Senza tempo

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    *
    Adagio adagio camminava sulla scogliera irta, stando attento, e accorto.
    Incantato da una voce che pronunciava il suo nome a chiare lettere, e che gli indicava una strada. Avvertiva nell’aere quella carezza concessa a poche anime. Sul viso piccoli schizzi salati, accendevano brividi istantanei.
    Giornata di novembre. Tardo pomeriggio.
    Il mare era vivo più che mai, e tra le onde morbide e flessuose come i fianchi di una Venere urbinate, si perdevano i pensieri. In groppa ai gabbiani corsi, aprivano le ali, per sfiorare il cielo e procurarsi cibo guizzante sul ciglio del cobalto litorale.
    Il suo nome era tratteggiato da uno sbuffo di nube, colorito dal sole calante. Ne poteva inseguire il profilo con le dita. Ne poteva intuire il significato appena appannato dalla bruma autunnale che come un velo sembrava sfiorare il tutto, senza toccarlo.
    Si fermò un momento, sostando su uno sperone meno aguzzo degli altri. Vi si adagiò piano.
    Tirò fuori un piccolo blocco ed una penna, dalla tasca interna della giacca calda di respiro.
    Sfogliò le pagine a ritroso, da quella bianca ed inviolata che aveva sotto il naso. Cominciò a leggere tra sé e sé.
    “13 Luglio: Oggi i suoi occhi, hanno incontrato i miei, per caso. Non credo sia di queste parti. Ma il suo sorriso…
    26 Agosto: Abbiamo preso un caffè assieme, è il terzo in realtà. Ma ogni istante ha il sapore di quel caffè, lungo un’eternità. Il suo profumo è dolce.
    30 Agosto: Dopo aver pranzato al ristorantino sul vecchio molo che le piace tanto, abbiamo solcato in lungo ed in largo la spiaggia con le nostre orme e le risate e i suoi baci.
    3 Settembre: L’ho sentita mia, ancora e ancora mia, sempre di più. Lei ha qualcosa che non appartiene a questo mondo. La sua luce trascende ogni cosa…
    8 Ottobre: Mi
    22 Novembre: sono
    12 Dicembre:innamorato
    1 gennaio : di lei.
    13 Febbraio: Tremo per la gioia e la voglia di lei. E da quindici giorni che è partita ed ora la rivedrò, nel nostro giorno che sta per giungere.
    19 Marzo: Sono vivo, per la prima volta, io sono vivo. Forse era una morte la mia,quella che credevo fosse vita fino a che Lei, non è entrata nella mia vita vera. Sono vivo…
    Aprile Maggio Giugno…Incredibile, quanto dia senza accorgersene, le ho regalato uno dei miei schizzi di parole, lei mi ha sorriso piangendo.Mi ha detto di sì. Eternamente sì.
    13 Luglio: E’ un anno…un anno che …Che io, che lei….Un anno d’amore. E le mie parole sono nude, sono misere…non fanno fronte a ciò che il mio cuore sente.”
    Silenzioso istante, pensieri azzerati da una fitta all’animo.
    Chiuse gli occhi e il malconcio blocchetto.
    Stille salate grondavano lente, ma non di mare, che sembrò placarsi dinnanzi a quell’uomo e al suo destino.
    Si asciugò il viso con il bordo della manica. Svitò il tappo della penna, e prese per scrivere.
    “Novembre. Triste novembre. Avevamo disegnato un mondo. Inventato storie, dato un nome ad ogni figlio che sarebbe sbocciato. Ma come te mare è l’amore. Come te. Queste onde che tutto avvolgono e sconquassano, che sembrano poter vincere quel tutto, si placano al primo vento contrario.
    Mare tu mi ricordi Lei. Tu sei lei, ora in questo istante, mi guardi ma non mi tocchi, ritrai le tue onde dalla riva come le sue mani, nel suo addio, dal mio viso… “
    Si interruppe, deglutì. Il suo nome, Amore. Era ovunque. Benché volesse scordarla, non poteva. Quella scogliera celava i momenti di passione, di caldi abbracci e lui era lì a scrivere di Lei, evocandola in ogni dettaglio attorno, cercando di sancire una dimenticanza impossibile, per quanto voluta.
    Sospirò. Chiuse la penna. Prese il taccuino, e rimase silente, prima di lasciar fluire l’ultimo pensiero ad alta voce.
    “Tu sei come lei mare, bello quanto lei. Chi può cancellare il mare?”
    Sorrise amaramente e gettò le sue pagine tra le onde, regalandole le sue parole, parole sue per sempre.
    Senza tempo.
    Come L’Amore.
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    8 Commenti

    1. E’ sempre bello leggerti…questa volta fin dall’inizio s’intuiva il finale, però tu sai creare atmosfera e coinvolgere chi legge. Mi ha emozionato la parte del diario tenuto sul taccuino: i vari stadi dell’amore e le emozioni che provoca…

      Grazie, 😀 Francy

    2. … pieno di intensità, Irene: nel mare tutto ha un inizio e tutto … ha fine, come la vita che nel mare è iniziata e forse al mare tornerà negli ultimi istanti dell’umanità. Il tuo splendido racconto esprime la transitorietà dei sentimenti più sublimi: il fatto che niente dura per sempre, ma … vale sempre la pena di gettarsi tra le braccia di una passione esplosa all’improvviso come un temporale estivo, anche se con la rapidità di un temporale estivo finisce, si … perchè la vita è questa. Ma il taccuino sommerso non sarà mai sommerso dentro di lui, anzi rimarrà inciso per sempre nelle sue profondità a stabilire un prima e un dopo.

    3. Sì, lei è il mare, bella come il mare non si può cancellare. Si può solo amare.

      Signori, questo racconto è un capolavoro.

      Scrive Irene, la conoscete.

      Sostiamo in silenzio.

      Mi permetto solo di chiedere: quante cose sa dell’amore questa giovane amica?

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