Un giorno una zingara, un po’ per gioco, mi disse che avrei trovato il mio nome, avrei potuto leggerlo su tutte le cose e le persone che incontravo. Forse era una risposta a una domanda mai fatta. E’ curioso come, a volte, le risposte giungano prima delle loro domande e indipendentemente da queste facendo sì che la vita diventi una continua raccolta di domande e risposte sconnesse tra loro, piccole multiformi tessere di un gigantesco puzzle. E anche se, alla fine, non riesci a completare il mosaico, per motivi di tempo e di attenzione, non c’è da precoccuparsi, qualcuno lo completerà per te. I tuoi amici, le persone che ti hanno voluto bene, i tuoi figli. Qualcuno che continui il puzzle per chi ha raccolto tessere per una vita intera c’è sempre.
Quest’anno ho letto tantissime opere per il Concorso di Emozioni. Come ogni anno la partecipazione è stata più ampia del previsto ma in questa edizione ci sono talmente tanti nuovi autori, spesso poco abituati al web e ai suoi tempi, che abbiamo dovuto procedere più lentamente nella pubblicazione delle opere, superando di gran lunga, il periodo previsto per lo svolgimento del Concorso, per offrire a tutti più tempo per leggere e commentare.
Ad ogni modo, continueremo a pubblicare le opere del Concorso di Emozioni, da questa settimana, nel Blog degli Autori anche in considerazione del fatto che, in molti casi, inseriamo nuovi nomi nel lungo elenco di autori di questo Blog. Chiediamo un po’ di pazienza a chi partecipa già da molto tempo e con passione alle nostre Iniziative. Arriverà il momento della pubblicazione per tutti perché tutte le opere meritano di essere pubblicate. Nel frattempo, come sempre, si possono leggere e commentare le parole di altri autori. Regaleremo due fiori offerti da Punto Flora ai due commenti più belli.
Lascio con piacere a Nicla Morletti il compito di presentare, VERITA’ E SENTIMENTO, la nuova bellissima Iniziativa della Stagione letteraria del Portale Manuale di Mari.
“Quale sarà il tuo verso?”. Ricordate? E’ la potente domanda presa in prestito dall’indimenticabile film “L’attimo fuggente”. Raccogliete questa domanda e continuate con noi il puzzle? Questa volta parliamo della vita e di tutti i suoi argomenti. I blogger possono partecipare anche con i post pubblicati nei loro blog.
Lasciatemi un “SI'” nei commenti se potete. Così comincio a raccogliere “risposte”.
Con immenso affetto.
Robert
P.S. Chiediamo gentilmente agli autori di leggere con attenzione le opere e di segnalare eventuali errori, in modo da aiutarci a preparare i testi per la la pubblicazione nel libro “La pratica del bello scrivere” curato da Nicla Morletti per Laterza Giuseppe Edizioni.
L’amore non è un’invenzione d’autore.
Due parole fanno venire la febbre. Due parole ci inchiodano al letto: cambiare vita. Ecco la meta. E’ chiara, semplice. Ma la strada che conduce alla meta non la si vede. La malattia è l’assenza di una strada, è l’incertezza della vita. Non si è di fronte a un dilemma, vi si è dentro. Siamo noi stessi il dilemma. Una nuova vita è ciò che si vorrebbe, ma la volontà, appartenendo alla vecchia vita, non ha alcuna forza. Si è come i fanciulli che tengono una biglia nella mano sinistra e non lasciano la presa finchè non son certi di avere in cambio una moneta nella mano destra: si vorrebbe una vita nuova, ma senza perdere la vecchia. Tutto ci trattiene, la madre, gli amici, le giovani dame o cavalieri. Non la si ama più questa vita, ma almeno si sa di che è fatta. Si indugia. Le settimane passano. Le feste si susseguono, sempre uguali. Si partecipa ancora, ma, come si dice, “il cuore non è là”. Del resto si può benissimo fare una cosa senza esserci. Si può passare la maggior parte della propria vita, parlare, lavorare, amare senza esserci mai. Infine un giorno, un tenero giorno non è dal mondo che si esce, è da se stessi.
Quanti figli, passato il gaio tumulto dei vent’anni, riprendono la sedia dei loro padri, financo le rughe del viso. Credono di maturare perché hanno dei figli. Credono di amare perché non osano abbandonare le mogli. Non faranno altro che invecchiare. Non avranno fatto altro che essere vecchi. Ma la vita viene dalla vita stessa, ed è verso di lei che si va, verso l’amica dagli occhi di neve. La vita, nient’altro che la vita. La vita, tutta la vita.
Laura Tonti Parravicini
Carissimo Robert,
avevo chiesto al sole, ma mi da risposta il cuore:
verità
la propria verità
è un diario,
la capacità di mettersi in gioco
ed il sentimento
veste che anima il cuore.
A presto
Laura Tonti Parravicini
“Nella vita non contano i respiri ma gli attimi in cui ti è mancato il respiro”
Vorrei poterVi dire, amatissima Nicla e amatissimo Robert, cosa significa per me la vostra opera.
Creano un’anima nell’anima.
In qualche modo mi giungono quando ne ho più bisogno, e mi portano sempre quell’elemento che ci fa desiderare più giorni e più notti e più vita.
Mi metto al lavoro, mentre fuori la tempesta sta cantando una canzone selvaggia e danzando una danza appassionata.
Con affetto
Laura Tonti Parravicini
complimenti!Spero di poter avere anche io (presto) un blog dove poter scrivere una vita tessuta da fli spinosi e di seta, grazie al concorso Verità e sentimento. Grazie per le Emozioni che mi regalate. Marinella Fois
Quale sarà il tuo verso?
Sono d’accordo perché :
è un’opportunità e la colgo, molto volentieri.
Complimenti e auguri vivissimi.
Sergio doretti.
Mi è piaciuta molto la parte in cui parli della zingara. Forse perché fra me è mio marito spesso capita questa sorta di telepatia in cui formuliamo la risposta, prima ancora della domanda. Penso accada alle anime che sono in perfetta sintonia fra di loro. Un saluto, caro Robert.
Un tema che ispira. Ci saro’. Rispolverando un vecchio post di un blog ormai chiuso, che puo’ riprender vita proprio per l’occasione. Grazie e buon lavoro!
Riconfermo con piacere la mia partecipazione a questa bella, coinvolgente iniziativa.
Daniela Quieti
.. per quest’altra tessera di puzzle sono presente! 🙂
E meraviglioso camminare insieme a te, Robert, a Nicla e tutti gli agli autori. Spero saremo numerosi..
Un abbraccio
Ars