Monica posò la foto e si voltò verso il rumore della porta che si apriva. Riccardo era sulla soglia, incredulo e muto.
Lei lo guardò in silenzio, gli occhi tesi a cercare la luce che avevano condiviso, ma non la vide.
I suoi occhi erano diversi.
Quei magici occhi verdi che amava tanto, ora non avevano più la stessa luce.
Monica si alzò e, stringendosi attorno al corpo la camicia di lui, si avvicinò a Riccardo. Allungò una mano e gli sfiorò il viso dicendo:
“Sono stata io? Ti ho rubato il colore dei tuoi bellissimi occhi…”
Riccardo non si mosse, teso e silenzioso in ascolto delle sue mani.
Le dita passavano lievi sulla pelle scurita dal sole e lei sentiva sotto le dita minuscoli frammenti di sale ferirle la pelle. Percorse i tratti, le linee, i solchi profondi e lesse nel suo viso i giorni in cui lei era stata lontana e i le notti di solitudine e capì quanto gli era mancata.
I polpastrelli ora bruciavano e la pelle sembrava ferita e pulsante di dolore.
Riccardo era sempre immobile, teso e silenzioso; sembrava sorbire linfa e forza dalle sue mani.
Lo guardò di nuovo, ora gli occhi sembravano verdi e brillanti come un tempo.
Lui allungò una mano e le sfiorò la guancia. Quando la ritrasse era umida.
“Piangi? Non devi. Ora che sei qui tutto andrà bene.”
“Non sono lacrime. La tua pelle piena di sale mi ha ferito le dita…”
Lui finse di crederle e la strinse a sé. Stavolta era deciso a non lasciarla più partire.
Ho sostato a lungo, con ammirazione, su questo breve racconto della nostra dolcissima Zenzerocandito.
E’ il modo di raccontare che piace tanto a me. C’è un intero romanzo in queste poche righe. E Zenzero lo sa.
Bellissimo.
Una pagina d’amore dolcissima.
E’ come un perdersi nei labirinti del cuore!
Un abbraccio
marilena
L’amore può tutto..può far nascere un sorriso,può accendere la luce negli occhi…Bellissimo scritto…emozionante…Grazie
Commovente pagina d’amore.
Da leggere e rileggersi per perdersi in parole dolcissime.
Un brano incantevole, complimenti!
Un abbraccio
Maya