L’ultima fuga di Daniela Quieti

I

A chi importa
il mio passato
sono nata all’alba
e il crepuscolo
già si avvicina.

Ma chi dice
che devo capire
tutto in un istante
che racconta
indovinelli
e parole
sconosciute.

Sento ancora
cantare
il mio fiume
sostiene la vela
il vento forte
e l’albero gigante
ha radici di linfa.

Il tempo
è un luogo
inesplorato
sul bordo aperto
del cielo.

***

II

Si agitano i bastioni
cadono le torri
mentre la bocca asseconda
il distinguo delirante
e la notte non sa urlare.
Con chi combatte il buio?

Svegliarmi e perdermi
contro scogliere e palafitte
strette da silenzi.

Io sogno un ritorno
ancestrale
una cometa che mi guidi
a un cielo d’albe chiare.

***

Dal libro L’ultima fuga di Daniela Quieti
Ordina questo libro
con dedica autografa dell’autrice

104 Commenti

  1. Cara Daniela, le tue intense meditazioni poetiche, che ho sentito anche mie, rispecchiano un dolore universale che sa perdonare la vita. Grazie e complimenti vivissimi per il bell’evento letterario. Cristiana Pace

  2. Mia cara, dolcissima Amica,
    ecco un vero pacco-dono natalizio…
    Un ritorno alle radici della rinascita, di quella rinascita
    che è volontà sopita nei cuori di troppi.
    Una lirica di purezza incandescente, di dolore e seranza,
    com’è tipico dei tuoi versi di raso.
    Mi chiedo ancora e sempre come sai riuscire
    senza quadri immaginifici a creare affreschi così intensi.
    Sei nell’anima del tempo che viviamo.
    E ne sei una testimone commovente.
    Duro l’attacco al natale laico e senza snso che ci rende tutti schiavi
    dei regali e del cibo…
    Poderosa la chiusa, con il riferimento all’attesa di ‘un’ultima fuga’
    verso ‘la cometa che ci guidi / verso un cielo d’albe chiare”
    Sai lasciarmi con il respiro sospeso….
    Ti abbraccio forte e vorrei saper scrivere una lirica di tale spessore!
    … Sia lieve ogni tuo giorno, fiocco di neve, alito d’aurora, musica d’anima…

    • Mia cara Maria, grazie, di cuore, per le tue intense parole che mi emozionano e mi toccano particolarmente in questo tempo di amara riflessione sulle cose del mondo, quando più forte si fa l’esigenza di pace, serenità e bellezza. Nel profondo senso di devozione alla parola del Salvatore che ci ha chiesto scusa di esistere, malgrado noi, auguro a te e a tutti un nuovo anno lieve e senza paura, con i sogni e le speranze che ci hanno accompagnato fino ad ora, con la determinazione di vincere ogni disperazione. Buon 2012 ♥

  3. Tanti Auguri di Buon Natale a tutti! Desidero condividere con voi lo spirito della Santa Natività porgendovi la mia poesia “Natale non è Natale senza te”

    Natale non è Natale senza te
    non m’importa di regali
    è che Natale
    proprio non è Natale senza te.
    Tutto è come se tu fossi qui
    nelle tenebre di queste strade
    che spaventano le luci
    commemorano il dono speciale
    sotto l’albero che non c’è.

    Ora suona il campanile
    in logica non occasionale
    ma manca, sai,
    quel sogno sotto il vischio
    della notte attesa di salvezza
    e d’amore
    appena pronunciato
    in cerca di candide slitte
    di guglie e tenere speranze.

    La strenna non è dove
    si raccoglie
    una minestra per tutti
    sulla terra
    effetto serra tornato alla normalità
    assistenza sanitaria
    non più guerra
    o deforestazione
    ghiacciai liquefatti e disastri nucleari.

    Ti cerco ovunque mentre prego
    una riscrittura vorrei
    del pianto
    che costò l’aver amato
    un segno basterebbe
    nel tuo recinto
    a ricomporre brandelli di corona
    divina convergenza
    che dalle stelle scende

    e ancora m’innamora.

    (Daniela Quieti, da Thema L’Informazione, 23. XII. 2011)

  4. A te, Daniela
    Lasciami immergere nel seno dei tuoi versi che rivelano di te nostalgie recondite.
    Nel tuo tramonto assaporo il tuo canto che scivola a rinfrescare la mia anima arsa.
    A te, alla tua poesia mi stringo, colma di riverbero in quell’angolo di cielo dove
    l’ombra si allontana.
    Con grande ammirazione
    Rosetta

    • Mariarosa cara,
      un grazie speciale per questo tuo intervento così bello. Con levità di sensibile artista e poeta, condividi le mie emozioni e ne percepisci l’inquietudine per un’alba che nasce già offuscata da veleno.
      Nell’angolo di cielo dove l’ombra, forse, si disperde, perché il cuore ancora emana la luce di una parola, ti stringo forte.
      Con tanto affetto e ricambiata stima

      Daniela

  5. Desidero esprimere il mio affetto e stringermi con intensi sentimenti di solidarietà agli amici e a tutti coloro che stanno vivendo momenti drammatici nelle zone colpite dalla violenta alluvione, apportatrice di lutti e feriti, nonché della distruzione del territorio, cancellando memorie e testimonianze umane di alcune delle più belle realtà nazionali.
    Un fortissimo abbraccio

