Chissà perché certe volte
diventi gelida, cupa e rumorosa
sussulti all’improvviso,
e nel tuo nero mantello
avvolgi sogni, sorrisi e speranze.
Con quel tuo sordido boato
hai frantumato i ricordi, hai spezzato le ali,
hai sepolto i riflessi della luna nei loro occhi.
In un attimo di secondi
hai reciso i fiori più belli,
hai smorzato le melodie del cuore
affogato pensieri e sgretolato emozioni.
Ora nel tuo glaciale silenzio
vivono i segreti dell’anima
i profumi e i colori della tua gente
le parole non dette.
Con ferocia inaudita
hai smantellato tutto,
anche le stelle e la luna
vestite di dolore,
stasera scrutano sulle macerie
versando pioggia di lacrime.
Grazie Marisa, intanto vedo che sei calabrese come me,io però vivo a Messina. E’ uscito da pochi giorni il mio libro di racconti sull’universo femminile, che è alla fiera di Torino:”Un angelo clochard”, Armando Siciliano editore”.Ora vado a visitare le tue opere, kiss
Rosanna
Grazie Rosanna per questi versi che giungono al cuore con la stessa “potenza” di quei tremendi sussulti che hanno sconvolto in pochi attimi la vita di migliaia di persone.
La Natura detta le regole e le sconvolge in un attimo, è imperscrutabile il suo disegno, incomprensibile il suo operare,e si rimane attoniti, muti, capaci solo di piangere, come le stelle e la luna!!
La tua lirica mi ha toccato profondamente. Marisa