Non avrei voluto,
tra bianche
pareti d’ospedale,
tra l’ora del dolore
e del lavoro umano,
il ripetersi quotidiano
d’un addio mattinale,
d’un saluto finale.
E mi morde il cuore se
penso che non vi sarà
per te un venturo giorno;
t’avvolge l’amor mio e
nell’aura opaca,
alma bianca t’involi
e ti chiudi mentre ti
guardo tenera e,
soffrendo, amo
le tue membra stanche,
chiudendo tra le mie
le tue mani bianche.
Immagine: Vele sul lago di Arona, dipinto di Dorella Dignola
Un dolce canto d’amore, per un addio vissuto fino all’ultima goccia di affetto e dolore.
Cara Dorella,
ti rinnovo l’apprezzamento per i tuoi versi con gli auguri più belli di Buon Natale.
Daniela Quieti