Ritorno in Dalmazia –
Aspro è il monte
nel moto di cieli chini
su giogaie di calcare.
Cosa celi la strada
oltre ombre d’ulivi
e bianca pietra d’assolate
case non so,
tanto tempo è passato
che quasi mi sorprendo
d’esser stata bambina.
E ti rammento, a fragori
di scirocco prona
o da bonaccia ammutita
nell’afrore dei pini
ed è schianto di luce
è rullare d’azzurro
quando dietro la curva
rimbalzi ridente al ricordo
e pigra ti pieghi
al fiato dei venti.
Tutto il mare
velato nel cuore
di mio padre è in te,
Orebic’,
fra isole e baie
sospese
su silenzi d’acque.
***
Toscana
Verde il cielo
su verdi dune
orizzonti affina.
Com’è sereno l’inverno
in questa terra
che inespressa vertigine
etrusca
affonda e smaglia
in sopori di tombe.
E se, di madonne,
raggelate pupille
immoti secoli
da absidi sgranano,
polvere il tempo
appare e la vita tutta
breve lume cieco
che a fiorire tornerà.
***
A mia madre
————————————Serenità di morte ultima gioia
———————————————–Salvatore Quasimodo
Dai filari degli anni
frange
il senso della vita
e già è richiamo di sguardi,
di strazi infiniti
su di te chino
a rompere dolcezze
e consueti gesti
di rassegnate armonie.
Conceda amore la linfa
agli intatti
tuoi occhi
e mite
vibri la morte
nel fiume di luce.
Immutabile
sia d’approdo
il ricordo.
***
Dal libro Silentes anni di Angela Ambrosini, recensito da Nicla Morletti nel Portale Manuale di Mari.
versi molto belli che ti entrano dentro fino a stuzzicare l’immaginazione. complimenti
Grazie, Francesco. Un “cantare” per “incantare” (come diceva Platone) è il desiderio di un poeta, e, io credo, anche quello di un buon lettore. Un saluto.
Angela Ambrosini
Grazie infinite per il volumetto in omaggio. Appena gl’ impegni me lo permetteranno, lo gustero’ fino all’ ultimo verso.
E poi le esplichero’ il mio parere.
Cordiali saluti.
Gaetano
Le poesie di Angela in ” Silentes anni ” dettagliano le emozioni del cuore filtrate atttraverso l’osservazione e la ragione. in fondo, la poesia e’ una cronaca dell’ interiore, piu’ vero dell’ esteriore e di esso la linfa.
Mi rincuora che il mio messaggio in versi arrivi non deformato dal quel sentimento con cui troppo spesso si identifica la poesia stessa. Osservazione e ragione, ovviamente quest’ultima intesa non come raziocinio ma come diga al dirompere dei sentimenti, non ostacolano il dettato poetico, ma, al contrario, ne illimpidiscono e universalizzano la portata. Ti ringrazio, Gaetano, per l’attenta lettura del mio mondo poetico.
Angela Ambrosini
Non devi fare altro che comunicare il tuo indirizzo alla Redazione che me lo inoltrerà in forma privata e io ti spedirò il libro. Tutto qui. Ma non aspettarti niente dal mio libro, così non ne restarai deluso….!! Mi sono piaciuti i versi del tuo blog, la volontà di ricerca e di dialogo con la parte più profonda del sé. In fin dei conti con l’abisso. Il vagabondare di cui parli, riferendoti alle mie poesie credo sia proprio questo. E “il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono” diceva José Saramago.” Bisogna ritornare sui passi già fatti, per ripeterli e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore, invece, ritorna subito”.
Bene, non mi resta quindi che augurarti buon viaggio! E grazie per l’attenzione.
Angela Ambrosini
grazie:-)
c’è un profumo di vagabonditudine in queste righe, un vagabondare eremitico,interiore, che incuriosisce la mia sindrome 🙂 se imparo come fare a richiederlo lo ordino.
Grazie Angela, di averci regalato tre bellissime poesie, tutte piene di amore e di sentimento, in particolare quella intitolata “a mia madre”.
