L’odore della vigna

Questi abiti vuoti del tuo corpo, mi dicono di te padre
di quei lunghi interminabili silenzi.
Voragini profonde di tristezza
ora colme di solitudine, ora di amarezza.

Io rubavo gli attimi al tempo
per darti tutto ciò che la vita ingrata
ti aveva strappato, come un ladro a viso coperto.
Ma a ripensarci, oggi
avrei rubato i giorni, i mesi, gli anni.

Il tuo sorriso si era perso con te
annegato nelle acque limacciose della malinconia.
E scacciavi gli unici abbracci che riuscivo a strapparti
quasi avessi vergogna di mostrare la tua timidezza.

Ma il mio amore era grande
più forte della tua pudicizia
e quando di baci furtivi sfioravo le tue stanche gote
una nuvola mi avvolgeva del tuo caldo odore.

Odore di campagna, di vigna
intrecci di pampini in fiore, di foglie di fico
di mirto e lentischio!

Il tuo ricordo vivrà dentro me sino al giorno in cui,
tempo verrà, che tenderai la tua grande mano
per condurmi ancora una volta, nella tua amata vigna
non più intrisa di sudore ma di filari d’uva.

Verrà settembre… Per la vendemmia!
Raccoglieremo i frutti d’oro!
Ne faremo nettare per sognare ancora
e con gli acini dorati collane di perle!
E la terra generosa non ce ne vorrà
per averle sottratto i suoi gioielli.

Immagine: Vigneto in Toscana di Roger Williams

64 Commenti

  1. Cara Marinella,
    La vigna: anche questa bellissima poesia, che ho già commentato, ma che mi ha riportato a riflettere, mi porta a a scoprire quei fantastici luoghi dove nasce l’amore per la natura in quell’alta Maremma già nella prov. di Livorno,e mi fanno rivivere un paesaggio meraviglioso fatto di boschi, di campi di grano e di vigne.
    Complimenti ed affettuosi saluti. Sergio

  2. Ciao angelo ,
    sono felice che sia entrato in punta di piedi nella mia vigna. Spero che abbia aspirato i profumi della tua amata terra. Quando verrai in Sardegna?

    Sinceri saluti.

    marinella(nonnamery)

  3. ciao Marinella quello che scrivi e’ bellissimo, mi porta a ricordare la mia gioventù con tutte le famiglie riunite, sono parole che mi commuovono. Un salutone dal Perù cercherò di rientrare al più presto nella mia splendida Sardegna.

  4. Grazie Claudio per il commento sincero. Scrivo come parlo. Sto impegnandomi nella lettura per imparare cos’è la vera poesia.
    Per me è vita, è sentimento, è dolore, è luce.

    Cordiali saluti

    marinella (nonnameri)

  5. HO letto con riflessione lasciandomi trasportare dal senso ma più di tutto dal cuore. Dico che lacia tracce nell’Anima del tuo scrivere e scorgo una dolcezza che traspare in ogni frase. PEr un mio gusto personale alcune parole non le avrei usate ma non si può dire che non sia poesia. Complimenti e buona vita!
    Claudio Moica

  6. Caro Sergio,
    sei di una dolcezza straordinaria. Quel mazzo di fiori che accarezza
    ha baciato il rivolo di sangue
    che emozionato bagna le pagine dei ricordi più belli.
    Grazie con affetto

    marinella nonnameri

  7. Cara nonnamery,
    Complimenti sinceri per la tua bella poesia che mi ha emozionato. Parlare di vigna è lo stesso che parlare di amore. Amore vero nelle braccia della natura, dove l’uva fa da sfondo ai sentimenti e porta il calore della vita. Un grappolo d’uva è come un mazzo di fiori che ti viene offerto insieme ad una carezza e ad un bacio sincero.
    Complimenti e cari saluti.
    sergio doretti.

