Ho occhi verdi come il percorso dell’anima mia.
Non c’è nessuno ma non sono sola:
riesco ad annusare la tua essenza
intorno a me, dentro di me.
La tua assenza è forte abbastanza
per urlare il tuo nome
fuori dal mio petto
sperando che se ne vada via.
Puoi udirmi?
Puoi sentirmi?
Puoi sentire la mia mente cieca?
Si è ferita da sola a lungo
per dimenticare la tua bocca.
Puoi udire le mie cellule?
Stanno esplodendo ed implodendo
così confuse dentro me.
Ho mani furiose e stanche
di sentire solo aria sui loro palmi.
Versi di profonda tristezza, di chi ha perso ogni speranza.
Eppure l’essenza è tutto nella vita!
Anche se si viene feriti dalla persona amata la mente non riesce mai a cancellare l’immagine di quel volto, il suo essere, le emozioni che ci ha lasciato. Certo, il tempo può far affievolire i ricordi di quel volto ma resta comunque una cicatrice nella nostra vita.
Brucia il cuore, brucia l’anima, ed il dolore è esasperante, confuso, una implosione ed una esplosione continua. La mancanza della persona amata è furiosamente lacerante.
Mi piace la tua poesia V.
Grazie a te R.: fa sempre piacere sapere che il proprio lavoro viene apprezzato.
Il tema della presenza-assenza sviluppato con grande efficacia. Sentita, bella poesia d’amore.
Grazie VelvetyScarlet.
R.
Grazie per averla apprezzata.
La sensibilità di questi versi,unita alla speranza che emana dal verde di bellissimi occhi,saprà sicuramente rendere invisibile la cicatrice ferita.
Daniela Quieti