Da “8 dicembre 2002” –
Mi recai in biblioteca a studiare l’inglese, tanto per cambiare … Che bello! Che pace! Che serenità!
Rimasi lì a leggere fino a quando i miei occhi stanchi e affaticati cominciarono a lacrimare.
Quindi uscii camminando frettolosamente tra le calli ventose.
Sapevo che quella era l’ultima sera in cui la Madonna di Fatima si trovava a Venezia.
Entrai per venerarla e chiederle aiuto nella chiesa di San Francesco della vigna. Quanta gente! Quanti fedeli! Quante persone che pregavano davanti a quella bianca e graziosissima immagine!
Il giovane che portava in pellegrinaggio la statua tra le varie città d’Europa, ci invitò tutti a cantare affermando che quando si canta si prega due volte.
Io non cantai, avevo da tempo scoperto la preghiera silenziosa, quella che nasce dal cuore e, dal momento che non esce subito dalla bocca, rimane per più tempo custodita in esso.
All’età di sette anni, mi piaceva moltissimo cantare ad alta voce le lodi alla Madonna, ma quando mi trovavo in chiesa con le mie amichette, la suora (che aveva faticato molto nel preparare il coro) mi puntava contro un’occhiata severissima, era l’invito a non aprire bocca. Di fatto, stonata com’ero, avrei rovinato tutto il suo lavoro … Così mentre le altre bambine cantavano felici, io piangevo, non per le sgridate della suora, ma solo perché non potevo lodare Maria.
Ed ora che sono troppo adulta e spesso incredula mi piace paragonare le lacrime della bimba a quelle della Madonna.
Fu così che quella sera: pensando, tacendo e ascoltando, mi convinsi che stavo pregando tre volte.
C’erano in quella chiesa anche tre o quattro sacerdoti che celebravano la messa.
Alcune signore avevano distribuito a ciascuno di noi un panno bianco, con esso potevamo accarezzare la Madonna senza imbrattarne la statua. Ci servimmo poi dello stesso panno per salutare Maria che si allontanava da Venezia a bordo di un motoscafo.
Tutto era stato così bello e toccante, tutto aveva dato al mio cuore un’incredibile serenità. Ma ancora non volli tornare a casa mia; quella sera mi allontanai da Venezia per andare a dormire a casa di alcuni parenti. Finalmente potei riposare in tutta tranquillità.
Il giorno seguente Michela adirata scagliò una bottiglia di birra contro il vecchio che abita nell’appartamento sottostante al mio; ne fu colpita per fortuna soltanto la porta d’ingresso, tutti i pezzi di vetro si seminarono per le scale a testimoniare una certa pericolosa violenza.
Era finalmente avvenuto il fatto eclatante!
I carabinieri intervenuti chiamarono il 118 così, finalmente, fu portata all’ospedale psichiatrico la povera giovane donna. Rimase ella lì per alcuni giorni ed infine si sottopose alle cure dei medici.
Da allora sono passati alcuni mesi, Michela è molto calma, continuano a curarla e questo per me se non è un miracolo è qualcosa che gli assomiglia molto da vicino.
***
Dal libro Luna annuntiavit mysterium di Annabella Giri
Carissima Vittoria De Marco Veneziano,
ho letto il tuo libro:”L’isola a forma di quaglia”. Mi è piaciuto assai, penso che tu debba essere molto più giovane di me, io sono in pensione da parecchi anni. Tuttavia faccio fatica a darti del tu, mi verrebbe da darti del LEI perchè la tua cultura mi intimorisce un pò. Mi piacciono le tue descrizioni della natura, mi piace quando ,con poche pennellate, sai farci vedere le persone come in un film.
Con la tua cultura, non comune ,citi frasi toccanti di autori famosi e di grandi Profeti, accordandole al vissuto dei protagonisti. Essi affrontano le difficoltà della vita aiutati da una fede continua ed a volte ricercata con forza e coraggio. Il dolore della morte di un figlio deve essere la cosa più difficile da superare, ho conosciuto qualche mamma con questo strazio nel cuore.
Non mi sento in grado di commentare il tuo libro come meriti. Tuttavia esso va letto più di una volta non solo dai pensionati ma anche dai giovani.
Con affetto Annabella.
Vi ringrazio tutti, siete stati tutti “carinissimi”, poche persone come voi hanno capito quanmto io abbia sofferto..e quanto abbia sofferto quella povera creatura di DIO che si drogava.
La chiamo creatura di DIO perchè, quando era in via di guarigione ,venne a chiedermi scusa per le parolacce che mi aveva detto, mi baciò anche sulla guancia e mi sorrise.