Mi hai preso il cuore con la poesia “Toscana” e ci hai portato lontano nel tempo, della antica Etruria e quindi ci sono venute alla mente tante città etrusche, in particolare Fiesole che ha dato origine a Firenzel
Termino non prima di averti detto che io mi reputo un “vecchio ragazzo di campagna”, la mia prima giovinezza l’ho trascorsa nella campagna vicino a Livorno ed io la Toscana la vedo oltre che con il mare anche con i sentieri romantici nei boschi dove si ascolta una dolce musica dallo stormir delle fronde e dal cantico dei merli.
Grazie di nuovo e tanti auguri.
Aff, sergio doretti.
Caro Sergio, ti sono grata per il bel giudizio che esprimi sui miei versi, e sono davvero lieta di essere entrata in empatia con chi sente in modo particolare la suggestione del paesaggio toscano. Io, anche se di nascita umbra, non lo sono di origine, essendo figlia di padre dalmata e di madre marchigiana. L’amore per la toscana è venuto per l’itineranza obbligata dall’insegnamento, motivo per cui sono quasi venti anni che insegno in questa regione di cui ho poco a poco cominciato a sviluppare una percezione quasi viscerale anche di colori e umori. Un grazie vivissimo quindi, nel comune amore per la poesia e per tutta la poesia e la cultura che questa terra sprigiona.
Angela
Caro Sergio, spero ti arrivi questo messaggio. Ho già avvertito la Redazione che mi è ritornato indietro il plico che ti avevo spedito con il mio libro, in quanto “destinatario sconosciuto”. Ti prego quindi di rispedire alla Redazione l’indirizzo esatto. In attesa di notizie, ti saluto cordialmente.
Angela Ambrosini
Complimenti, cara Angela, per i tuoi versi così belli e suggestivi e un affettuoso saluto
Daniela
Carissima Daniela, il tuo giudizio è per me molto importante. Ti ringrazio, quindi, di vero cuore. Mi hai comunque preceduta perché pensavo di lasciare un commento ai tuoi versi, come sempre così evocativi e musicali. Vorrei proporti, se sei interessata, di “barattare” i nostri libri…!! Approfittando di questa intelligente iniziativa della “Fiera del libro” potremmo così approfondire la reciproca conoscenza delle nostre opere.
Ricambio l’affettuoso saluto.
Angela
ciao Angela,
ci siamo conosciute 30 anni fa.
Ho ancora il tuo indirizzo di Perugia ed una lettera che mi hai scritto.
Forse eravamo in gita in Vaticano, forse…
Mi piacerebbe rivederti.
Un arrivederci. Graziella
Cara Graziella, mi lasci davvero spiazzata!!!! Una cosa bellissima, rintracciare per caso, così, qualcuno dalla notte dei tempi e delle coordinate geografiche!! Tu di dove sei? Hai a che fare con l’ambito ispanistico? Io insegno spagnolo e non mi stupirebbe che ci siamo conosciute per motivi di studio e lavoro. Anche a me farebbe piacere rivederti, anche se nel mio caso più grande sarà la sorpresa, dato che non ho idea di chi tu possa essere!
Scrivi pure alla Redazione per avere il mio indirizzo di posta elettronica, così stabiliremo dove e quando vederci. O meglio ri-vederci!!
A presto quindo e un affettuosissimo saluto.
Angela
carissima Angela,
anch’io ho un ricordo….ma dove?
So che sei il primo nome della mia agenda.
Non mi interesso di nulla di spagnolo, ma amavo moltissimo viaggiare.
Ho tentato di scrivere alla tua redazione, ma non posso usare outlook, il mio pc…..è strano!!!!
Un arrivederci….Graziella e sempre un ottimo lavoro!
Belle poesie scritte con ricchezza di immagini coniugate a grande rigore stilistico. I miei complimenti.
andrea masotti
Ringrazio Andrea Masotti per il lusinghiero commento al quale purtroppo solo ora rispondo perche solo ora ne ho preso visione, non essendo una metodica frequentatrice di internet. Mi piace soprattutto la definizione di “rigore stilistico” che lei applica ai miei versi, pichè è proprio ciò che cerco leggendo poesia e ciò che tento di realizzare facendo poesia, in un’epoca in cui tutti scrivono identificando la poesia con la narraziione immediata e spesso bambinesca di emozioni e ricordi. Sentimento e sentimentalismo sono agli antipodi e non è quest’ultimo il vero ingrediente della poesia.
Grazie e auguri di buon anno.
Angela Ambrosini