    Daniela Quieti

  6. Ho ricevuto “L’ultima fuga”, Daniela e ringrazio con fervore te
    e la redazione del Manuale di Mari!
    Come immaginavo si tratta di uno splendido romanzo in versi,
    che abbraccia la tematica della ‘fuga’ virtuale della donna.
    Adotto il termine ‘virtuale’, in quanto in questo magnifico testo
    è la Donna a leggere in se stessa, a sublimarsi e sacrificarsi.
    E’ la Donna, che partorisce l’uomo e lo riprende nel grembo, dopo
    lungo, laborioso viaggio.
    Non esiste una fuga nell’accezione effettiva del termine, ma un tentativo
    di andare oltre le comuni frontiere della comprensione, dell’accettazione.
    La raccolta di liriche della “Donna dell’anno”… mai fu più meritato questo Premio!…,
    supera le barriere dell’autoreferenzialità e diviene universale. Appartiene a tutti
    coloro che desiderano immergersi in versi asciutti, fluidi, immaginifici, pur nel
    loro stile, a tratti tipografico, per ritrovarsi o iniziare a capirsi.
    Un Dono gratissimo che spero di meritare!
    Ti stringo al cuore, amica mia!

    • non ho il piacere di conoscerLa, ma sono contenta di potermi congratulare per il suo meritato premio.
      ho letto solo alcune cose ma colmerò presto le mie lacune.

      • Gentilissima Teresa, desidero esprimerLe la più sentita gratitudine per le belle parole che mi dedica. Spero di avere al più presto l’occasione per ringraziarLa personalmente.
        Un carissimo saluto

        Daniela Quieti

    • D’autunno, sotto questa suggestiva pioggia di Libri in Fiera, la tua densa nota critica, carissima Maria, giunge a me particolarmente preziosa e mi commuove. Con profonda sensibilità introspettiva di Donna e Autrice leggi i miei versi e ne filtri il senso. Un progetto d’amore, la mia “fuga”, a cercare consapevolezze per ‘esserci’ nell’inquietudine e nel candore che si contrappongono, siano essi inconsueti, fragili orizzonti da esplorare, recuperi memoriali o ‘alter ego’, vita comunque generata da riaccogliere in seno levigandone gli spettri, le insensate e traumatiche tensioni distruttive che spesso sorgono dall’irrispettosa violenza del mondo. La sentita interpretazione della mia interiorità, l’amicizia sinceramente condivisa, espressa dai sentimenti di stima e solidarietà che ci coinvolgono in un’emozionante avventura creativa, sono per me significante ‘Dono’.
      Ti abbraccio forte.

  7. Non avevo dubbi…dopo tanto lavoro ecco il risultato prestigioso!
    Congratulazioni alla poetessa che ci onoriamo di avere anche come AMICA

  8. Ciao Daniela

    I primi versi della tua poesia fanno pensare alla vita che scorre, l’alba è la nascita e il crepuscolo è l’ultima parte dell’esistenza, è vero, il tempo è un luogo inesplorato come il cielo, non sapremo mai di che colore sarà domani.
    Sei così brava a scrivere che una cometa ti guiderà sempre e sarai sempre circondata da albe chiare e profumate.
    Quando leggo le tue poesie mi fai sempre riflettere, perchè entro nei tuoi versi e camminando dolcemente fra le parole ne capisco il vero significato.
    Ecco la differenza fra una poestessa autentica e una scrivacchina come me…

    Brava Daniela un abbraccio ricordandoti sempre con affetto

    Maria Luisa Seghi

    • Carissima Maria Luisa,
      grazie infinite per le generose parole che mi dedichi e che mi emozionano profondamente. Desidero esprimerti, a mia volta, l’apprezzamento per la tua scrittura che sempre sottende sentimenti belli e di cristiana pietas. Ti ricordo anch’io con affetto.
      Un abbraccio

      Daniela Quieti

  9. Desidero porgere il più vivo grazie per esserci, sempre, a tutti i carissimi amici che mi sostengono e condividono con affetto il mio percorso. Mi sono sforzata in questi anni di esprimere attivamente il mio impegno didattico, culturale e sociale attraverso la scrittura, la poesia, il giornalismo e il volontariato. Spero di essere riuscita, almeno in parte, a trasmettere in quello che ho fatto e scritto le mie emozioni e le mie sensazioni, coinvolgendo gli allievi, i lettori e gli ascoltatori. Rinnovo i sentimenti di gratitudine al portale Manuale di Mari che mi ospita e ad Alessandro, Gianluigi, Marisa, Adrian, Lorenzo, Gianna, Riccardo, Gulnara, Ida, Anna, Luigi, Raffy, Valentino, Maria Rosaria, Antonello, Roberto, Domitilla, con un pensiero speciale alla mitica V B.
    Aff.ma

    Daniela Quieti

  10. Congratulazioni Daniela ! Premi meritatissimi che testimoniano la professionalità profusa in campo sociale e letterario. Auguri di buon proseguimento per il futuro.

  11. Esprimo le più vive congratulazioni per l’assegnazione del prestigioso Premio Internazionale Donna dell’Anno 2011, meritato riconoscimento alla cultura e all’impegno che Lei pone in ogni Sua opera.
    Roberto Ferri

  12. Un prestigioso e meritato riconoscimento che premia le alte qualità emerse dalla tua riservatezza. Affettuosi e vivi rallegramenti alla donna dell’anno della cultura. Antonello

  13. Complimentissimi per il meritato successo. Saremo tutti in prima fila a Lugano ad applaudire la donna dell’anno della cultura!

  14. Abbiamo sempre conosciuto le tue qualità e questo premio le conferma. Congratulazioni vivissime alla Donna dell’Anno ! La V B (ancora più mitica adesso !)

