Ali di gabbiani
i nostri pensieri
planavano sul mare.
La sera,
li accese di desiderio
e la notte li avvolse
nel suo manto di stelle
e li portò lontano.
Sulla sabbia
al mattino,
rimasero solo
fremiti di sogni infranti
al mormorio dell’alba.
***
Immagine: Gabbiani, olio su tela di Eija Turtiainen
malinconica. forse troppo… come malinconico, del resto è sempre il mare… soprattutto la sera. in riva. quando sembra buttarti addosso tutti i ricordi, i pensieri, i sogni…
complimenti per la sensibilità!
Ilaria
Bellissima immagine i pensieri come ali di gabbiano, quindi leggeri, liberi, eterei…, vivificati ma intrappolati, poi, alla sera. Trasformati in sogni notturni, non riescono più a volare su nel cielo del mattino… e, come gabbiani feriti, agonizzano sulla sabbia…
appena entrata in questo blog sono stata letteralmente catturata dalla tua poesia…è splendida, immensamente delicata ed eterea propriocome il volo di un gabbiano e come i sogni..
“rimasero solo
fremiti di sogni infranti
al mormorio dell’alba.”
Meravigliosa e delicata allo stesso tempo… hai disegnato un bellissimo panorama.
Non potevo ricevere complimenti migliori, cara Nicla, grazie, grazie a te che davanti ai miei occhi rappresenti i valori più alti della poesia e della letteratura. Sono davvero commosso per questo bellissimo fiore che mi é arrivato inaspettato e non é stato il frutto di un premio, no, o della valutazione di una giuria. Mi é arrivato dall’assenso di lettori che, come me, regalano sul Blog degli Autori le loro sensazioni più vere e più autentiche. Questo giglio bianco illuminerà la mia vita nei momenti tristi, e in quelli dove non riuscirò a trovare ispirazione, e mi aiuterà ad essere sempre e solo me stesso. Grazie, grazie ancora, e a presto Lenio.
Complimenti Lenio per il tuo bellissimo racconto e… complimenti per il fiore del mese! Un bel giglio bianco che ha in sé la bellezza e la purezza della poesia e della letteratura!
Nicla
Bei versi che si accompagnano perfettamente all’immagine scelta.
Un saluto,
Mac
I pensieri volano come ali di gabbiano, brillano alla sera come perline colorate tra speranze e stelle, si perdono di giorno nei rumori del mondo quando per i ricordi è ancora troppo presto per diventare ieri e logiche di pensiero s’intrecciano in un suono di nuove vibrazioni nella luce di una poesia che non si può spegnere.
Versi intensi, con una velata malinconia del cuore.
è di una delicatezza e dolcezza incredibile. i miei complimenti
Sogni infranti come ali di gabbiani spezzate troppo presto…
Delicata e malinconica questa poesia in cui l’alba spazza via ogni speranza che la notte aveva acceso in mille bagliori di stelle.
C’è tutto il ciclo dei sogni in questa bellissima poesia di Lenio. Il momento della sera, quando i nostri pensieri planano dopo il frastuono del giorno e quello della notte, quando si trasformano in sogni. Infine il momento dell’alba, onda che li infrange sulla sabbia del mattino…
Bellissima poesia!
“… Fremiti di sogni infranti al mormorio dell’alba”, quasi che l’alba abbia un suono, un lieve rumore, un sussurro, come quello del vento, dell’acqua, dell’aria, del cuore che cerca amore.
Complimenti davvero, Lenio.
Nicla Morletti
ah!, quei pensieri così carichi di tutto…
Nell’alba che mormora piano un altro giorno, sembra di vederli, quei sogni infranti in un ultimo, disperato, guizzo di vita e l’impressione che sia rimasta sabbia fra le dita..
Trovo che ci sia molta lirica nella chiusa… un piacere leggerti Lenio 🙂
Ars
Grazie Corrado, per i tuoi complimenti. Hai ragione, nessun crepuscolo potrà mai spegnere il nostro ardore, anche se in questa poesia mi sono forse dimostrato più pessimista di te.
Ahi quanto è dura la sera.. non fa che depredarci dei nostri tesori più cari.. ma sono sicuro che quando i fremiti di sogno brillano ancora al ritornar del sole, nessun crepuscolo potrà mai spegnere il nostro ardore..
Bellissima poesia, complimenti..!!!