Tornerò
a quel tuo mare
d’acqua e sale
come gabbiano stanco.
Illusoria
è stata la fuga.
Approderò
su quella spiaggia
di cielo
immenso
e sarà l’eco
di antiche cantilene
e sogni d’innocenza.
Tornerò
a quel tuo mare
d’acqua e sale
come gabbiano stanco.
Illusoria
è stata la fuga.
Approderò
su quella spiaggia
di cielo
immenso
e sarà l’eco
di antiche cantilene
e sogni d’innocenza.
LA TUA LIRICA RIESCE A COMUNICARE TUTTA QUELLA STRUGGENTE MALINCONIA DEL RITORNO, SIA ESSO VERO O SIMBOLICO UN TUO RITORNO A CERTE EMOZIONI, UNA VOGLIA DI PULIZIA NELLA TUA VITA…CONTEMPORANEAMENTE UNA FORZA INCREDIBILE.. CON QUEL” APPRODERO’E QUELL’ECO” QUASI CERTO RAGGIUNGERAI LA TUA META. LE CANTILENE ANTICHE SANNO DI CONOSCIUTO, SI STORIA DEPOSITATA O ENERGIA ACCUMULATA NEGLI ANNI A CUI ORA ATTINGI.IN POCO HAI RACCONTATO LA TUA VITA: PARTENZA, ILLUSIONI, ESPERIENZE SOGNI PERDUTI, CAPACITA’ DI RIPARTIRE. SCRIVI ANCORA SPERO LEGGERAI QUALCOSA DI MIO!
Ritmo scorrevole dal profumo delicato di antiche rimembranze…
La lotta interiore si traduce in un canto appassionato che denuncia la resa incondizionata all’Amore. Esso non scompare con gli anni ma ritorna trasformato a riportare a galla sogni passati che danno significato alla vita presente! Bellissimi versi! Grazie Nicola, regalacene ancora.
Mi piace molto questa poesia, ha un che di leggero, di impalpabile quasi, che cattura!
un saluto