  15. You are the best ! Complimenti vivissimi Donna dell’Anno. Un prestigioso premio che corona quello che abbiamo sempre saputo !

  16. Ho ascoltato e letto con grande piacere le tue belle poesie, suscitano forti emozioni, trasportano in un senso d’infinito. Complimenti vivissimi. Luigi.

  17. Cara Daniela,
    nell’augurarti sempre grandi successi letterari voglio farti sapere che sono felice di averti tra noi come autrice, ma soprattutto come AMICA.
    Un abbraccio
    Ida

  18. Mia cara e dolce Amica,
    amo leggere la musica e la melodia dei tuoi versi.
    Sono felice di essere tua Amica e di poter godere della tua arte.
    Ti abbraccio forte forte
    Gulja

  19. Cara Daniela,
    la tua poesia scorre leggera e delicata come un brano di CHOPIN….
    i tuoi versi sono come note su un pentagramma che si rincorrono nei giochi e nelle melodie.
    Spero, mi auguro, desidero di continuarti a leggere.
    Un abbraccio
    Riccardo

  20. Brava Daniela! Le tue parole rivelano un grande animo, grazie per le emozioni che ci regali (che ci inducono sempre alla riflessione).
    Gianna

  21. Radici di linfa a nutrire quell’albero e quella vela che sembra un’ala pronta a fuggire verso il dove di un cielo inesplorato. Complimenti, Daniela !

  22. Presente e passato si mescolano nel detto e non detto. Emerge un lirismo in chiaroscuro, fra realtà e inconscio. La tua poetica incanta. Marisa

  23. Ogni verso del tuo nuovo libro sarebbe da commentare per la ricchezza interiore, per il crocevia fra realtà e sogno e per l’ironia che a volte traspare. Quanto splendide immagini evochi. Complimenti per la bella presentazione e auguri carissimi.

  24. Una fuga in una ricerca di armonia e di infinito. Mi piacciono moltissimo queste due poesie suggestive e originali. Che bella espressione il “bordo aperto del cielo”! Ci leggo il non volersi accontentare di essere come si è, il desiderio di spiritualità.

  25. Desidero ringraziare dei benevoli commenti, dell’attenzione e dell’affetto che sempre mi rivolgono tutti i carissimi amici che hanno visitato questo blog e letto le mie opere:
    Ugo carissimo, è per me un onore ricevere un apprezzamento così bello, ne sono veramente felice.
    Grazie Marta, dedichi sempre parole sentite e sincere ai miei versi. Un fortissimo abbraccio.
    Ad Antonia, un grazie e un abbraccio speciali.
    Gianluca, sei davvero un caro amico, ti ringrazio di cuore.
    Mara, ti ringrazio tanto. Un abbraccio affettuosissimo.
    Carissima Annamaria, comincio a leggere e subito capisco che sei tu con il tuo bel commento. Grazie infinite.
    E poi desidero salutare e ringraziare, con l’affetto che sanno, Gloria, Giorgio, Paolo, Sandra e Angelo. Un calorosissimo abbraccio a tutti!

  26. Complimenti vivissimi per il nuovo libro e auguri per la bella presentazione e per tutte le eccellenti iniziative realizzate. Ad maiora, sempre !

  27. In un tempo ritmato dal “distinguo delirante”, la poesia di Daniela ci indica l’immagine di una cometa, ci ricorda di non dimenticare il cielo lungo il cammino. Bravissima!

  28. Cara Daniela,
    non posso che rimanere ogni volta colpita ed estasiata da quanto scrivi. La tua penna è in grado di comunicare l’esistenza nella sua drammaticità e bellezza. E la semplicità dei versi rende ancora più efficace e diretta la tua lirica. Complimenti, davvero.

  29. Quanta intensità nei tuoi versi inediti. Leggendo, si avverte l’evoluzione del tuo percorso, sempre più raffinato, stilisticamente essenziale ed evocativo. Ad ispirare questi tuoi versi di purezza onirica c’è la forza della poesia, ormai linfa della tua esistenza: “Io sogno un ritorno/ancestrale/una cometa che mi guidi/a un cielo d’albe chiare.” Poesie da leggere respirando lentamente, chiudendo di tanto in tanto gli occhi per assaporarne il sublime eco.

  30. Carissima Daniela, il titolo della tua raccolta m’intriga e mi riproietta alle nostre lezioni di musica. Individuo nelle tue poesie (che ho letto tutte) una polifonia di voci che evoca l’arte del contrappunto, quella complessa di Bach, per intenderci. Non posso che farti tanti complimenti nella certezza che la tua fuga non resterà incompiuta.

    • Mi commuovi con le tue parole, cara Maria Pia. Sull’onda di ricordi che toccano il cuore, leggi nei miei versi le dissonanze d’anima, quelle contrappuntistiche e severe cadenze di battute che spezzano un flusso, che poi riprende il suo corso con improvvise, speculari, alchemiche alterazioni e capovolte armonie. Una variante di fuga, forse. Grazie infinite.

  31. Le poesie sono molto belle. Auguri vivissimi per il nuovo libro, per le brillanti affermazioni e per le iniziative realizzate.

  32. Poesie belle e profonde. Mi piace molto l’immagine del tempo come “luogo inesplorato sul bordo aperto del cielo”. Infonde speranza. Complimenti! Marta

  33. Brava più di sempre! In queste poesie Daniela esplora con fine lirismo le emozioni più recondite nella metafora del breve spazio tra il giorno e la notte e sa trovare una linea d’orizzonte ancestrale dove nonostante tutto la speranza resiste.

