Hai racchiuso in pochi versi la grandezza del tuo cuore…In un mondo dove l’egoismo regna sovrano,i tuoi versi sono acqua di fonte dove dissetare chi come me crede ancora alla nobiltà dell’animo altrui…
A Pasquale, bravissimo rispondo con questa mia che ha suscitato, credo e spero la stessa emozione che ho provato io.
INVISIBILI
Chiamali così : intrecci d’ossa
stracci sudici
bagagli di una vita mal vissuta
nel randagio vagare
cercando riparo in angoli irreali
evidenti all’umana vista.
Chiamali così : invisibili
mucchi di respiro, evitati
da passi indifferenti
e sguardi sdegnosi:
l’invisibile è visibile
nella dolente ricerca
di tessere smarrite.
Chiamali così i mendicanti scomodi
allontanati, nello specchio appannato
dei loro occhi
troverai la tua povertà.
Nei brevi versi di Pasquale c’è il tutto!
Se si potesse avere il coinvolgimento emotivo di un popolo intero ci sarebbe tanta umanità che risolleverebbe la gente fragile e impotente di fronte alle avversità della vita. Questa tua poesia è un invito alla riflessione interiore a cui non tutti purtroppo siamo abituati.
Una poesia dolorosa, che parte da un sentimento primordiale che l’uomo prova di fronte alla sofferenza di altre persone. Un rifiuto e una incredulità del dolore, che si trascina cantando, perchè un poeta non può non cantare.
Corta, sofferta, dolorosa poesia.
Hai racchiuso in pochi versi la grandezza del tuo cuore…In un mondo dove l’egoismo regna sovrano,i tuoi versi sono acqua di fonte dove dissetare chi come me crede ancora alla nobiltà dell’animo altrui…
Complimenti davvero.
Annaluna
A Pasquale, bravissimo rispondo con questa mia che ha suscitato, credo e spero la stessa emozione che ho provato io.
INVISIBILI
Chiamali così : intrecci d’ossa
stracci sudici
bagagli di una vita mal vissuta
nel randagio vagare
cercando riparo in angoli irreali
evidenti all’umana vista.
Chiamali così : invisibili
mucchi di respiro, evitati
da passi indifferenti
e sguardi sdegnosi:
l’invisibile è visibile
nella dolente ricerca
di tessere smarrite.
Chiamali così i mendicanti scomodi
allontanati, nello specchio appannato
dei loro occhi
troverai la tua povertà.
Nei brevi versi di Pasquale c’è il tutto!
Lacrime d’amore…
🙂
Se si potesse avere il coinvolgimento emotivo di un popolo intero ci sarebbe tanta umanità che risolleverebbe la gente fragile e impotente di fronte alle avversità della vita. Questa tua poesia è un invito alla riflessione interiore a cui non tutti purtroppo siamo abituati.
Deu immagini davvero molto potenti per esprimere un profondo sentimento di umanità.
R.
Una poesia dolorosa, che parte da un sentimento primordiale che l’uomo prova di fronte alla sofferenza di altre persone. Un rifiuto e una incredulità del dolore, che si trascina cantando, perchè un poeta non può non cantare.
Corta, sofferta, dolorosa poesia.
La condivisione delle vicissitudini degli ultimi rivela, in questa bella poesia, una grande ricchezza interiore. Complimenti
Daniela Quieti