore suo
insinua il mio amore
dentro ogni goccia del suo sangue
Sulla cresta dell’attesa onda
spingila fino alla mia riva
Qui, nel mio rosso tramonto,
tra fronde di mirto e allori
per sempre l’amerò…
com’è forte e disperato questo tuo bramare…
parole d’amore…
e stanchezza del dolore.
un bacio
Bella questa attesa già colma di assoluta e costante presenza…
E belli i tuoi luoghi.
Riguardo alla tua domanda non conosco Rimbaud io scrivo molto di getto forse mi ispiro al cantautore Degregori che mi piace tanto ascoltare per le sue immaggini sempre suggestive anche di difficile interpretazione che hanno sicuramente un profilo molto poetico ciao
complimenti davvero bellissima
Rimango incantata davanti a questo grido: gridarlo forte a se stessi con la speranza che raggiunga chi si ama…
In particolari momenti si sente il bisogno di urlare ciò che si ha dentro, anche se solo a se stessi.
Ti abbraccio, Francy
Meravigliosa…come si fa a non innamorarsi di un uomo che scrive così? Robert…è una poesia nuova? Un abbraccio, Manuela
Versi incantevoli…
baci…
“Alfine ti riascolto cuore”… è bellissimo, Robert, leggere queste tue parole. Un abbraccio forte.
è una ventata del tuo sentire che spazza via ogni nube, un cielo dalle cromie venete cristalline e luminose che ti porti dentro…immenso quanto azzurro….
:*
Dimmi dov’è la grotta di coralli e di pietre preziose dove attingi per creare questi versi…;-)