Non lasciarmi ad attendere un cenno
della felicità che potremmo vivere assieme;
perché ne morirei, come il fiore
assetato perisce nel deserto.
Ma ancora lo spirito manterrò vivace,
se per un solo istante udrò la tua voce;
e nei pensieri eterni scolpirò quel suono,
come il canto delle sirene e come
l’ovvietà del tuono nel temporale.
La vita degli uomini è fatta di attese;
rendile brevi e fugaci come battiti d’ali,
morbide e sinuose come farfalle,
dolci e succose come frutti maturi.
Sì, la nostra vita é fatta di attese, e spesso é più bella l’attesa di quello che verrà. Ma auguriamoci che giungano alfine solo frutti maturi a saziare la nostra brama di vita. Complimenti, Lenio .
Le nostre attese: quelle che si realizzano e quelle che rimangono sogni.Quelle che ci rendono più forti e quelle che lentamente sgretolano la nostra anima.Solo l’Amore o la speranza di esso alleggerisce quei momenti rendendoli “brevi e fugaci come battiti d’ali,
morbide e sinuose come farfalle,
dolci e succose come frutti maturi.”
Mi hai fatto pensare…
Pierpaolo
“La vita degli uomini è fatta d’attese”, talvolta così struggenti da stare male… eppure credo sia questo il bello dell’attesa che ci permette di assaporar con maggiore consapevolezza l’attimo tanto atteso. Notevole, nella foto, l’incontro tra petali dei due fiori, complimenti per la scelta.
Una gradita lettura; una dolcissima chiusa
Francesco
Davvero notevole questa lirica, sia nell’emozione che nello stile.
Merita sicuramente di essere segnalata per il mese di dicembre.
Aspettare l’amore per viverlo a volte diventa struggente dentro l’anima.
Hai saputo esprimere con questi versi una metafora delicata come il fiore dell’immagine che hai scelto.
Mi è piaciuto molto questo verso:
“…Ma ancora lo spirito manterrò vivace,
se per un solo istante udrò la tua voce;”
Un abbraccio
Nicoletta