Si spacca il mattino come una melograna
con rosse crepe lucide.
Ah, quando arriverà domani l’aurora, tardi,
biancheggiando oltre il letto,
vigile mi troverà ai cancelli del matrimonio,
mentre aspetto che si diffonda la luce
su di lui, che sazio dorme
con la testa sprofondata, incosciente.
E quando l’alba s’insinuerà dentro
cauta m’alzerò
per osservare la vittoria della luce
sul primo dei miei giorni
che lui mi mostra, addormentato nel sonno
in cui con me cadde, ed il mio sguardo
meno vago diverrà.
Saprò allora a quale immagine di Dio
è fatto il mio uomo:
certo egli sarà ricchezza di vita per me.
E allora aperto ai miei occhi, chiaro
dormirà,
affidando a me la sua realtà, ed io
guarderò l’alba illuminare il mio destino.
Guardando splendere la debole luce
su quel sonno colmo di me,
sulla sua fronte, ove i riccioli
negligenti s’accoppiano e si appiccicano,
sulle sue labbra, ove il respiro leggero va e viene,
inconsapevole, sulle sue membra finalmente, stese,
indifese,
piangerò lo so, oh se piangerò
di gioia.
Immagine: Adam and Eve – Sabzi
Cara Laura, rispondo alla tua replica ed ho pensato che sei tu, un timido sorriso,ed una lacrima suscitata dalla gioia,non dalla tristezza.
Anche la pioggia cade in lacrime sui fiori,poi si congiunge ai ruscelli e arriva sorridente fino al mare che attende fiducioso col sorriso sulle onde.
con affetto
sergio doretti.
Amatissimo Sergio,
la vita della nuvola è lacrima e sorriso…
Voglio che la mia vita rimanga lacrima e sorriso.
Lacrima
per unirmi a chi ha il cuore spezzato,
sorriso
segno della mia gioia di esistere.
Con molto, molto affetto
Laura Tonti Parravicini
Per Laura.
Sono tornato. Ho voluto riprendere, compatibilmente con gli altri impegni del volontariato, la gioia di pensare e di scrivere commenti sui vari blog’s .
Indovina cosa mi è venuto in mente?
Il pianto di gioia che tu romanticamente lo descrivi nel bellissimo racconto “Mattino di nozze”
Ci ho ripensato anche lontano dal computer e mi sono saltate nella mente tante occasioni di pianto di gioia ma anche, purtroppo, di dolore perché la mia vita è passata dal dolore profondo alla gioia ed anche se semplice ma importante spicologicamente perché in un attimo passavi dal sentimento della paura alla gioia anche se semplice.
Un pianto di gioia bellissimo lo ricordo quando a Livorno alcuni soldati italo-americani si avvicinavano alla città e salutavano con “caro paisan”,
Era la fine del terrore di quella guerra che ha prodotto perdite e pianti non di gioia ma di dolore.
Vi è stato un pianto di gioia nell’euforia della pace. Oggi farebbe pensare ad un’euforia esagerata, ma forse non era affatto easagerata perché in un attimo vedevamo la fine del terrore e della morte, L’euforia che prendeva non nascondeva i dolori, i lutti e le miserie e soprattutto le tante persone che non ci sono più.
Ma il pianto di dolore viene quando pensi che purtroppo le guerre non sono finite. Penso che i fiori che da ragazzi mettevamo nei cannoni sono appassiti ma purtropo i cannoni sono rimasti.
Fra i pianti di gioia recenti, ricordiamoci quelli dei partecipanti alle ultime Olimpiadi che hanno conquistato una medaglia.
sergio
Grazie Daniela
di seguirmi nel mio giardino dove la luce del sole, spero, si deposita come raccolta
tra i vecchi muri grigi dell’era industriale e non.
Sei la rossa misura del mio cuore!
Un abbraccio
Laura Tonti Parravicini
Carissima Laura,
desidero porgerti i più vivi complimenti per la tua opera prima
“L’anima di Vina e la banca rotta” che, già dalla lettura della recensione della Dott.ssa Morletti e del brano presentato, immagino profondamente coinvolgente.
L’ambientazione evoca i mutamenti sociali caratterizzanti l’età vittoriana, il dubbio indotto dalle teorie evoluzionistiche, dalle scoperte scientifiche, dal progresso industriale, la nuova attenzione allo sviluppo di una democrazia, all’educazione delle masse, alle condizioni di vita dei lavoratori, alle rinnovate speculazioni in campo filosofico e religioso con conseguente affermazione di una visione materialistica.
Ma sono certa che l’anima della tua Vina sa superare la storia per ascendere all’assoluto.
Spero di leggerti presto.
Con grande affetto
Daniela Quieti
Carissime/i
Marinella, Alba, Andrea
siete un prato che si fa cielo!
Circondati dal buio, in totale solitudine i “cercatori di verità” non si arrendono, ma vanno scavando nel profondo dell’anima per colpirne le radici malate e per esaltarne la libertà e la gioia.
