Tracce

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    Mani febbricitanti
    serpeggiano
    su strade di seducente velluto
    da cui si snoda
    l’intrico di tracce
    di infinite storie
    imprigionate dal tempo.
    Riscopro l’oceano
    in cui annegare
    occulte perversioni
    nel delirio della carne unita alla carne
    ridestata da Ombre leggere
    che scivolano e svaniscono nelle tenebre.
    Assopita nella luce
    che leva la linfa vitale al culmine
    sboccio
    come loto fiorito
    radicato nell’acqua
    che come uno specchio
    riflette
    la maschera beffarda e nostalgica
    di schiavitù e costrizioni
    sospirate nella notte.

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