I –
Seguirà un epos di suoni dipinti
per dar vita al viaggio iniziato
a vent’anni nella stremante
mitosi del suo nucleo…
Labile virus di terra
ma imprendibile come la pineta
sbranata dal fuoco,
morbo dolciastro
che gli occhi incatena
su vacui orgasmi di neon.
II
Bavaglianti fari, una teoria
di vaghi sintomi, di sterili indizi,
la causa (perfetta) inarrivabile…
malattia reale per la scienza
o da quella non ancora scoperta?
Per noi accecante invenzione!
III
Placida malia della luce
in cui persino il medico augure
che la inventò fa Neon all’anagrafe;
fluorescente patìa che colpì,
tra tufi e cacao, la città
in un giorno di folgori ambigue…
***
Bufera
Ugole di cigni annoda
di colibrì cementa giravolte
lucchetti scaraventa ai piedi
e sciarpe ricamate d’inox
su lanceolate labbra veleggianti.
Simil bufera è ben altro
che imperiosi ventagli
…tediosa ipotesi di guerra.
***
Primi segni
Stupefazione!
Ventata seducente ove disperda e venda
in pie mani l’acre odore ed invadente
del tubone cittadino; (ben nuovi aromi
le folaghe di lago o i sognati cormorani!)
Stupefazione: peluria d’ali zuppe
del catrame glassato di robotiche baccanti.
Nebulosi e corruschi,
siamo un padre involontario che s’addorme
sotto fosfori di valvole.
IL MORBO DI NEON di Gabriele De Cosmo – GUERRA EDIZIONI, 2011 pag. 123
Il commento di NICLA MORLETTI
Ed eccoci a sfogliare un libro di poesia di indubbio valore, dal verso mobile, ermetico e creativo arricchito da vocaboli che si intrecciano in giochi di duttilità e sapienza linguistica, or tesa al romanticismo, or alla metafora e tante altre cose ancora. Sfilano nella mente del lettore visioni di paesaggi, animali, crociere, scene di vita sul mare e familiare. Non mancano elementi di letteratura latina e greca e chiari sono i riferimenti mitologici. Una poesia varia, sensibile, calda, lega il lettore per quella espressione ritmica e musicale che la caratterizza.
Credo che “Il morbo del neon” esemplifichi quella luce nascosta che spesso troviamo sopita nella nostra anima…e con sapiente metafora, lo scrittore evidenzia, con uno stile piuttosto ermetico, la società di oggi..
Gabriele De Cosmo si dimostra poeta affascinante quando ne ” Il morbo di Neon” centinella i versi nella misura dell’ emozione.
Le sue liriche perpetuano nel cuore il desiderio della vita.
E della luce, solenne metafora di una paradiso dalle ali spezzate.
Gaetano