L’amore è la più alta felicità che l’uomo può raggiungere.
Il poeta non è più innamorato, disorientato, umiliato, guarda in alto stanco?
Di foglia in foglia in questo sito si diffondono gioia e felicità senza fine.
Rimane solo una preghiera, sincera: che il fiume del cielo superi gli argini e inondi il mondo d’amore!
Con molto, molto affetto
Laura Tonti Parravicini
Versi al futuro colmi di gioia e di attese, sentimenti spesso snobisticamente
avari anche nella poesia, forse il nostro cuore è indurito.
Ma non certo quello di Laura T. Parravicini, che sa gettare i petali della felicità intorno a sè
Quel mattino di nozze non è altro che un risveglio all’insegna della meditazione mentre si apprezza ancora di più l’uomo scelto con fierezza illuminato dalle luci dell’alba sotto un nuovo profilo di donna e si piange di gioia per aver iniziato una nuova vita.
Cara Laura mentre scrivo la mia mano trema per l’emozione che riesci a trasmettermi quando leggo le tue opere. Sei grande! Nell’universo del tuo fantastico poetare, mi sento un granello di sabbia.
Emozioni
Com’è strana la vita!
Talvolta
il volto di una semplice conoscenza
cela la nobiltà d’animo
che il volto dell’amicizia
non rivela.
Un’emozione è per sempre,grazie!
Grazie per questo piccolo
grande gesto!
I fiori non hanno parole
linfa, profumi,colori
parlano per te…
Venditrice di emozioni!
Un caro saluto, a presto.
marinella (nonnamery)
Oh, com’è sono dolci al mio cuore le vostre parole! E quali sublimi doni!
L’enigma della vita non nasconde segreto più forte e più bello dell’amore, si avverte la presenza di una forza divina che irraggia il cuore di luce e di vita e suscita negli sposi una nuova devozione nel tabernacolo del loro spirito.
Per la prima volta si prova un sentimento che rende simile il cuore a una candida rosa quando assorbe dall’alba le gocce di rugiada ed esala nel cielo infinito il suo profumo.
Non v’è devozione più pura e rinfrescante per lo sprito!
Grazie Robert, grazie Ars.
Con molto, molto affetto
Laura Tonti Parravicini
Cara Laura, questa lirica andrebbe letta prima di un matrimonio! Che sappiano, gli sposi, come dev’essere (o almeno, come dovrebbe)
Profondo questo verso:
“Saprò allora a quale immagine di Dio
è fatto il mio uomo:
certo egli sarà ricchezza di vita per me.
E allora aperto ai miei occhi, chiaro
dormirà,
affidando a me la sua realtà, ed io
guarderò l’alba illuminare il mio destino.”
Complimenti, sai essere deliziosa.
Ti abbraccio
Ars
Lapidario e fulminante l’incipit reca il segno di una grande ispirazione.
Luminosa, solare, vitale, dolcissima poesia d’amore.
Emozione.
Brava Laura.
Caro Alberto Calavalle,
amatissimi Sergio e Lenio,
gentilissima Marinella,
a volte penso che la durata dell’amore non sia durata.
Il tempo passato nell’amore non è tempo, ma luce, una lanugine di silenzio,
una neve di carne dolce.
Grazie cara Marinella,
sai l’amore che mi porta arde nei miei stessi occhi sorridenti,
scorre pieno di fascino per le duttili pieghe del mio ventre dalla
luminosità del suo petto.
E l’anima del vento e il mio sangue mettono a confronto la loro vagabonda
felicità, ma oggi il vento, sciolto in libertà, se ne va triste alla deriva.
Oh, solo il mio amato mi avvolge, con me gioca, mi dondola, mi eleva, mi
sommerge come fosse il mio sangue vivo!
Se non fosse così l’anima spavalda dell’uomo e della donna svanirebbero come
fiori trovolti dal vento caldo, colmi solo di terrore carico di rimorso.
Un abbraccio a tutti,
Laura Tonti Parravicini
Bellissimi versi colmi d’amore e di speranza. La pienezza della vita si coglie solo se si é in due ad incamminarci sulla stessa strada, e se l’uno é ricchezza e gioia per l’altra. Bravissima, Lenio.
per Laura,
ti confermo che la tua poesia mi è piaciuta moltissimo:
ho dovuto rileggerla perché mi ha fatto ricordare, in relazione agli ultimi versi: “piangerò, lo so, oh se piangerò di gioia”.(versi romantici e dolci) che abbiamo provato anche noi perché il pianto è anche lo sfogo della gioia. Mi è rimasto il ricordo che conservo gelosamente.
Di nuovo complimenti.
sergio doretti.
Una poesia dolcissima…
tu, il tuo compagno espressioni di vita !
Complimenti vivissimi!
marinella (nonnamery)
Cara Laura,
complimenti per la bella poesia che rivela grande sensibilità d’animo e che diffonde amore,luce, speranza, vita.
