Piove sulla luna ormai spenta,
arrivavo lì per ossigenare i miei pensieri
e purificarli dal tarlo della mia inquietudine.
Ogni sera l’aspettavo, felice del suo sorriso
mi portava tra distese di oceani,
dove navigavo con la vela dei miei sogni.
Tempeste del cuore e della mente
mi guidavano tra le onde in burrasca,
Jonathan mi seguiva,
e come lui non avevo bisogno di cibo.
Navigammo per anni,
stretti dall’impulso di canti di sirene
che ci spingevano sino all’orizzonte,
lì, persi nel blu dell’infinito
immergevamo le nostre paure.
Poi il vento del nord furioso si affacciò,
col suo gelo spense la luna e i nostri sogni
Jonathan ed io cambiamo rotta
sicuri di volare sempre in libertà.