  8. Tutta l’attesa per leggere questa poesia l’ha resa ancora più dolce e intensa…
    Bellissima, evocativa,profonda come solo il cuore e i sentimenti possono essere.
    Confermi tutta la tua sensibilità Marinella…è una fortuna averti incontrata.
    Monia

  9. Bellissima ,
    dall’inizio alla fine è una profonda traccia d’amore,
    Questi abiti vuoti ma colmi del tuo amore, un qualcosa che è ancora più grande da quando sono vuoti.
    I profumi l’ambiente si leggono e si sentono si vivono nella poesia.

    Complimenti

  10. Grazie Francesco per essere entrato nella mia vigna. Ogni volta che arriva un ospite, l’emozione si rinnova e rimane stordita come se avesse bevuto il nettare del frutto.

    Cordiali saluti

    marinella(nonnameri)

  11. Che bello questo intreccio tra la terra, (campagna, vigna), con il ricordo del padre. Sono versi superbi, intrisi sì della nostalgia evocata dal ricordo, ma carichi di luce e speranza.
    Grazie per avermi permesso una lettura così dolce.
    Berremo al calice di un vino nuovo …
    Francesco

  12. Grazie Alberto,
    probabilmente questa benedetta vigna, essendo figlia della terra,appartiene a tutti coloro che credono nei valori della vita. Dalla terra cresce l’abbondanza e la speranza.Confidiamo in essa. Un giorno ci accoglierà teneramente tra le sue zolle, perchè saprà di essere stata amata tanto.

    Cordiali saluti

    con affetto marinella(nonnameri)

  13. Complimenti marinella per questa bellissima poesia che condivido e sento come mia. Anche mio padre aveva una vigna e un campo di grano. Ancora nel soggiorno c’è un diploma che ha ricevuto tanti anni fa per la più alta produzione di grano per ha.
    Ne era orgoglioso e continuava a guardarlo fino agli ultimi giorni.
    Cordialmente
    Alberto Calavalle

  14. Caro Sergio,
    infinitamente commossa,il tuo commento impregnato di magia, d’infanzia e d’amore, mi giunge come carezza di fratello. A quanto scrivi abbiamo vissuti gli stessi momenti scolpiti nella mente. Abbiamo sistemato i filari con cura perchè potessimo raccogliere i frutti dorati.La vendemmia si vestiva con i colori della festa, le famiglie si riunivano e il canto delle donne si perdeva alto sino al cielo. Il via vai degli uomini con le ceste in spalla dell’uva colta, le corse a perdifiato per contare quante ognuno ne depositava sui teli stesi a terra. Divisi i grappoli bianchi dai neri… e mia nonna che stendeva sulla sua tela bianca la più pregiata per fare l’uva passa, sotto il sole ancora caldo di settembre. Dolci ricordi, indelebili come la cimosa del tempo. Grazie Sergio per avermi regalato emozioni così forti, vive nella memoria. Spero di leggerti presto.

    Con affetto

    marinella (nonnameri)

  15. Cara Marinella, la tua poesia è bellissima, per commentarla vorrei fare delle premesse.
    La vigna: per me è una parola magica, fa parte della vita, dell’infanzia e dell’amore. Mi ricorda giorni bellissimi, non solo quando l’uva era matura e si poteva cogliere, ma anche quando ci avvicinavamo alla potatura e alla sistemazione dei filari. La vigna, i vignaioli, sono anche materia di letteratura. Manzoni: I promessi Sposi… e andando, passo passo… davanti alla sua vigna; e già dal di fuori poté subito argomentare in che stato la fosse.
    Nei Vangeli: “c’era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l’affidò a dei vignaioli e se ne andò. Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto. Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l’altro lo uccisero, l’altro lo lapidarono. Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo.”
    Ma anche per te, mia cara Marinella, la vigna è stata un rifugio; un rifugio bellissimo e ti ha aiutato, nell’ambito di quei meravigliosi filari, a rivivere e a ripensare al tuo amore e all’abbraccio e all’amore iniziale:
    “e quando di baci furtivi sfioravo le tue stanche gote
    una nuvola mi avvolgeva del tuo caldo odore.
    Odore di campagna, di vigna
    intrecci di pampini in fiore, di foglie di fico
    di mirto e lentischio!”
    Con affetto,
    sergio doretti.

