"La mia stanza da letto ha una parete a forma d’onda
e mi addormento e sogno solo da quel lato…"
Il sonno tardava a venire. Lo aspettava un’ altra di quelle notti. Quella notte insonne Riccardo si mise a pensare a Sirolo, alle coste bianche a picco sul mare, al mare con tre o quattro diverse tonalità di azzurro, celeste, turchese, blu, ai sassini bianchi arrotondati. Ripensava anche al viola della lavanda, al giallo dei girasoli e al verde degli olivi. Quei quattro colori, giallo viola verde e azzurro erano i suoi preferiti, si immaginava pittore dipingere un quadro pieno di quei colori, un novello Van Gogh. Ma quel quadro erano i suoi ricordi, la sua terra con le dolci colline. Quel quadro era la sceneggiatura di tanti suoi sogni, ed era l’unico posto dove poteva associare la parola casa. Si vedeva insieme a suo padre su quella barca che il papà teneva a Numana, con la quale andavano fino alle Due sorelle a fare il bagno, con la quale uscivano la sera o la mattina presto nei giorni di estate a pescare. Avrebbe voluto avere quella piccola barchetta di legno per perdersi con essa nei suoi pensieri. Si girava e rigirava nel letto e guardava quella foto appesa al muro, era una foto che aveva fatto un giorno a Maui, era la foto di un ragazzo che cavalvacava le onde. Si immaginava anche lui Uomo Onda, in balia dei sentimenti. La storia con Anna, il tradimento della moglie, il desiderio represso non lo abbandonavano, e non lo lasciavano dormire. Voleva cavalcare le onde della passione come quel ragazzo, ma aveva paura, paura di perdersi, paura dell’amore, paura di lasciarsi andare. E la paura lo attanagliava, lo inchiodava al letto di quella notte insonne. Solo nel sogno, nell’azzurro del mare, nel bianco della onda, avrebbe trovato pace, ma il sonno tardava a venire.
grazie
laura
paura di lasciarsi andare…so bene di cosa parli:)
Giarre adoro il tuo scrivere il tuo stile mi fa vivere sulla pelle quello che leggo!
grazie
ti abbraccio
monica
Grande!
E quella sottile paura di soddisfare quel desiderio interiore…cavalcare le onde della passione.
E chi riuscirebbe a dormire con tali pensieri!
Bello e dettagliato, può benissimo fare da incipit ad un romanzo.
Un abbraccio
Bellissimo frammento di una storia molto intensa. Complimenti.
All’inizio, tutti quei colori.. come tu fossi un pittore e dipingessi con le parole 🙂
Bel racconto…
Ars
Uno splendido esordio per questa affascinante iniziativa!
Un abbraccio
I due volti del mare, e due età dell’uomo. Così, anche nel tuo racconto, il mare diviene specchio. Complimenti.
Grazie Giarre .Uno spaccato raccontato con maestria, per questo Tuo Uomo Onda che vuole sognare ancora …:)