Laila e la sua moto
Da un cavallo d’acciaio rombante Con imperitura movenza domante Un miraggio sinuoso fluttuante
D’abbrivio palpitante convulso Da strano anelito inconscio Un mentale applauso avulso
Un sognante miraggio m’appare Profondo lo sguardo, come il mare Acanino, limpido dove è bello tuffare
Dall’elmo, fiocchi di grano spumeggianti Dalla veletta lampi d’afrodite saettanti Nel terzo millennio saranno dominanti
Acclive il sentiero per la conoscenza Che all’aggina porta, senza speranza D’acufene preso, per la mia incoscienza
Di profumo elice, di fragrante stagione Da cotanta grazia, rischio la fusione Era un miraggio? Ho perso io la ragione?
Edo e le storie Appese
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🙂 Bella Edo.