Certe persone che si credono importanti e che parlano PER SENTITO DIRE ( ISAIA) non sanno fare questo passo……….
Ecco perchè io penso che il profeta ISAIA abbia fatto fiorire un ciclamino per me e che la giovane donna……….
si trovi ora tra le braccia di GESU’ MISERICORDIOSO.
Un caro abbraccio a tutti.
Cara Annabella,
ci siamo sentite stamattina, sei fresca come una donna giovanissima e
l’anagrafe non è un concetto che ti appartiene…
La copertina è nata ‘per caso’ e da essa nascono le coincidenze così importanti per la tua vita e
per la tua Arte.
Dopo aver letto “Luna Annuntiavit Mysterium” so che non sei legata alla Chiesa da forme
di bigottismo. Hai fede, con tutta la straordinaria irrazionalità che la fede comporta e la storia che
narri con una semplicità forte, intensa, è lontanisima dal semplicismo.
Colpisce, stupisce, incanta. E’ la storia del potere delle coincidenze. Di quelle coincidenze che hanno
segnato il tuo tempo e, inevitabilmente, il tuo scrivere.
Dura la vicenda, come sa esserlo spesso la vita. Lieve la tua capacità di mimetizzarla tra le pieghe
della sacralità, della vicinanza autentica alle verità della Trinità , di Cristo, della Madonna.
Non credo sia nostro dovere raccontare i vostri romanzi. Sarebbe poco leale verso le storie stesse.
I lettori hanno il dovere di introiettare soggettivamente i romanzi, di non raccontarli, di limitarsi a
trasmettere le proprie emozioni. Io ho trovato la corteccia della tua vicenda. Mi ha sbucciato il cuore
e mi ha concesso di distillare linfa di fede per dare al mio credere valenza più potente.
Voglio ringraziarti del libro e dei riferimenti alle coincidenze. L’esoterismo che traspare dalla copertina
è il fuoco che arde nelle tue pagine e che rende speciale il tuo romanzo!
Ti abbraccio, Annabella e spero di poter camminare accanto a TE!!!!
Maria Luisa carissima,
ti ringrazio per le tue belle parole. La redazione mi ha inviato tre indirizzi ,invitandomi ad inviare il mio libro a ciascuno di essi…Tra questi indirizzi c’era anche il tuo, ti ho inviato il mio piccolo libro, so che tu mi capirai ancora di più. Ti ho inviato anche la mia e-mail ed il mio numero di telefono.
Non importa se non sei riuscita a trovare la mia testimonianza in GOOGLE cliccando (sulle ali del ciclamino) ; troverai tutto nel mio libro.
un abbraccio CIAO Anna..
Cara Annabella
Oggi è il mio giorno fortunato, ho ricevuto il tuo libro e guardando la copertina dal vivo, ho provato la sensazione di sfiorare quel raggio lucente che esce dalla luna, una cosa molto misteriosa che fa veramente riflettere.
Ti ringrazio per la tua e-mail e il telefono ti scrivo e ti invierò quella foto che ti dicevo.
Ringrazio anche la Redazione che ti ha inviato il mio indirizzo.
Un abbraccio
Maria Luisa
Ho ricevuto il messaggio dalla redazione, ho cercato di rispondere, credo di non essrci riuscita.
In ogni caso vi dico che domani stesso invierò il mio libro agli indirizzi da voi indicati.
Grazie. Annabella Giri.
Abbiamo ricevuto la sua risposta, grazie per la collaborazione.
La Redazione
Arrivato il suo libro, grazie! Anche mio marito è rimasto colpito dalle foto, dal titolo, e dalle sue calorose parole. Lo leggerà anche lui. Non vediamo l’ora. E soprattutto anche dopo averlo letto, sarà bello secondo me, rileggerne qualche pagina o anche solo guardarne la copertina e vedere illuminarsi anche i momenti più bui, che purtroppo nella nostra vita non mancano e bisogna imparare ad accettare. Solo la fede può permettere questo.
Carissima Maria Luisa Seghi
Ti ringrazio perchè mi dai modo di raccontare ciò che di particolare mi accadde. Quel 12 aprile dell’anno 2006 fotografai la luna, era la prima volta che usavo la mia macchina fotografica digitale. Le foto erano 3: nella prima si vede un raggio luminoso che parte dalla luna e colpisce l’imposta della mia finestra, nella seconda il raggio va verso l’alto, nella terza il raggio scompare.