  16. Ciao Lady Soul, come ti ho scritto sono felice che per coincidenza o per telepatia i nostri pensieri si siano incrociati mentre l’una scriveva all’altra. Viaggiavamo sulla stessa lunghezza d’onda? Grazie.

    Con affetto

    marinella(nonnameri)

  17. Grazie Cristina per la condivisione. Ho scritto questa poesia veramente con la penna del cuore, intrisa di profumi che tingono la vita e invitano alla speranza.

    Un abbraccio

    marinella (nonnameri)

  18. Ciao sono cristina. Ho letto la poesia, è bellissima, ho avuto delle belle sensazioni e ricordi. Grazie per aver scritto questa bella poesia. Saluti da cri, nunzio e crhistian cirulli.

  19. Grazie Alessandra
    per avermi letto e per le emozioni che dici di averti trasmesso.
    Siamo come i filari della vigna con radici ben salde abbracciate dal sole. Siamo grappoli di valori ancora attaccati al cordone ombelicale dellla terra.

    Con affetto

    marinella(nonnameri)

  20. Carissima Marinella scivi delle bellissime poesie, per me è stato un piacere immenso leggere le tue opere e questa in particolar modo perchè mi ha ricordato la mia nonna,il mio paese e tutti i bei ricordi che ho di tanto affetto che solo lei sapeva darmi…grazie per le emozioni che mi hai trasmesso

  21. Cara Barbara,questa poesia è piena di rimpianto e di nostalgia per non aver dato più di quanto avrei potuto. Perchè mio padre era un solitario ….e un timido.Sapessi quanto mi manca! Nonostante siano passati sei anni dal suo viaggio, vive. E vivrà con me per l’eternità.
    Grazie per il commento.

    Un caro abbraccio marinella (nonnamery)

  22. Cara Marinella, la tua poesia piena di rimpianto e di ricordi mi ha molto commossa. Sei capace di rievocare i sentimenti che si cerca di nascondere, per vivere più facilmente. Bella, la tua poesia. Quante cose non dette, quante situazioni che si sarebbero volute modificare! Eppure la vita è anche questo, e tu ce lo fai sentire, con eleganza e tanto affetto. Brava, tua Barbara

  23. Il tempo passa e impazza, ma… mai cancellerà i ricordi impressi nel cuore.I commenti sono momenti di condivione di sentimento che si intrecciano tra il lettore e lo scrittore. Vi lascio la mia luce. Grazie per avermi letto.Un saluto, con affetto a Arianna, Dott:ssa Valveri e Paolo.

    marinella(nonnameri)

  24. molto bella e malinconica, piena di triste dolcezza per ricordi passati ma impressi e incancellabili dal cuore..
    Alla prossima poesia

    Dott.ssa Sara

  25. Dopo aver letto questa dolcissima poesia ho chiuso gli occhi e mi sono lasciata trasportare dalle immagine che evocano queste bellissime parole.

    Complimeti Marinella

    Arianna Fiori

  26. Cara Alba, grazie per avermi letto ancora una volta. Mio padre… l’albero della vita!
    L’ho amato, curato,coccolato.
    Ma alla fine ti accorgi che non hai fatto abbastanza, per ricambiare tutto ciò che ha dato e insegnato.
    L’appartenenza ai suoi valori, alle sue radici.
    Cari saluti

    marinella(nonnameri)

  27. E’ vero, quanti attimi di tempo non vengono ottimizzati per coccolarsi un padre che ci ha cresciuto con amore come fossimo tanti viti da legare a sè nella sua vigna per tutta la vita. Purtroppo, ci si rende conto che il tempo rubato tra intervalli di vita, seppur dedicato, è sempre poco finchè di quel padre non rimane altro che odore di vigna e si attende in futuro di appartenere nuovamente ai suoi filari.