  34. L’intensa attività poetica di Daniela Quieti coincide con la profonda ricerca di senso che la sua poetica manifesta, con un preciso stile dedito alla restituzione di una musicalità colma di grazia. Brava Daniela, la poesia ha bisogno di donne come te, cariche di luminosità e sentimento.

    • Carissimo Andrea, il tuo apprezzamento di sensibile, giovane e già tanto bravo poeta è graditissimo. La poesia ha bisogno di voci come la tua, intrise di commozione ma anche protese all’ascolto delle cose che abitano la quotidianità. Un affettuoso abbraccio.

  35. Versi intensi e coinvolgenti per struttura, contenuto e lirismo. L’amore come senso della vita, grazie alla tua parola ariosa e incisiva, genera emozioni sospese dentro e fuori dal tempo e trattiene il lettore sulla pagina. Complimenti Daniela. Antonello

  36. Le tue poesie sono belle e significative. In pochi versi riesci ad esplorare una gamma di temi e sentimenti universali. È molto suggestiva l’immagine dell’albero gigante e delle sue radici di linfa. Complimenti !

  37. Ho letto tanti splendidi commenti al tuo nuovo libro. Cosa posso aggiungere se non unirmi agli elogi, meritatissimi come poeta e super-meritatissimi come…Daniela !

    • Grazie infinite, caro Lele, per le belle parole che mi rivolgi e per ‘esserci’ sempre. Cosa posso aggiungere io, dunque, se non che sei…un super-amico!
      Affettuosamente

      Daniela

  38. Poesia intensa ed evocativa, ricca di immagini e simboli, che in questa fuga cerca il decentramento dell’io e la coerenza stilistica verso un orizzonte creativo vitale e incisivo.
    Daniela Quieti ha superato la scrittura lirico-simbolica delle sue prime sillogi per proiettarsi verso una poesia ancor più suggestiva, di maggiore musicalità ed eleganza formale, di grande tensione espressiva.

    • Ricevere questo gratificante intervento da te, caro Ubaldo, autorevole critico letterario e poeta, nonché Direttore Editoriale delle Edizioni Tracce che ha pubblicato le mie opere, è per me motivo di grande gioia. Non solo per la stima e l’amicizia mostrate e profondamente ricambiate, ma soprattutto perché nelle tue parole davvero mi riconosco. Hai letto tutte le mie opere fin dall’inizio, sai individuare quali parti di esse erano nel cassetto da anni e quali sono nate da più recenti tematiche esistenziali: il decentramento dell’io che citi, l’esserci dentro un’alterità interna che passa per l’altro, il cercare un orizzonte dialettico positivo da opporre al senso di smarrimento ibrido e disgregante di una quotidianità sempre più globalizzata e virtuale. E mi incoraggia anche, in questa ‘fuga’ espressiva, la consapevolezza che il tuo bel giudizio al maschile coincide con quello al femminile ricevuto dalla Giuria del Premio Scriveredonna, presieduto da Maria Luisa Spaziani, e da cui il libro è scaturito.
      Ti porgo il mio più caloroso grazie

      Daniela Quieti

  39. Daniela Quieti, nome noto nel panorama nazionale, ha pubblicato il quinto volume in soli tre anni, dividendosi tra poesia, racconti brevi e resoconti giornalistici.
    Tutte le opere comunque rivelano al lettore, in modo immediato, la stessa mano, la passione per la semplicità, il valore delle tradizioni e dei luoghi natii, i forti sentimenti. I versi sono brevi, quasi che il sentimento, così concentrato, possa esplodere, allo stesso tempo concisione e purezza della parola rendono la poesia di Daniela Quieti assolutamente classica, pur concedendo qualche spazio alla terminologia contemporanea.
    Il sogno, l’incertezza, la nemesi della razionalità, sono i temi prediletti, una lunga sfida che Daniela, con parole cristalline ed emozioni misurate, affronta in nome dell’amore. Che non è, nel suo caso, agapico, nè carnale, ma riunisce entrambi gli aspetti.
    La scrittrice comprende che la su sfida è ardua, che: l’urto inginocchia una breve stagione, nuota il fiume in salita, affida i messaggi alla bottiglia, il giorno si oscura, per usare suoi versi.
    Si rende conto che è una fatica e una prova di coraggio immensa, ma non rinuncia, e attingendo a quest’acqua benefica, riesce a trasformarsi:

    Oriento la vista/ dove cerco/ un inverno/ con lo sguardo/ della primavera.

    Dalla sua bocca anche la fine sarà soave:
    Cogli sulle mie labbra/ un bacio/ e che esso ti bruci/ e annienti l’agonia/ del tuo sorriso tenue.

    Non abbandona il castello dell’amore, il sogno. Sa di poter reggere l’impresa. Che l’unico cibo è il semplice pane, l’unica forza l’innocenza, che la musica è sempre presente con pentagrammi, armonie, rintocchi. Eppure in questa difesa ostinata, si infiltra il destino, l’ignoto:

    l’acqua che scende dal cielo/ bagna la luna/ tagliata a metà/ e annega il lato/ su cui sono io./ Alla fine non sapremo/ chi di noi ha perso.

    Perchè l’innocenza di Daniela Quieti non è ingenuità, sente che:

    Nel sogno ricorrente/ i fiori sono morti… è la coscienza di sè e delle persone amate che le permette di resistere, di sperare.
    Adesso c’è chi dimentica/ anche gli amici/
    il tempo è terribilmente breve, solo da uno/ a due/ questo giorno perduto/ giusto/ o sbagliato come noi.

    … esisteremo…per un attimo/ O per l’eternità?

