Un volume che ti prende per mano e ti guida passo dopo passo, un utile sguardo sul mondo editoriale per capire cosa c’è oltre il talento creativo. Questo e molto altro è il volume Come promuovere un libro: impara a farti conoscere attraverso Internet, porta il tuo libro tra le mani del lettore di Alessandra Perotti e Fulvio Julita.
Subito ad attirare l’attenzione del lettore c’è la copertina di un bel rosso vivace e le sagome di libri aperti e chiusi. Nella quarta di copertina accenno della tematica trattata che invoglia a saperne di più.
Il volume è diviso in due parti.
Nella prima si parla di tutte quelle fasi che uno scrittore deve affrontare per realizzare la propria opera dal conoscere sé stesso a cosa si vuole raccontare passando per lo stile e il linguaggio fino ad arrivare alla promozione del libro secondo la strada tradizionale oppure tentandone una nuova. Molto interessanti tutti i punti perché danno delle nozioni chiave utili prima, durante e dopo aver scritto una storia. In alcuni momenti c’è una sorta di interattività dove sembra quasi di avere davanti a sé lo scrittore esperto che in confidenza dà consigli a chi è alle prime armi o anche a chi è un po’ smarrito nel cammino: una sorta di tabella di marcia ben definita e non pressante. Vi sono poi anche degli esercizi di introspezione e scrittura per prendersi cura del proprio io e ritrovare l’artista interiore.
Nella seconda parte si affronta invece la tematica del mondo esterno intesa come digital marketing perché si potrà anche aver scritto la storia del secolo ma senza un’adeguata divulgazione ciò che si vuole raccontare non arriverà mai ai lettori. Vengono anche qua fornite informazioni e consigli sugli strumenti utili ad una buona promozione. Questa parte del volume però non è utile solo agli scrittori e agli aspiranti tali ma anche per chi lavora nei social o nel web in generale o semplicemente per chi usa qualche blog o servizio di messaggistica.
Le conclusioni in realtà sono un nuovo inizio perché come scrivono gli autori:
È dunque terminata la lettura?
Bene. Allora, si va in scena.