Credendo che mi fosse capitato qualcosa di importante, inviai le tre foto alla rivista FOCUS,non mi arrivò nessuna spiegazione scientifica bensì una e- mail dal CENTRO ITALIANO STUDI UFOLOGICI. Mi furono rivolte parecchie domande, volevano anche sapere ( per motivi di studio) che cosa pensavo mentre scattavo quelle foto…. Io risposi che non si trattava di un UFO ma della luna e che mentre la fotografavo pensavo alla frase di Sant’ Ambrogio.” LUNA ANNUNTIAVIT MYSTERIUM CHRISTI” ( Il mistero della Risurrezione )…….Mi risposero che si trattava solo di una coincidenza…
Ma io non accettai passivamente tale affermazione, perciò quando veniva a Venezia qualche studioso di astronomia, mi recavo alle riuninoni con le mie foto ed il mio C.D., per avere una spiegazione. Ma mi veniva sempre restituito il mio materiale con grande indifferenza.
Un giorno decisi di recarmi da un frate anziano e molto paziente, gli consegnai il mio materiale per avere una risposta. Quando ritornai da lui, mi disse :”Io e tutti i fratelli abbiamo detto che lei ha una bella anima”. Era un frate simpatico.
Quando il patriarca di Venezia chiese ai fedeli di inviare alcune testimonianze di fede sul RISORTO
, gliene inviai due… Il motore di ricerca GOOGLE tra le 140 testimonianze scelse le mie due e le mandò in INTERNET….. Capii che Il coordinamento pastorale aveva accettato completamente il contributo di tutti i miei elaborati. …Decisi quindi di raccoglierli in un libro.
Carissima Maria Luisa, hai avuto una grande intuizione..Il miracolo su Michela è durato parecchi mesi, ma poi la povera donna continuò a drogarsi….Nel mio libro si cela un altro mistero; nella seconda parte di esso, narro come le parole del profeta ISAIA mi aiutarono a superare la paura della calunnia.
Infatti, mentre pregavo con le Sue parole,avvenne un piccolo miracolo dentro di me e fuori di me.
Se vai nel sito GOOGLE e scrivi :” Sulle ali del ciclamino”trovi la seconda parte del mio libro e capisci molto di più.. io al mio libro ho aggiunto altre pagine assai toccanti….Tu hai molta fede più di me , io mi fermo sempre davanti ai MISTERI.
Con affetto Annabella
Carissima Annabella
Ti ringrazio per la bellissima risposta che mi hai dato, e capisco che molti dandoti una risposta non si sono sbilanciati perchè non hanno visto con gli occhi tuoi…poi lo sai quanta diffidenza c’è in giro in merito a questo.
Ti prometto che andrò a vedere su GOOGLE , però ora mi hai messo veramente in curiosità per la lettura del tuo libro , sai a me i libri parlano e mi dicono tante cose..mi piacerebbe veramente leggere il tuo così misterioso e spirituale.
Tu pensi di avere più fede di me, dici che ti fermi davanti ai MISTERI, anche a me sono capitate delle cose che per forza maggiore mi sono dovuta fermare e tenerle solo per me.
Mi piacerebbe mandarti una foto scattata in casa alla quale non ho saputo dare una spiegazione.
A proposito di misteri che cosa ne pensi dei sogni premonitori?
pensi che sia un Caso o una Coincidenza se io ho commentato il tuo libro?
Il caso o la coincidenza con la *C* maiuscola sono solo la firma di un angelo.
Un abbraccio e una carezza sul cuore
Maria Luisa
Salve Annabella
sono andata su GOOGLE come mi avevi suggerito, ma non ho trovato la pagina che mi hai indicato, non so dove ho commesso l’errore, mi puoi dare qualche dritta in più ? Grazie
(Prendo l’occasione per aprire una parentesi porgendo i miei ringraziamenti a questo Blog degli Autori che in questi anni mi ha dato modo di conoscere virtualmente tante persone, io proprio scrivendo e facendo commenti sul Manuale di Mari ho arricchito la mia mente, mi dispiace che non ho libri da presentare ma commentare gli altri è stato bellissimo lo stesso . Grazie Robert, grazie Nicla, Grazie staff della Redazione)
Scusa Annabella questa parentesi ma vedi se io non conoscevo questo Blog , virtualmente non conoscevo nemmeno te.
ciao a presto
Maria Luisa
Cara Annabella
Questo tuo libro mi affascina per diversi motivi . Volevo iniziare dalla copertina che per mia opinione che sia stato la macchina digitale che sia stata “qualsiasi altra cosa” io so che è una cosa sacra, quel raggio che sale verso l’alto non saprei definirlo in parole povere , forse perchè io volgo sempre lo sguardo al cielo perchè mi avvicina a Dio, quel Dio che ci ha dato le meraviglie più grandi come il dono della vita.
