Non c’era picco e non c’era fondo
Tutto era perfettamente infinito
L’edera s’avvinghiava
in un crescendo
d’inarrestabile ascesa
Le sue radici affondavano
senza approdo alcuno
L’essenza tangibile
fingeva ostacoli
La terra, le nubi, la pioggia
non ci ossidavano
Eravamo come fantasmi
che passano da parte a parte
Essenza impalpabile,
freddata,
forse,
dalla sua stessa essenza…
sentita, tua….pennellata agrodolce…d’un amore che sferza
Bellissimi versi complimenti alta poesia
Carissima, nei tuoi versi leggo una grande sensibilità ed una capacità espressiva notevolissima