Cordialmente
Alberto Calavalle
Carissime Annaluna e Ladysoul,
carissimo Francesco,
sì, l’amore è di più che spontaneità, che dare, è irrigare sempre i deserti dell’anima con fiumi di acqua viva
Lacrime di gioia, per un evento importante, per la consapevolezza della luce dell’amore…
Carissima Luciana,
anch’io resto confusa davanti a tante coppie così intime, eppure prive di qualsiasi contatto. Il loro amore è come ghiaccio, come veleno crudele. Si “amano”, ma il loro corpo è chiuso nel fiammante momento luminoso della vita. Che umiliazione amarsi così? Tutto il nudo splendore del meglio di un anima, che dovrebbe essere prova del passaggio di Dio, è soltanto per alcuni un peso, duro da sopportare e da risollevare da terra, come gigli spezzati e appassiti al suolo che prima ritti s’alzavano così freschi.
Solo se l’anima ritrova la serenità perduta, il proprio ritmo naturale, anche i miracoli possono avverarsi…
bisogna trovare spazio in questa vita di volersi bene, fermarsi a riposare e di cambiare vita.
A presto
Laura Tonti Parravicini
Versi bellissimi,un Inno per un cammino in due, proiettati in un aurora fatta di tante gioie future.
Mi viene in mente un’espressione della carmelitana scalza Edith Stein carica di femminilità e di amore per l’Amato:
“Donare se stessa con amore,
diventare tutta di un altro
per poter possedere quest’altro:
ecco il desiderio piu’ profondo
del cuore femminile”.
Complimenti davvero.
Un caloroso saluto
Annaluna.
I tuoi versi innondano di luce lieta il cuore. Non so se siano stati scritti di recente e si riferiscano quindi al coronamento attuale di un sogno d’amore; sono comunque un augurio forte, intenso e vero che non potrà deludere.
Un caro saluto
Francesco
Ombre lucenti di stelle, grazie!
L’amabile universo tutto un tempo era donna, sposa di nozze.
Albero in boccio non vi era che non inclinasse a lei un nuovo petto candido.
Io vedo le ciglie dello sposo come rocce posate su un mare di tenebre e la sposa, che cade come petali di fiori che lasciano il ramo.
Così dal cielo si dispiega una svelata femminilità! Così la sposa, con un riso che luccica negli occhi, così aperti ora sui giorni futuri.
Con molto, molto affetto
Laura Tonti Parravicini
Versi bellissimi della verità e del sentimento del cuore più autentici.
“Si spacca il mattino come una melagrana con rosse crepe lucide”, immagine bellissima, come è bellissimo quel piangere di gioia finale. Le lacrime su un volto sono poesia, sempre. Nella gioia e nel dolore. Sono l’emozione e la commozione del cuore che si trasformano in gocce lucenti di vita.
Affettuosamente
Nicla Morletti
Cara Laura,
é bella l’immagine che dai in questa lirica del primo giorno di matrimonio. C’é ancora l’idea della sposa nel suo vestito bianco d’innocenza nelle tue parole “biancheggiando oltre il letto” e c’é la luce del nuovo giorno e della nuova vita insieme ” per osservare la vittoria della luce
sul primo dei miei giorni”. Innocenza e gioia che vengono trasfuse nell’uomo che “chiaro dormirà, affidando a me la sua realtà”. La donna cauta e vigile sembra guidare il compagno,”guarderò l’alba illuminare il mio destino” e avviare un progetto di vita a due durante il quale gli sposi sapranno compensare, a turno, l’uno le debolezze dell’altro coniuge. Una immagine bella e incoraggiante del matrimonio che merita di essere diffusa tra i giovani.
Con affetto
Lucia Sallustio
Una gioia mi parla di Voi.
Amatissima Daniela e carissimo Sergio, siete una luce che resta, come un fiore che non ha bisogno del sostegno di alcuno stelo…estrema segreta letizia.
E dirvi grazie è poca cosa.
Con molto, molto affetto
Laura Tonti Parravicini
Carissima Laura,
quando ti leggo resto sempre incantata, sia dalla tua prosa che dalla tua poesia. Entrambe portano un’impronta di purezza e
d’ispirazione che solo sanno dare alle loro opere gli spiriti nobili.
Complimenti, di cuore, per questi tuoi bellissimi versi.
Affettuosamente
Daniela Quieti
Complimenti Laura,
questa nuova tua poesia è molto bella. La ritengo una ricostruzione dettagliata e psicologica di una tappa dela vita, forse la più importante, che tu hai descritto magistralmente nei vari passaggi, che sono passaggi di amore, di sogno, di speranza per quel domani che si presenta misterioso e grande
“Ah, quando arriverà domani l’aurora, tardi,
biancheggiando oltre il letto,”
Fino ad arrivare “Guardando splendere la debole luce
su quel sonno colmo di me, piangerò lo so, oh se piangerò di gioia.
Con affetto,
sergio doretti.