    Di fronte all’enigma irrisolto, si ripresenta forse l’ultima possibilità, quella che Daniela Quieti sceglie: un’ Ultima fuga alla ricerca dell’Assoluto.

    • Carissimo Andrea,
      ti ringrazio di tutto cuore per la bella recensione che mi dedichi con la sensibilità e la capacità che sempre ti connotano. Sono felice di ritrovarti in questa sede, fra parole speciali, a condividere le mie emozioni in una davvero innovativa Fiera del Libro, cosa di cui rinnovo i ringraziamenti al Direttore Responsabile Nicla Morletti e al Direttore Editoriale Robert . Ma sono felice, soprattutto, di ricevere così gratificanti testimonianze di stima e amicizia, come la tua, nella consapevolezza di una comunanza di sentimenti che accompagna il reciproco percorso letterario nell’indagare le ragioni dell’anima e della vita in generale. Interpreti in modo profondo i miei versi e ne cogli con attenzione quel particolare senso di smarrimento dell’esistenza che incalza, chiede, toglie e impone, senza, a volte, neppure permettere di comprendere quanto sta accadendo, quell’impossibilità di incidere sui propri desideri e sull’anelito di rallentare il tempo in una prospettiva di rinnovamento del proprio sé. Ma siamo comunque qui, ora e ogni giorno. Credo che la poesia, almeno per me, aiuti a tramutare sottese evidenze in ritrovate, pur se poche, certezze nel confronto fra quotidianità e spirito e, in questo, trovare una via di ‘fuga’ alla precarietà dell’essere verso una ricerca d’Assoluto
      Con affetto e gratitudine

      Daniela

  40. Prendono molto i tuoi versi nella cui lettura interiore un po’ mi ritrovo, in quel confine dove finisce il sogno e inizia la realtà. Sono struggenti, dolci e incisivi, non saprei quali aggettivi ancora utilizzare per l’emozione ricevuta. Ti ringrazio per questa bella fuga e auguri carissimi. Lilli Alvino

    • Cara Lilli,
      grazie, grazie a te per l’affettuosa partecipazione e per il bel commento che mi dedichi.
      Mi regali davvero un’emozione con il tuo sentimento condiviso, quando mi scrivi di ritrovarti un po’ nelle mie poesie.
      Un forte abbraccio e auguri di buona estate

      Daniela

  41. Ciao Daniela, complimenti per le tue liriche eleganti e profonde al tempo stesso. Il senso della fuga è sempre presente nel passato dei tuoi ricordi (il fiume, l’albero gigante ecc.), ma anche nel sognare una cometa alla guida del tuo futuro. Intanto, il tempo in fuga resta invece, un luogo inesplorato anche dal cielo che lo osserva perennemente. Auguri per il tuo nuovo libro. Saluti infiniti. Alba

    • Carissima Alba,
      grazie infinite per aver letto e commentato le mie liriche. Le tue parole fanno bene al cuore. Quel senso della fuga, come tu dici, è sempre presente e accompagna, credo, ciascuno di noi nella nostra vita, in quell’aspirazione dell’essere che tende a oltrepassare l’orizzonte.
      Affettuosi saluti anche a te.

      Daniela

  42. Una silloge semplicemente disarmante, che conferma ancora una volta l’abilità stilistica dell’autrice unita ad una profondita’ d’animo incredibile, quel modo davvero particolare di descrivere e vivere la vita nelle sue piu’ piccole sfumature. La femminilità che traspare tra le righe è debordante, decisa, raffinata e intriga il lettore che viene cosi’ catturato, invogliato a proseguire a sfogliare le pagine di un opera che alterna con grande leggerezza armonia, sentimenti, e passioni velate da un inevitabile malinconia che si realizza nella consapevolezza della fine e si dissolve nella speranza, in un connubio davvero unico.
    Grazie per questo nuovo dono alla letteratura italiana.

    • Grazie a te, carissimo Roberto, per la tua presenza qui e per le parole così belle e intense che rivolgi a me e alle mie opere. Il tuo apprezzamento mi gratifica in modo particolare perché sei un pregevole scrittore e saggista, ma anche un sensibile poeta e stilnovista del terzo millennio, nel confronto sempre attento e sereno con l’altra metà del cielo. Di cui, oltre gli stereotipi, sai leggere profondamente le sfumature d’anima e il desiderio di ‘fuga’ verso lo stesso azzurro, le stesse passioni, la stessa malinconia, le stesse speranze. Con il cuore, ‘semplicemente’.
      Con sincero affetto e stima

      Daniela Quieti

  43. Ho letto le due poesie pubblicate sul blog e mi hanno molto colpito per quel modo di verseggiare elegante che riesce ad essere al tempo stesso essenziale eppure ricco di profonde riflessioni e suggestioni. Le chiuse sono molto significative e la cometa promette un mondo di pace e di bellezza.
    Auguri vivissimi.