  28. Cara Mariella il tuo commento mi ha commosso.Hai avvertito nello svolgimento nella lirica l’amore che traspare e l’hai colto,come fiore appena sbocciato. Grazie per le emozioni che mi state regalando. Con tanto affetto.

    marinella(nonnameri)

  29. Grazie a te, cara Marilena, per aver saputo interpretare e sintetizzare i sentimenti che la poesia trasmette e comunque…
    Specchio d’amore per chiunque porti negli occhi la mia stessa visione.
    Un abbraccio.

    marinella(nonnameri)

  30. Bellissima l’immagine della vigna come luogo sacro di incontro tra il padre e la figlia… Questo luogo sia fisico che riconduce al passato, sia immaginario che trasporta nel futuro, sembra quasi materializzarsi negli occhi del lettore che ne coglie colori, ne avverte i profumi e ne percepisce la divinità.

  31. Cara Marinella, sono rimasta di sasso leggendo: ” questi abiti vuoti del tuo corpo ” perché con questa riga hai compreso e chiuso una situazione, un sentimento, una vita, un passato, un dolore, un ricordo, qualcosa che c’era, ma c’è e rimane e si pietrifica dentro noi in modo indelebile. Basterebbe questo verso per dirti che sei brava, ma continuando a leggere e a riflettere ci accorgiamo tutti di specchiarci sulla tua visione e sui tuoi sentimenti. Complimenti e grazie.

  32. Chissà perchè, dolce Dorella, un volto celato nasconde talvolta un una tela trasparente, dalla quale si percepisce la sensibità e il colore dei sentimenti che emana. Le emozioni che mi hai regalato tu e tutti gli autori del blog ancor prima di far parte di questa grande famiglia, sono forti come le onde del mare quando s’infrangono nella battigia. Grazie, con tanto tanto affetto.

    marinella(nonnameri)

  33. Cara Marinella,
    nelle tue poesie ti scopro amica, simile, con lo stesso sguardo, lo stesso cuore. Ciò che pensi guardando la vita mi commuove e ti ripeto tutti i miei complimenti. Brava! Grazie per ciò che scrivi.

  34. Ciao Claudio, grazie per avermi letto.Pur essendo molto giovane hai recepito che questa lirica non finisce cosi. Poichè il condimento principale è l’amore…e finchè ci sarà vita non morirà mai.
    Cordiali saluti

    marinella(nonnameri)

  35. Caro Lenio, mio padre è partito per il viaggio senza ritorno alcuni anni fa. Ma nella mia casa tutto parla di lui, della solitudine, della sua pudicizia, dell’amore per che solo i suoi occhi esternavano ma soprattutto per quella terra che aveva tanto amato e curato…quasi fosse stata una figlia. Unico amore che riusciva ad esternare e che continuava a revocare e invocare. Saprà mai che io non l’ho dimenticata? che cammino ancora fra quei filari d’uva dagli acini dorati, impregnati di nettare di ricordi? L’amore è come il cordone ombelicale se non verrà tagliato neppure il tempo potrà mai cancellarlo. Bravo Lenio, hai interpretato appieno questa mia lirica. Grazie, sappi che ti stimo tanto e ogni tuo commento ha un prezioso valore. Con affetto

    marinella(nonnameri)

  36. Ottimo susseguirsi di accostamenti, che realmente fanno sentire quegli odori, quelle emozioni, quelle abitudini.
    Un bell’invito alla non superficialità nel considerare gli atteggiamenti, condito dalla certezza di una soddisfazione futura.

    Claudio (Patronato ACLI)

  37. Poesia di grande armonia e sentimento, ricordo struggente per il padre che non c’é più. Mi sembra di cogliere in questi versi anche un grande significato, cara Marinella. Tu ricordi tuo padre quando era nella vigna,e i suoi sforzi per renderla produttiva. E parli del tuo amore per lui più forte della tua pudicizia. Poi ipotizzi un settembre in cui i filari saranno ricchi d’uva,e qui io ci vedo l’amore che non é mai fine a se stesso, ma che produce altro amore. L’amore che tu hai dato a tuo padre ti viene reso centuplicato nel suo ricordo,e produrrà non più sudore ma solo acini d’oro. Vorrei sapere se ho ben interpretato la tua poesia, intanto ti faccio i miei complimenti, bravissima! A risentirci, Lenio.

