E il non poterti chiamare amore
quando il mio viso s’attarda sul tuo petto,
e il non poterti dire
che mi manca quel bacio
tenuto in serbo per me.
Ascoltare il tuo respiro con la paura
che tornino i fantasmi ad appropiarsi
di un nascondiglio che sappiamo solo noi.
Perdermi nella coperta gialla
dove i fiori sembrano spuntare
ad ogni mio grido stupito, che tu,
insospettabile maestro, togli dal cilindro
quale mago d’inusitate alchimie.
E chiedermi dov’è stata fino ad ora
questa realtà che leviga le mie asprezze,
che muta la malinconia di un tempo grigio,
che quieta bellicose intemperanze,
e fa rivivere d’incanto i sogni che,
tenevo celati, come inestimabile tesoro,
nei cassetti chiusi a chiave, del mio cuore.
Carissima Mariarosa, emozioni sempre con la tua bella scrittura “che muta la malinconia di un tempo grigio, che quieta bellicose intemperanze e fa rivivere d’incanto i sogni”.
Complimenti per questa coinvolgente poesia d’amore e un affettuoso saluto
Daniela