    • Caro Davide,
      ti sono veramente grata per aver visitato il mio blog e per aver dedicato questo bellissimo commento alle mie liriche. Come tu percepisci, la cometa fa sperare in un mondo di pace e di bellezza.
      Ancora grazie e affettuosi saluti

      Daniela

  44. Dopo la bella prova di “Uno squarcio di sogno” Daniela Quieti spicca il volo verso una dimensione metafisica, dove vivono le anime che anelano all’infinito. E’ questa la meta dell’ultima fuga della Poetessa, l’ultima nel senso di quella definitiva, verso il confine del Confine, in uno slancio fresco e vitale, ma anche fecondo delle riflessioni della maturità.
    L’autrice trova nei mondi caleidoscopici che crea con la magia dei suoi versi la strada, la nuova rotta dove dispiegare le vele. E, in questa spinta, “L’impossibile /diventa possibile/se trascendo/il pensiero razionale/perché il cuore/non conosce confini/di proprietà/non svela i misteri/ di questo amore”.
    Un’opera originale, di ampio respiro, che apre l’anima a nuovi orizzonti in cui il pensiero di Daniela sale altissimo e si eleva fino a raggiungere le vette dell’innimaginabile: “L’universo si espande/ da qualche parte/ alla velocità della luce/ mentre l’acqua/che scende dal cielo/ bagna la luna/ tagliata a metà/ e annega il lato/ su cui sono io”.
    Concetti profondi, espressi in una narrazione poetica fluida e moderna che invitano ad una silenziosa, quasi Sacra lettura…

    • Cara Giusy, ricevere una nota critica così bella da una voce come la tua è una gioia grande. Sei una straordinaria Autrice e Amica, che sempre riesce a sorprendere con la grazia e la profondità del suo sentire. E a rendere poetica la realtà nella condivisa emozione – come non citare la grande, romantica ‘E.B.B’ – del ‘soltanto per amore/ amami – e per sempre, per l’eternità’. Liberando l’anima come oggi non si usa più, perché se ne ha paura, perché si esibisce tutto ma guai a mostrare il cuore oltre un allineato politically correct! A mia volta ammiro le tematiche e il lirismo della tua scrittura, sia essa prosa o poesia, le riflessioni e l’anelito d’infinito che, oltre le parole, segnano ‘un moto a luogo’ in cui riconoscersi e riconoscere le vicende del tempo e dello spirito. Io sono una sognatrice inquieta e spero di non dover rinunciare mai, sia pure per un attimo e nonostante tutto, alla luce di una stella cometa che permetta di sbirciare ‘oltre il confine, cercando la chiave’ per fuggire nell’Altrove…

  45. Cara Daniela, non saprei scrivere diversamente da quello che ho scritto di recente in una recensione “non autorizzata” al tuo libro.Mi piace riportarne qui l’essenza. Bravissima!

    C’è il respiro della vera poesia in questa raccolta di Daniela Quieti. Un incipit felicissimo e un finale che ha l’incisività di un’epigrafe sembrano raccogliere in circolo tutte le composizioni, cinquanta, che non a caso recano un numero progressivo:

    A chi importa
    il mio passato
    sono nata all’alba
    e il crepuscolo
    già si avvicina.

    A questo inizio che, collegato con il titolo della raccolta potrebbe far pensare a una poesia fatta di rimpianti e di malinconie, si oppone con forza, fin dalla prima poesia, il richiamo alla vela gonfiata dal vento e al potente scorrere della linfa nell’albero, a significare vitalità, amore per l’esistenza, pur nella consapevolezza della fugacità del tempo.
    Anche nel momento di un apparente naufragio, ecco il richiamo a “una cometa che mi guidi / a un cielo di albe chiare” oppure il riapparire di una parola che diventa salvifica, che assicura, per mezzo della scrittura, la persistenza, in una parola, la vita.

    • Ti ringrazio tanto, caro Alchemicus, per questo tuo denso commento che coglie l’essenza del mio scrivere nel tentativo di trovare risposte agli eterni dilemmi dell’esistenza nell’amore, che è origine di bellezza, ma anche di dolore. E tu, che dal caos incomposto sulle antiche pietre della città de L’Aquila, insegui una nuova alchimia che ricomponga la perduta verità, ancora più fortemente percepisci il desiderio di un soffio vitale, di una parola salvifica dentro e fuori del sé. Maggiormente ti esprimo l’emozione, dunque, suscitata dalle tue generose parole e dall’attenzione che hai voluto rivolgere alla lettura delle mie liriche.
      Un affettuoso saluto

      Daniela

  46. Non sono” un’addetta ai lavori”; pertanto, mi limito semplicemente ad esprimere quello che mi suggeriscono questi due testi di Daniela. Mi sembra presente l’idea della morte (“Sono nata all’alba e il crepuscolo già si avvicina”) così come pure presente è il condizionamento, l’imposizione, della nostra società?, di falsi idoli?, di stereotipi? (“Ma chi dice che devo capire …”). Ai quali c’è, tuttavia, un moto deciso di ribellione, di rivendicazione della propria vita, intesa come proprio sentire, proprie aspirazioni, personalissimi valori ed anche il modo di perseguirli vuole essere estremamente personale e libero da condizionamenti: “Il tempo è un luogo inesplorato sul bordo aperto del cielo” e “Io sogno un ritorno ancestrale una cometa che mi guidi a un cielo d’albe chiare”. La fuga mi sembra dal mondo circostante e da quella parte di sè stessa che si è fatta soggiogare, asservire. Il linguaggio mi sembra essenziale, stringente, come se l’autrice non volesse concedersi digressioni per non disperdere il significato delle sue affermazioni. Mi sono piaciuti moltissimo entrambi.

    • Nel ringraziarti di cuore, cara Ester, per l’apprezzamento e per bel commento che hai dedicato alle mie liriche, desidero aggiungere, a quanto già scritto nel post di presentazione del tuo libro ‘Burrasche e brezze’, che sei certamente ‘un’addetta ai lavori del cuore’. Perché con cuore e anima di poeta e di donna, sai interpretare il mio sentire che, pur nelle personali rispettive cifre stilistiche e nel ‘mare magnum’ della vita, abbraccia il tuo nel comune anelito d’armonia e d’infinito. Verso cui ‘fuggire’ .
      Un abbraccio

      Daniela

  47. Cara Daniela, “grazie” del tuo vivo apprezzamento alla mia breve nota di giudizio sul tuo ultimo lavoro poetico: L’ultima fuga, davvero notevole per la capacità di sintesi tra i vari elementi del linguaggio. La tua poesia ha la dolcezza del petalo e l’unghiata della spina…Otre la “muraglia” insegui il sogno, si avverte l’ala di una rondine di maggio che ancora si libra a cieli limpidi, dove è perennemente il primigemio respiro della vita e della morte a decretare il fitto e perseverante assillo che ci adombra, eppure ci commuove…
    Poesia dolce la tua, intrisa di quel tanto che basta per accogliere dentro di noi il mistero.

    (Ninnj Di Stefano Busà)

    • Grazie infinite, carissima Ninnj, per questo tuo attento e affettuoso approfondimento che infiamma il contenuto dei miei versi e mi commuove, perché hai compreso bene il senso di come io li abbia concepiti: con ‘amore’, nel significato più ampio del termine, con tutti i chiaroscuri d’anima in cerca di un controcanto di luce che si elevi sull”inventario dei ritardi’, ‘ad inseguire lame di mistero in fondo agli occhi’. Un forte abbraccio Daniela Q.

  48. Poesia di grande maturità e contenuto. Con un linguaggio personale e moderno Daniela evoca riflessioni sul senso dell’esistenza dove il “perdersi” trova ragione in rarefatte immagini di cielo. Complimenti!

  49. Dalle premesse di altri libri, che ho recensito anch’essi con piacere: “Cerco un pensiero” e “Uno squarcio di sogno”, mon poteva mancare un’altra produzione tesa all’ascolto di sé, all’indagine del mondo dentro un germinare lirico che precorre e percorre tutta la ricerca spirituale in un panorama d’anima intenso, teso a sviluppare pulsioni e suggestioni che sono per la poetessa pescarese le genesi e la coscienza del suo esse(ci) nel mondo. S’intenda, all’interno di un percorrimento a ritroso nella memoria che prelude ad un dopo. Da qui il titolo: L’Ultima fuga. C’è da chiedersi, se dal mondo tormentato e manchevole o da se stessa come esecutrice testamentaria di un processo conoscitivo all’interno di una risorsa di fede in cui non manchi mai la parola “amore” quasi ad indicare che non mancano le domande senza risposte. Il suo anello che non tiene (montaliano) origina da qui, pure se in questo -transfert – riposa il sogno, perché traspare anch’esso fonte di neuroni nella metafisicità del travaglio o forse, del dolore, del distacco, chissà? Il pensiero si fa tremore d’ala e il sentimento si fa excursus di un linguaggio sobrio e raffinato, piacevole a leggersi e intenso, proteso ad andare oltre la propria metà di cielo, in un amplesso più cosmico, (pur se trattasi di fuga o di ritorno).
    (Ninnj Di Stefano Busà)

    • Carissima Ninnj, ti ringrazio particolarmente per aver visitato il mio blog e per avermi dedicato questa tua generosa nota critica che legge ‘dentro’ e arricchisce di contenuti la mia ‘fuga’. E, soprattutto, perché lo fai da sensibile poeta e donna, con il respiro ‘infinito di una grazia che tutto denuda’ per vestirsi ancora ’della follia ardente del tramonto’. Cito alcuni versi dalla lirica finale della tua raccolta ‘Quella luce che tocca il mondo’, Bastogi 2010, perché essi, a mio avviso, ben sintetizzano il conflittuale inganno dell’anima: quello che, dal novecento dei nostri padri e maestri, ci portiamo dentro – Ungaretti, Montale, Luzi, per citarne alcuni – e che, trasvolato sulla pagina, pervade il disagio brutto e spesso non detto del nostro millennio eticamente diseredato. Da qui l’aspirazione di oltrepassare la montaliana ‘muraglia/ che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia’, sempre più insidiosi e taglienti, ‘l’anello che non tiene’. E fuggire. Dove? Forse in uno specchio che rifletta una diversa immagine di sé, o nel sogno, o nella ‘parola’ dove la nostra insufficienza si fa voce e speranza, o in tutto questo insieme. Sempre, comunque, nel segno di un credo d‘amore, inseguendo il primigenio stupore dell’incorrotta luce di una cometa.
      Un affettuoso e davvero grato abbraccio

      Daniela Quieti

  50. Desidero vivamente ringraziare il Direttore Responsabile Nicla Morletti per il bel commento che ha dedicato al mio libro ‘L’ultima fuga’ e il direttore Editoriale Robert per la presentazione grafica nel Portale. Davvero lieta di partecipare a questa innovativa Fiera del Libro sul web, rinnovo i complimenti per l’iniziativa promossa augurando a tutti una buona estate.

    Daniela Quieti

  51. Riservandomi – come Daniela sa bene – di scrivere più a lungo, posso intanto dire che dalla lettura dei testi proposti (i primi due del libro) è già possibile evincere quelli che saranno senz’altro i temi preminenti dell’intera raccolta. Anzitutto l’idea del tempo: “il tempo / è un luogo / inesplorato / sul bordo aperto / del cielo”, si legge; chiusa cui corrisponde un incipit altrettanto incisivo: “A chi importa / il mio passato / sono nata all’alba / e il crepuscolo / già si avvicina.”. Bene: cosa se ne deduce? Ma, certamente, che questa dimensione temporale è essenzialmente poetica: vale a dire non ordinaria, non stereotipata ma libera, proprio come afferma in prefazione (sulla quale chi acquisirà il libro dovrà riflettere) Marcia Teophilo che così si esprime: “nella poesia il passato sgorga nel presente e il futuro è proprio qui”. E, poi, il sogno, il progetto di un “ritorno ancestrale” che consista nel recupero di quella chiarità, di quella purezza verginea, appunto (cfr. in proposito anche l’incipit del testo XX) che si contrappone al dolore del mondo, tanto presente nell’opera quanto energicamente sostenuto da una resistenza tutta al femminile.
    Associandomi, negli intenti, al suo “fuggire”, rivolgo a Daniela il più caro saluto.

