D’amore e d’altri veleni

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    Versò adagio
    nel calice felice
    della sua bocca
    lo stupore
    della mandorla amara
    paziente rivalsa
    della lusinga appagata
    nel suo grembo.
    Attese quieta
    la fine dello spasmo
    e nell’ancora incerta luce
    della ragione
    sussurrò
    “io t’amo”.

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