Piccoli uomini –
Piccoli uomini dicono
di un pianeta domato,
bello
per le sapienti mani.
Non sanno
che sapiente
è la Luce
fiorente arcobaleno
che unisce terra e cielo.
***
Rosa –
Non sei un fiore.
Sei il volto di mia madre
che mi appariva dopo il sonno
e mi attirava a sé.
Lo stupore del primo bacio, i sensi
sbocciati nelle coppe traboccanti
del primo amore.
L’abbraccio improvviso di Giuditta
rosso il viso nel volo della corsa,
occhi accesi di cielo.
Sei, nella sera dalle ombre inquiete,
la voce di un amico, il lieto invito
per il domani;
una porta che forse si schiude
ed accende la notte.
Tu la luna inventata dal cuore,
il sogno, il mio viaggio, la fortuna,
sei la cosa
invisibile più vera
tu
sei
la Rosa.
***
Raccontami
Raccontami il viaggio
di un dio
che fermò il suo sguardo
per scrutare
ogni strada ogni passo ogni ferita;
la formica sulla pietra nera
e i graffiti
unghiati
sulla chiusa caverna
del Tempo.
***
Dal libro di poesia e fotografia Ho spento gli orologi di Mario Sodi (testi) e Vittore Tappari (immagini), recensito da Nicla Morletti nel Portale Manuale di Mari.
Nell’immagine: foto di Vittore Tappari, particolare
“Raccontami il viaggio di un dio che fermò il suo sguardo…” I versi che ho letto hanno risuonato in me. Mi piacerebbe molto leggere le altre poesie. Auguri vivissimi.
Olga Karasso
Chi spegne gli orologi entra nell’ eternita’ . Cio’ e’ possibile sopra tutto con la poesia, ch’e’ mistico linguaggio per definizione, e la fotografia, ch’e’ scatto dell’animo immaginizzato.
Mario Sodi e Vittore Tappari, ciascuno nel proprio ambito, danno il meglio di se stessi nel rintoccare le lancette del cuore, notoriamente atte a segnare l’immortalita’ .
Gaetano
Caro Mario, ti ringrazio tanto per il tuo libro, mi é arrivato stamattina. La prima impressione é che é davvero molto curato. Un libro da leggere ma anche da guardare, e infatti appena avrò letto le tue meravigliose poesie e gustato le bellissime foto ti invierò un commento. Ancora grazie, e a risentirci, Lenio.
“Ho spento gli orologi”. Forse per non essere disturbato? Forse per illudersi che questo attimo duri per sempre? Non sarà così, ma la poesia scritta rimarrà nell’anima e sarà eterna. Ha scritto dei versi molto belli. Complimenti.
Complimenti vivissimi per queste poesie, una più bella dell’altra, così ricche di emozioni, contenuti e stile.
Con la più sincera cordialità
Daniela Quieti
Mario i tuoi versi sono ricchi di significato, sono sinceri e sublimi, riescono a lasciare al lettore la possibilità di una attenta riflessione e rendono ogni lettura della tua poesia attraente e sincera. Spero di potere leggere tante altre tue poesie e sognare sempre questi bei sentimenti che trasmetti attraverso loro.
Desidero complimentarmi con Mario Sodi per questi versi che riportano sulla Terra, sul “pianeta domato” da “piccoli uomini” la “Luce”.
Nel racconto di quel “viaggio”, nello “sguardo” che un dio volle fermare sui “graffiti unghiati” della “caverna del Tempo” forse, un giorno, scopriremo la vita.
Sandro Angelucci
Caro Mario, il tuo é veramente un bellissimo libro che vorrei tanto leggere. A giudicare dai versi che ho letto, ho notato splendide immagini e versi di raffinata poesia. A risentirci, Lenio Vallati.
La ” formica nera” e i “graffiti unghiati” che splendide “immagini” di qualcuno che vede al di là di un semplice verso, ed è come se ti facesse riflettere sul non fermarsi all’apparenza, complimenti! Mariarosa la tigre