Cammino di versi

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    “tutto il mio vagare dunque era un cammino verso di te”

    by_Enio

    Quelle lucciole, fra l’erba alta, sulle colline di Fiesole

    e quelle presse giallo oro essenza estiva di campo

    che parevano aver sospeso la loro corsa a valle, fra i cipressi.

    Quelle lune impudiche riflesse in specchi  salmastri,

    e quei ruggiti notturni che si spegnevano sugli scogli

    oppure fiorivano in rose di spuma e di sale.

    Mentre mani di vento picchiavano i vetri delle finestre…

     

    Passi perduti della mente ad ingannare le attese ,

    quel vagare nel vuoto dell’assenza scansando le ombre…

    Poi le orme che riaffiorano  quando l’onda si ritira, lenta.

    Le riconosco. Riconosco i segni del mio andare

    fra ricami d’alghe , sospiri di conchiglie e canti di risacca.

    Un cammino di versi, il mio , per poterti incontrare.

     

    Mara

    L’immagine è del mio amico Ennio a cui dedico questi versi

    8 Commenti

    1. Come sempre sai accarezzare con sapienza lo spirito di ciascuno, ma stavolta mi sento parte di questi versi che mi dedichi.

      Mara, il mio cuore ti è grato ed è felice di averti ispirata con un pizzico della sua fantasia. Ennio

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