Anche il titolo ha del misterioso e naturalmente il mistero lo capirà chi leggerà il libro ,che sembra avere molti spunti umani e religiosi.
Sono molto devota alla Madonna, quando sono andata in Portogallo a Fatima ho pregato con il cuore e non con la voce e le parole che uscivano per andare verso quel volto della statua della Madonna mi rigeneravano l’anima.
Anche la protagonista del tuo libro prega e canta con il cuore, non solo perchè dce che è stonata ma perchè sa che solo dal cuore esce la vera spiritualità.
Mi piacerebbe leggere questo libro perchè penso che la bottiglia lanciata è stato proprio il segno divino per far si, che con quel gesto pericoloso si compisse il miracolo per Michela che curandosi va verso la guarigione.
Era questo che volevi farci capire Annabella ? Oppure il mistero che si cela è un altro?
Un cordiale saluto
Maria Luisa Seghi
Sara carissima, sono molto contenta che i miei scritti ti abbiano incuriosito, mi piacerebbe (se leggi il mio libro) che tu potessi trovarti in armonia con le mie emozioni.
il titolo è molto intrigante… anche il fulmine in copertina colpisce… così come la parte che ho potuto leggere fin qui…
spero di poterlo leggere tutto 🙂
Sara
Gent. autore Sabato P.
Non penso esistano persone atee perchè, credenti o non credenti, abbiamo tutti qualcosa o qualcuno per cui pregare. Ritengo che anche i nostri pensieri a volte diventino preghiera quando, ad esempio, desideriamo che ciò che ci riguarda si risolva nel migliore dei modi..
Lei dice che non prega più ma aggiunge “purtroppo”
Il mio piccolo libro è nato in chiesa. In un momento assai difficile per me, era un periodo in cui nessuno mi aiutava, allora mi recavo in chiesa a meditare ed a pregare. Avevo in tasca un quadernetto, in esso, per farmi coraggio,scrivevo tutti i momenti della mia vita in cui ritenevo o volevo ritenere che lo Spirito Santo mi avesse aiutata .Si accentuava in me , sempre più, una tenace passione nella ricerca….Il desiderio di approfondire il mio credo religioso appariva sempre più evidente….Ma quello che più di tutto mi stupiva e mi stupisce ancora, sono le coincidenze sconcertanti che si verificavano e che mi mandavano continui messaggi di aiuto.
Tali coincidenze JUNG le definisce SINCRONICITA’.
Egli dice :” LA CAUSALITA’ è solo un principio, e la PSICOLOGIA non può venir esaurita soltanto con metodi causali, perchè lo SPIRITO ( la PSICHE ) vive ugualmente di fini.
Nessuno può spiegarmi con termini scientifici le varie coincidenze accadutemi, dobbiamo fermarci davanti ai MISTERI.
Annabella Giri
Gent.ma Annabella,
io da persona che purtroppo non prega più, dalla sua anteprima penso di aver capito che ci sia anche una parte dei suoi scritti in cui fede e paganesimo si mescolano, come sempre avviene nella realtà quotidiana. Mi ha incuriosito.
Sabato P.
Cara Annabella,
ho letto con particolare interesse l’anteprima del tuo libro. Attraverso le tue parole ho avvertito la sacralità di quella chiesa. La presenza della Madonna: la Madre di tutti noi. Bella la tua espressione “pensando, tacendo e ascoltando, mi convinsi che stavo pregando tre volte”.
Dio si trova nel silenzio. E’ nel silenzio che Lui ci parla. Conosce ciò di cui abbiamo bisogno prima ancora che lo domandiamo. Risponde con piccoli segni nel silenzio e nella semplicità.
Complimenti per il tuo scritto pregno di fede.
Vittoria
E’ stato bello per me anche solo leggere questa pagina del suo libro, è stato come entrare in un’altra dimensione, perchè purtroppo la realtà odierna è abbastanza lontana dalla preghiera.
La preghiera dovrebbe accompagnarci sempre, e tra le sue varie forme, io credo che non ci sia forma più bella e intensa della preghiera intima, personale.
Ma purtroppo altro occupa le nostre giornate, altre priorità, e sentirne anche solo parlare diventa quasi strano, surreale. Trovo che il suo libro dia modo di riscoprire l’importanza della preghiera nel quotidiano, quanti giovani sfiduciati dovrebbero leggerlo…
Carissimi Gaetano e Maria,
vi ringrazio per aver avuto un giudizio positivo su questa pagina del mio libro. