Mia cara,
è una di quelle giornate nelle quali i ricordi diventano un coagulo di brandelli che fanno male, che fluttuano incontrollati nella mente e mi propongono l’urgenza di ricucire e superare le inquietudini che ancora turbano il mio sonno, e di affrontare il cammino senza dover usare gli artigli. E questo doloroso lavoro di rivisitazione di un passato che abita ancora il mio presente, lo dedico a te cara Alice, che in un freddo giorno di primavera sei entrata nella mia vita e ne hai preso l’affettività e, come una burattinaia, hai giocato con i miei sentimenti, a tuo piacimento. Ti ho amata anche se il giorno che te lo dissi mi guardasti incredula, col bicchiere di vino tra mani sospeso a mezz’aria. Ti ho amata e accanto a te ero riuscito a staccarmi da un passato che mi aveva invecchiato dentro, che mi aveva portato ad avere paura delle malattie, una paura che mi aveva impedito di vivere con entusiasmo la vita di ogni giorno. Avevo la consapevolezza di essere in un’età in cui non era possibile fare grandi progetti, programmare un futuro, ed avevo dimenticato che c’era un oggi sempre diverso che andava vissuto, assaporato nella sua totale concretezza quotidiana.
Mia cara, la tua presenza mi aveva sottratto ad un’esistenza limitata e portato a vivere in uno spazio aperto ove passione, desideri, progetti diventavano ancora possibili.
Ti ho amata e ciò spiega, almeno lo spero, perché abbia accettato di vivere la situazione che mi accingo ad analizzare, poiché ci sono degli aspetti della nostra storia che non sono ancora riuscito a capire, sui quali sento il bisogno di ritornare. A volte mi chiedo perché abbia accettato le tue mezze verità. Ma forse mi sto sbagliando, quelle degli amanti sono spesso verità bugiarde. Il pezzo di strada che abbiamo percorso è stato scandito da momenti di profonda gioia, ma anche da tanta sofferenza. Alcuni episodi, in particolare, hanno causato dolore sia a te che a me. Ripensarci non cambia la realtà del nostro vissuto; tuttavia penso che questa consapevolezza mi aiuti a comprendere meglio le debolezze mie e degli altri. Ho imparato ad apprezzare ogni momento della vita, a valutare la vita in se stessa e per se stessa.
Si dice che il tempo guarisca molte ferite e, senza che ne siamo consapevoli, riusciamo poi a rileggere gli avvenimenti con una logica diversa ed è in quel momento che la persona amata, per la quale abbiamo penato, ritorna ad essere una persona con le sue virtù e le sue debolezze. Io non rinnego nulla della mia esperienza, mi ritengo un uomo fortunato e penso a quanto la vita sia breve e come nella sua brevità ogni attimo vada vissuto fino in fondo perché irripetibile.
È passato molto tempo, ma ricordo bene che ad indirizzarmi alla tua agenzia immobiliare fu un amico e collega al quale avevo confidato il desiderio di lasciare il
centro storico per trasferirmi in periferia o in campagna. Avevo pensato questo per mesi e mesi. L’appartamento nel quale abitavo era pieno di ricordi di cui sentivo il bisogno di liberarmi. Non ero mai riuscito a portare in quell’appartamento una donna, anche se in tutta onestà, in quel periodo il sesso non mi creava grossi problemi: il desiderio non si era mai spento, ma mi riusciva difficile vedermi a corteggiarne qualcuna. Dicevo che da tempo avvertivo il bisogno di respirare aria pulita e mi sentivo sempre più frastornato dal traffico che rendeva le vie del centro pericolose, soprattutto a quanti, come me, amano recarsi al lavoro in bicicletta.
“È un’Agenzia seria. La proprietaria è una donna sui cinquanta, molto esperta nel suo lavoro. Ha la capacità di comprendere immediatamente le esigenze del cliente”, mi aveva assicurato l’amico collega. Un paio di giorni dopo avevo seguito quel consiglio. La tua voce al telefono mi aveva colpito subito; una voce professionalmente cortese, ma anche calda, che aveva suscitato il mio interesse.
“Mi chiamo Alice”, è stata la tua presentazione e mi hai dato un appuntamento per il giorno dopo. È stata la tua segretaria a ricevermi e sarebbe passato un mese prima che noi due ci conoscessimo di persona. Tu hai però telefonato quella sera stessa.
“Ho esaminato la sua richiesta. In questo momento non ho ville singole, ma il mercato immobiliare muta di giorno in giorno.” Più delle parole, era la tua voce a incuriosirmi, a interessarmi; a far nascere l’ansia d’incontrarti. La prima abitazione che la tua collaboratrice mi ha mostrato, una settimana dopo, era molto grande e non rispondeva alle mie necessità. La successiva era una villetta a schiera a due piani situata nell’immediata periferia. Il lato destro era già occupato da una giovane coppia con tre figli piccoli. Non sono neppure entrato a visitarla perché mi sono subito reso conto che quei piccoli monelli mi avrebbero reso la vita difficile; già sentivo lo schiamazzo, il pallone che invadeva il mio giardino al di qua della siepe. Nelle settimane seguenti ho visitato abitazioni imparando a valutarne lo stato di conservazione, i serramenti, le porte, gli impianti igienici. Ogni volta la mia immaginazione andava alle persone che avevano vissuto in quelle case, avevo il desiderio di conoscere, di indovinare i segreti, le vicende che quelle pareti custodivano.
***
Dal libro Se fosse amore di Marisa Giaroli.
ciao nini mi hanno scritto che bisogna seguire una prassi. Quindi se vuoi il romanzo da me manda il tuo indirizzo alla direzione del sito e lo me lo inoltreranno. Diversamente richiedilo all’editore. Ciao Marisa
Preferirei che me lo spedissi tu: sei molto gentile.
Io posso pagartelo o in contrassegno o con un bonifico bancario a seconda di come preferisci tu.
Fammi sapere e grazie.
Buona serata.
posso spedirtelo io se vuoi altrimenti richiedilo all’editore Tespi
Corso Vittorio Emanuele II, 154 -00186 Roma
Vorrei sapere come posso procurami il libro che non trovo in libreria.
Grazie
Tutti i libri di Marisa Giaroli sono pervasi dall’autenticità della passione, del sentimento, del desiderio e raccontano storie di persone – persone e non personaggi! – con le quali è facile identificarsi, perché esprimono pensieri, comportamenti, sogni, paure, emozioni che, almeno una volta nella vita, abbiamo sperimentato e quindi ci appartengono, ci corrispondono, ci rappresentano. I protagonsiti delle storie di Marisa sono i più vari, le circostanze delle storie cambiano notevolmente, ma il filo conduttore di tutta la sua narrazione è rappresentato dall’onestà e dalla precisione con cui riesce ad analizzare le sfumature dell’animo umano. C’è tanta psicologia tra le righe di questo romanzo, ma non è la psicologia fredda e didascalica dei manuali. E’ la consapevolezza intelligente che nasce dallo sguardo sensibile e saggio di una scrittrice che attinge le parole direttamente dal cuore…
Grazie Theose per quanto hai scritto. Cercherò di far buon uso delle tue parole anche per i futuri romanzi Marisa
Uno stile armonioso e fluido, per descrivere il re dei sentimenti… così potente da cambiare la visione della vita quando lo si incontra.
L’Amore è il motore di molte nostre azioni. Un individuo incapace di provarlo sarebbe del tutto apatico.
Fra le righe di questa lettera ben descrittiva, leggo chiara la tempesta ormonale che l’esperienza emozionale di questo sentimento coinvolge il cervello del protagonista a molti livelli e lo pone in subbuglio.
Ma anche se fa soffrire, questo sentimento è bene che sia presente sia in modo individuale che sociale possibilmente.
Perchè altrimenti nel giro di poche generazioni, l’umanità senza amore subirebbe un notevole arretramento… anche intellettuale.
Io credo che l’arte, la poesia o la narrativa per esempio che hanno come motore trainante proprio l’amore e le emozioni scomparirebbero.
E sulla terra calerebbe il buio e la noia o peggio il caos.
La gioia e il dolore fa parte del misterioso gioco della VITA!
Complimenti e buona continuazione Franca Fasolato
Cara Calliope, certamente l’amore è un crescendo. Un crescendo che a volte però porta alla fine..
Verso la fine del romanzo metto in bocca, si fa per dire, a Marcello, protagoinista della storia
“Mi chiedo cosa sia l’amore. Siamo in grado di dare una risposta? L’amore non è forse qualcosa che ci scava dentro, ci tormenta l’anima e la carne? E’ vita che genera vita? E quando finisce, finisce del tutto o qualcosa della persona amata rimane in noi ?” Una cosa però ho imparato: non sappiamo cosa sia l’amore e i nostri errori sono errori di vita non di morte”
Queste sono domande che mi sono posta io ma che ognuno di noi può porsi dando la sua risposta. Marisa
Cara Marisa,
Se…
perchè usare il se.
Sento che è amore quello che ho letto, seppur racchiuso in questo prologo di righe attraenti,penso che il susseguirsi sia tutto in crescendo…anche se forse questo potrebbe benissimo anche essere l’epilogo.
L’amore non ha per me un inizio o una fine ma un avvicendarsi ed ho la sensazione che il tuo libro sia da prendere tra le mani e leggerlo quando e come si vuole..anche in una pagina a caso…che l’amore dentro è sovrano.
Seppur velato di malinconia che strugge, trovo il personaggio positivo e coinvolgente…
da leggere.
Un caro saluto.
Vorrei fare i miei complimenti all’autrice, dal brano riportato devo dire che mi sono commossa, mi sono ritrovata in molte parole del protagonista anche se tutta la storia risulta non chiara ma intuibile.
Un racconto che dà molto al lettore, lo fa riflettere su alcuni aspetti della vita e lo costringe a pensare alla sua di vita e alle sue scelte.
Spero di poter leggere il libro per vedere confermate le mie teorie.
Saluti.
Stefania C.
PERCHE’ COMUNQUE TUTTI ABBIAMO AMATO ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA
In questo periodo più che mai penso che questa storia rispecchi la mia!
Come scrutando una palla vorrei poter conoscerne l’evoluzione!
A te che l’hai scritta, chiedo, come va a finire? Così, intanto, mentre provo a fantasticare sulla mia, ad impegnarmi per tenerla viva, mi chiedo, se fosse amore sarebbe davvero lacrime alternate a sorrisi, gioie alternate ad interrogativi, dubbi alternati a certezze?
Se fosse amore. E se amore non fosse? Io impazzirei!
Non posso dire come va a finire la storia, non mi sembra onesto nei confronti di chi leggerà il romanzo. Posso anticipare che non finisce male, ma aggiungo subito che è una caratteristica dei miei romanzi.
E’ una scelta che feci a suo tempo. Nel mondo c’è tanto dolore, e diciamolo tanti amori incompresi, le mie storie, anche se hanno pagine dolorose, vedi il romanzo “Perchè non lei” alla fine conduco i personaggi a scoprire il senso della vita, nella gioia, nonostante tutto! Marisa
whow…mi basta sapere che è un romanzo d’amore e sentimento…e mi piace già.
Mi piacerebbe leggerlo tutto..
I miei complimenti..
Fede
condivido in pieno che ogni giorno va vissuto con intensità e vorrei tanto scoprire tutta la storia del racconto..
Romanzo d’amore. Romanzo d’amore senile? No, romanzo d’amore e basta. Il protagonista della storia non è più giovane, ma vive una seconda adolescenza innamorandosi di una donna più giovane che gli offre un’altra possibilità di “sentire” l’amore attraverso tutti i sensi, quel sentire che credeva di aver diomenticato, o meglio..dismesso. Ricambiato o meno che sia il suo sentimento lo conduce a fare un percorso di vita in cui trovare la sua direzione, il suo essere più profondo. E un po’ come dire che l’amore diventa il taumaturgo che fa uscire da un impasse.
Non c’è solo amore in questo romanzo.
Credo che questo romanzo metta a nudo sentimenti che talvolta possono far paura, oppure vengono semplicemente ignorati, perchè spesso si ignora che l’età non fa regredire il desiderio né la capacità di amare. Perciò è un romanzo “trasgressivo”, ci mette davanti agli occhi qualcosa che forse sappiamo ma non riusciamo a rappresentare, come riesce a fare l’autrice che non tralascia alcuna descrizione sensazione pulsazione dell’anima e del corpo per dire questa verità, che si può amare e desiderare a qualunque età…basta lasciar libero il pensiero, basta non lasciarsi andare al pregiudizio che altri creano, basta accettare di vivere ciò che si sente, anche a costo della sofferenza, proprio quella stessa dell’adolescente innamorato che non viene sempre riamato ma non si risparmia.
A mio parere, la scrittrice imprime buon ritmo a tutta la narrazione convincendo soprattutto nella descrizione dell’innamoramento di una persona da cui ,come dice lei stessa, non ci si aspetterebbe l’insorgere del fuoco improvviso dell’amore, del calore di una passione bruciante.
Un amore che porta Marcello, per paura di perdere Alice, all’umiliazione del menage a trois, al dividere la donna che ama col fidanzato ufficiale che lei dice, al contrario di lui, di amare.
I personaggi di contorno, tra cui spicca la figlia sempre preoccupata delle azioni a volte troppo impulsive del padre nonostante l’età, fanno piacevole corona alla vicenda amorosa senza essere invadenti.
L’ambientazione parte dalla città emiliana e presto si sposta a Fano dove si svolgerà poi buona parte del romanzo. La cittadina è descritta in modo sommario nel suo centro e nel litorale ma la scena si svolge soprattutto nel monastero sulle colline di Fano facilmente riconosciibile da chi pratica quei dintorni. E in fondo è proprio lo stupendo panorama sulle colline, sulla costa e sul mare marchigiano che restano nel cuore come simbolo del futuro di Marcello che la scrittrice lascia all’immaginazione dei lettori ma che fa trasparire come sereno e pieno di speranza.
Ho letto di recenti il romanzo ” Se fosse amore” acquistato in fiera a Torino, e devo dire che mi ha tenuta sveglia tutta la notte.L’epilogo è una vera sorpresa. Non triste
Un vero inno all’amore di tutte le età
Denni
“Se fosse amore ” sarebbe magnifico.
Ma troppe volte lo confondiamo con la passione, dimenticando che questa e’ soltanto una faccia dell’ altro.
Quasi tutte le delusioni poggiano su quest’ equivoco.
Perche’ l’amore e’ impastato anche di lacrime, e non per cio’ cessa d’essere tale.
Se recuperassimo simile convincimento, beh, la letizia e la pace (condizioni diverse da eccitazione e godimento) ci pervaderebbero.
Amiamo l’amore, dunque. Ma detestiamo il suo simulacro.
Gaetano
Leggendo questo racconto mi sembra di leggere una lettera scritta dopo la fine di un’amore, di quelle lettere fatte di parole di sfogo, ma anche di ricordi, rimorsi per un’amore finito e che poi si ci accorge essere fondamentale.
L’episodio del racconto con il “mi riusciva difficile vedermi a corteggiarne qualcuna” e poi “La tua voce al telefono mi aveva colpito subito; una voce professionalmente cortese, ma anche calda, che aveva suscitato il mio interesse” portano in un’unica direzione, cioè all’amore.
Questo scritto è senza dubbio interessante, chissà come si evolverà la storia…!
L’amore che tutto può e tutto fa, sembra essere la base di questo libro. L’amore bello come il sole a qualsiasi età, perché non si è mai troppo maturi o grandi per innamorarsi ancora. Certo, a volte abbiamo un passato amoroso che ci fa ancora soffrire e per il quale decidiamo di chiudere le porte all’amore. Ma questo intenso sentimento, se è arrivato il suo momento, entrerà persino dalla serratura: si farà piccolo piccolo per non essere riconosciuto subito, e nei gesti quotidiani si alimenterà. Sembra essere questa la storia del protagonista in questione, ma alcune frasi mi lasciano forse intravedere un epilogo triste. Spero tanto di sbagliarmi, ma mi piacerebbe comunque scoprirlo. Spero di averne la possibilità. Complimenti anche per il suo modo di scivere semplice e fluido: queste caratteristiche mi hanno fatto apprezzare ancora di più le sue parole.