Deserto d’amore

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Vagabonda nel deserto
fra invalicabili dune e sabbia infinita
avanzo barcollando nel vento
sospinta da ricordi d’amore

Note lontane e suadenti
di violini e di noi
accarezzano la mia pelle assetata
in miraggi verdeggianti di te

Nulla dinanzi al mio sguardo
se non tremolanti orizzonti
nel caldo rovente
di quest’arsura che strappa la vita

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GiardiniDiMaya

Marina Ulisse, alias Maya, anima sensibile che ama guardare negli occhi le persone che incontra sul suo percorso, cercando di cogliere l’essenza più profonda che ciascuno cela nel cuore. E negli altri apprezza soprattutto la sincerità, la lealtà e la bontà dei sentimenti
I suoi grandi amori sono la lettura (divora in particolare i grandi classici dei maggiori autori inglesi, francesi e russi), il mare, la campagna, la vita all’aria aperta, la buona musica, soprattutto classica o jazz, il suo Abruzzo, terra genuina e generosa dove risiede la sua famiglia e dove fa ritorno dalla Capitale sempre con immensa gioia.
Di carattere riservato e riflessivo ripete spesso: “La penna è la mia migliore amica e non mi tradisce mai”. Inizia già nell’adolescenza a scrivere poesie affidando alla penna le emozioni, le sensazioni e gli stati d’animo che possono così esprimersi avulsi dai condizionamenti che la vita quotidiana inevitabilmente impone.
Fra i sentieri dei suoi Giardini lascia tracce di sé e dei versi che l’esistenza con il suo divenire le ispira.

10 COMMENTS

  1. mi ha ricordato un gran film, evocato dai tuoi meravigliosi versi, uno dei piu’ belli “Il paziente inglese”. Sai sempre suscitare emozioni e soprattutto far cavalcare la fantasia in paesi remoti visitati dal cuore. Un abbraccio Eufemia

  2. “…quest’arsura che strappa la vita”
    Immagini eloquenti descrivono il deserto del cuore che soffre in solitudine. Versi che riescono a condurti in quel deserto. Sempre bravissima!

  3. Grazie di cuore a tutti, amici, ed al carissimo Robert che ha dato dei mei versi un’interpretazione toccante con la sua splendida e calda voce. Un regalo meraviglioso!
    Un abbraccio affettuoso
    Maya

  4. L’immagine del deserto è decisamente azzeccata, e non importa se già sfruttata, perchè tu le dai un colore e una musica irrepetibile.
    Strappano la vita quel nulla davanti agli occhi, quie tremolanti orrizzoni: un’immagine forte, bella pur nella sua tragica esperienza.
    Bellissima poesia.
    (Non ho capito come funzionano le segnalazioni, ma io mi permetterei di segnalare questa tua opera).
    Un abbraccio
    Francesco

  5. Una metafora semplice ed efficace che descrive in modo mirabile la solitudine del cuore.
    E bravo anche a Robert per l’interpretazione vocale e musicale.

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