    Sandro Angelucci

    • Carissimo Sandro, grazie, di cuore, per la tua amicizia, per le bellissime recensioni che mi hai dedicato e per la tua adesione al mio ‘fuggire’. Sai sempre leggere con affetto i miei, come gli altrui testi, e percepirne i più intimi significati con la gentilezza che ti connota, soprattutto nei confronti dell’altra ‘metà del cielo’. Passato e presente sgorgano nel futuro, nel sogno, per celebrare una ‘chiarità’ che si sublimi nel progetto di un “ritorno ancestrale” – come ben intuisci – per restituire un senso alle parentesi dolorose che si aprono e chiudono nel fluire dei giorni, spesso sopportate in silenzio, in solitudine. Una ‘fuga’ in verticale, dunque, dentro ‘il cerchio che circonda l’infinito’
      Un ampio abbraccio a te e famiglia.

  52. L’ ultima fuga e’ sempre da se stessi per approdare al proprio ” io ” .
    La coscienza ricompone le emozioni nello spazio del nostro cuore e le purifica nel braciere
    del desiderio.
    Daniela vola dall’ alba al crepuscolo; nel tempo ci consegna l’ infinito.
    Davvero liriche coinvolgenti.

    Gaetano

    • Il mio più sincero ringraziamento, gentile Gaetano, per l’attenzione rivolta a queste mie liriche, come alle altre mie opere, e per le belle parole che mi dedica. La vita è un continuo peregrinare dell’anima, costantemente tesa alla ricerca d’infinito, ma compagna di viaggio, purtroppo, è spesso l’inquietudine. È vero, l’ultima fuga è da se stessi per approdare al proprio ‘io’.
      Un carissimo saluto.

  53. Alla base della nuova raccoltra poetica “L’ultima fuga” di Daniela Quieti ci sono sempre petali colorati di sentimenti d’amore per chi è al fianco dell’autrice e per la vita in generale. Nascono così versi mai banali, anzi densi di quel tessuto esistenziale che ammalia la poetessa e rende al lettore immagini che a tratti sono di rara efficacia stilistica.
    Un coacervo di passioni, desideri e sogni, oltre che di illusioni, sottende la pagina, che evidenzia una levigatezza superiore agli esiti lirici del passato. Con questo libro Daniela Quieti naviga e indaga dentro l’ignoto con più matura consapevolezza del quotidiano vivere fino ad accedere ai più reconditi segreti dell’anima.

    • Desidero rivolgere un ringraziamento particolare e di tutto cuore al poeta e critico letterario Igino Creati per la sua presenza qui e per il gratificante commento di stima e apprezzamento che, con grande sensibilità, dedica a me e al mio ultimo libro. Sentimento vivamente ricambiato per le sue qualità umane e letterarie, sempre altamente emerse nell’insostituibile attività culturale e nel condiviso impegno didattico e sociale. Parole che mi incoraggiano a indagare più profondamente ‘dentro l’ignoto’, nel ‘coacervo di passioni, desideri e sogni’ e nell’evoluzione di un’espressività lirica che riesca a rendere partecipi i ‘più reconditi segreti dell’anima’.

  54. L’Opera Di Daniela “L’ultima fuga” è uno splendido libro scritto tutto al
    femminile, nel quale , a mio avviso, la fuga non è intesa nel senso di
    allontanamento, ma di ritorno in se stessa. Ritorno e ricerca nelle pieghe
    dei ricordi, dei desideri; ritorno e archi di luce tesi sulla malinconia e
    sul canto sommesso, eppur suadente dell’uomo, creatura che noi donne
    dobbiamo tornare a concepire ogni giorno, per riprenderla nel grembo e
    custodirla.
    Ritorno e scoperta della fede, sempre viva, pulsante, del sogno, che
    riesce a superare gli urti dell’esistenza e a innalzarsi quale indomito
    vessillo.
    Un testo scritto con stile rarefatto,lieve, eppur sanguigno,
    raffinatissimo e ricco di pathos, timbro, colore.
    La musica di Daniela, legata a versi asciutti, tesi come le corde di una
    cetra, si leva altissima e incatena gli animi…
    Io ne sono soggiogata.
    E l’abbraccio con immenso affetto e stima.

    • Mi emozioni, mia cara Amica d’anima e di scrittura, per come sai percepire così intensamente, al di là delle parole e in un’affinità tutta femminile, l’altalenante conflitto di emozioni fra ragione e sentimento che troppo spesso amputa il cuore, il nostro cuore. Anche quando vuole tessere ‘trame d’armonia’ per accogliere e ricomporre, in un grembo custode e consapevole, il canto e il pianto dell’uomo, oltre ogni arena di duello. Ti ringrazio tanto per il tuo sensibile commento: esso mi consente di affermare che ‘l’ultima fuga’ sperde ogni ombra e ogni destino nel ritorno a una dimensione d’assoluto.
      Ti stringo forte

      Daniela

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