Once upon a time there was…
La nave era ancorata
salda, immobile, mi aspettava…
salpai dal porto di Solitude
verso approdi ancora vergini.
Lunghi anni di navigazione,
i sospiri lenti dei flutti,
taglienti occhiate
all’orizzonte intrecciato
tra le danze del cielo
e i riti del mare.
Poi…un istante per vederti
un attimo per accendermi d’amore
un secondo per capire
che il mio pellegrinaggio
era la mia vita per te.
Bellissime immagini in questa meravigliosa poesia.
Incantevole questo lungo viaggio tra le onde… sempre più rapido quando intravede l’approdo…
Bella 😀
Francy
una navigazione verso l’amore.
che bello marco che hai postato….
il tuo veliero solitude
ha mai cambiato nome?
Suggestive metafore per una navigazione che approda sulla meta più dolce ed accogliente…
Un affettuoso abbraccio, caro amico
Maya
Il mare, l’acqua…emozioni infinite.
Blue
Bellissime immagini: la danza del cielo, libertà e leggerezza, e i riti del mare, rigidità e costrizione. Più forte avverto il tuo dare significato al vagare, non al giungere. Complimenti.
navigare e cercare racchiude la tua poesia mi piace
😉 Mare e amore sono complici di vecchia data.
Piaciuta.
ma dimmi…per chi hai vagato e navigato ma questa lei esiste?
bella comunque caro Marco mi piace leggerti!
un abbraccio
monica
bella questa immagine della navigazione….mi piace.
Grazie d’esser qui