  38. L’amore è musica di violino? talvolta intonato altre volte stonato. Le sue corde si insinuano nelle vibrazioni del cuore e come farfalle impazzano dai piedi all’anima…senza lasciar respiro.
    Grazie Laura, per aver condiviso forma e espressione dell’amore e…perdona se ho osato poggiare i piedi sulla tua anima di nascosto. Ancora sentiti auguri per il tuo libro, ti voglio bene.

    marinella(nonnameri)

  39. Cara Angelica
    l’amore è come una lampada, va alimentata ogni giorno, perchè la fiamma rimanga sempre accesa. Ricordi e profumi vivranno sino all’eternità. Neppure la cimosa del tempo potrà cancellarla e io vivrò per seminare amore e speranza nei cuori che non conoscono i valori profondi, radici di genitori e nonni. Abbiamo preso il volo assieme e assieme voleremo sempre più in alto. Buona fortuna, un abbraccio.

    marinella(nonnameri)

  40. C’è nell’amore una bellezza che sfugge, che non si fa catturare. E’ innazi tutto luce che danza e suona al centro della nostra vita e che così riempie il mondo e addolcisce i cuori.

    Di nascosto hai posato i piedi dentro l’anima, Marinella amatissima.

    Con molto, molto affetto
    Laura Tonti Parravicini

  41. Cara Marinella,
    questa tua poesia è una dedica impregnata d’amore e nostalgia per quel padre, tanto amato.
    Hai dipinto con i tuoi delicati versi, dal profumo antico, un meraviglioso quandro d’emozioni….
    E’ stato molto emozionante rileggere questa tua opera…
    un abbraccio e continua a spiccare il tuo volo..
    altri godranno, di ciò che riesci a trasmettere, questo alimenta la tua luce e fa in modo che il tuo cuore viva…
    un Abbraccio
    Angelica

  42. Ancora grazie Franco per il tuo graditissimo commento. La condivisione e i commenti sono emozioni scolpite da cuore e tu… poeta della mia stessa terra,
    esalti sempre il colore del cuore.

    marinella(nonnameri)

  43. Ciao Sebastiano, penso che tu non debba tornare indietro nel tempo per sentire quei valori che la lettura di questa poesia esala. Sei giovane, e se la mia poesia ti ha comunicato un sentimento, vuol dire che che tu conosci gli stessi valori che nel tempo, non moriranno mai. grazie.

    marinella(nonnameri)

  44. Cara Anna,davvero i figli ingrati non sapranno cosa vuol dire l’odore della vigna, nè sentiranno il suo profumo, antico come il tempo.Né assaporeranno le emozioni che in quella vigna vivono ancora perché non hanno capito che l’amore di padre non ha confini….é cuore, é sacrificio, semplicità e verità: é tutto ciò che io sono! Grazie mia cara, so quanto ami i tuoi genitori e quanto tu sia speciale, sei vera!
    A risentirci con affetto

    marinella(nonnameri)

  45. Ecco un’altra bella e significativa poesia. Tempo di vendemmia e l’odore inconfondibile tra quei filari che ti inebria prima ancora di gustare il nettare che a fine novembre gusteremo. Tanti sono veramente i profumi della vigna prima,dopo e durante la vendemmia. Coinvolgente il finale che di questa bella poesia: ” Ne faremo nettare per sognare ancora/ e con gli acini dorati collane di perle!/E la terra generosa non ce ne vorrà/per averle sottratto i suoi gioielli”.

    Complimenti anche per i premi ricevuti e

    un cordiale saluto con tanti auguri

    franco

  46. Non ci sono parole per descrivere quello che si prova nel leggere questa poesia.
    Tra un verso e l’altro la mente ritorna al passato..quando nel mondo c’erano dei valori forti ed era tutto più sentito.

