Lume che torna

Ti leccherò la guancia,
toglierò il sapore agro della menzogna
per saziarmi col tuo spirito.
Annuserò l’aria in cui passi –
fugace lume – che con candore
torni a indicarmi il cammino
Ruberò ai tuoi occhi
pigli di complicità
Ascolterò la tua voce in canti e prose,
seguirò le tue melodie
Ti lascerò vagare nel bosco,
ti farò partire per il viaggio
nel caldo ventre della terra,
ma solo affinché tu possa tornare
a raccontarmi le meraviglie
di un mondo che sa donarti
magiche avventure
E io sarò qui, ad aspettarti

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