Ombre sottili
agguantano il sole
di un lancinante mattino.
Sarà il vento del nord
nella tua voce
che gela il mio sorriso
e nei miei passi
ho nascosto un addio.
Guarda,
mi hai raggiunto appena
che già la nebbia ci scivola addosso
separandoci con tacita coltre.
Così attendo il tuo volo migratore
su me.
Oltrepasserai
la linea in fondo ai miei occhi
prima ch’io
abbia potuto ancora sognare
di toccarti il viso
o darti un solo
lungo
bacio
sulla bocca.
Claudia, penso che la poesia avvicini il sentire delle persone, forse molto più di quanto faccia una canzone ad esempio. Questo perché ognuno legge la poesia con i propri tempi e la propria sensibilità, senza filtro alcuno. Il tuo pensiero mi conferma tutto questo, grazie.
Adelaide,
le tue parole
arrivano dritte dentro me
“Sarà il vento del nord nella tua voce che gela il mio sorriso…”
racchiude tutto
Bravissima ! Claudia Piccini
Davvero molto bella, Lenio Vallati
E’ una poesia nuova per te, o sbaglio? L’immagine del volo migratore mi piace moltissimo.
I tuoi versi oltrepassano quella linea in fondo ai nostri… cuori.
🙂
bravissima interprete, gran bel componimento mille auguri EUFEMIA
@Mashima grazie di cuore… 🙂
@Già, Francy, un inverno particolare…
@Una metafora nata da un vissuto, Massimiliano, e dunque so ch el’amore non è rimasto… grazie 🙂
@Meg il mio desiderio di viverlo sempre… un abbraccio e grazie
Grazie a tutti, ed auguri!
nelle tue parole leggo il tuo desiderio di amare..bellissima
L’ Inverno porta malinconia, l’ amore comunque rimane.
Saluti!
Massimiliano
Già…si avverte l’inverno..
Triste presentimento
Mi piace! Soprattutto l’emozione descritta, brava.