  47. carissima Marinella, ancora una volta la tua vena si incontra con la mia. Anch’io ho (ancora) esperienza di un padre anziano, a cui la storia della vita ha strappato tanto, ma anche donato: donato specialmente – e non voglio parlare di me, ma di te – sentimenti filiali di affetto e amore di cui ormai si sente, da troppe parti, nostalgia. Troppi padri vivono di una solitudine purtroppo conseguente abbandoni, ingratitudini e dimenticanze. Ma chi ci perde, in tali casi, non sono solo i padri, ma anche i figli. Non sapranno cosa vuol dire l’odore della vigna, non conosceranno le bellezze riflesse negli occhi di chi,ancora con tanta profondità, sa riconoscerle. Non potranno comprendere quanto sapere e voglia di comunicare contiene una mente ed un cuore ricco anche d’anni. Non parliamo dei dolori: si sa, ci sono, ci toccano e ci feriscono, ma sono il punto di prova da accettare e superare se si vuole che la vita prosegua ricca di qualcosa di fondamentale ed essenziale: amore, condivisione, partecipazione, dedizione. Grazie Marinella, e grazie a tuo padre, al mio, che ci hanno insegnato e ci insegnano ciò che non attiene ai libri, ma alla vita, alla semplicità, alla verità, alla profondità, al saper apprezzare ciò che più vale, con vera e sana gratitudine, meraviglia e gioia. Ciao da Anna Maria

  48. Grazie Irene.
    Ascolta il canto del vento,
    ti racconterà di me , delle emozioni che tutti mi state regalando e che fanno le capriole nella spiaggia del mio cuore.
    Ci vediamo presto…a Tremensuoli(LA)

    marinella(nonnameri)

  49. Il mio gabbiano!
    Hai sorvolato la mia vigna!
    Quante emozioni tra quei filari d’uva.Coro di canti, andirivieni di uomini e donne con la cesta sulla spalla o sulla testa, era davvero una festa la vendemmia. Neppure il più bravo pittore saprebbe dipingere il sentimento dei ricordi, se non il cuore. Grazie Mariolina.
    Ti voglio bene.

    marinella(nonnameri)

  50. Mi fa piacere Luisa che che questa poesia ti abbia portato indieto nei ricordi,dove tutto era genuino e sentito. I tempi cambiano ma i ricordi vivranno!
    Grazie di cuore.

    marinella(nonnameri)

  51. Generosa come sempre, mia cara Daniela. Grazie per il bellissimo commento e per l’emozione che mi hai dato. I sentieri del cuore sono infiniti ed io mentre leggo percepisco ancora l’intensità di quei profumi e rivedo me stessa ginuflessa a cogliere i frutti dorati. Con affetto.

    marinella(nonnameri)

  52. Cara Nicla, grazie per avermi onorato con il suo commento.Devo confessarle che mi sono commossa e ho pianto lacrime di gioia.Ma quando crescerò?… un abbraccio.

    marinella(nonnameri)

  53. immagini espresse con tocco di leggerezza e intensità nello stesso tempo. La vigna, la vita che scorre, i colori della vita sono quelli espressi dalle emozioni e tu sei veramente brava a “dipingere emozioni”!
    un abbraccio colorato…
    Maria lampa

  54. Questa bellissima poesia mi ricorda i miei nonni,anche loro nelle vigne a coltivare l’uva, persone di altri tempi quando dire ti voglio bene era segno di debolezza, abbracciare era segno di leggerezza, dare un bacio sui visi rugosi e una carezza sui capelli di mia nonna eternamente intrecciati fra loro con le forcine, era segno di un’allegria che loro non avevano mai avuto, per questo non capivano come è bello parlare e dire ti voglio bene….

    Brava Marinella

    Cari saluti

    Maria Luisa Seghi

  55. Poesia dolcissima, permeata di una nostalgia profonda che non accascia ma eleva spirituamente, tra intrecci di pampini in fiore, di mirto, di frutti d’oro. Complimenti.
    Con affetto

    Daniela Quieti

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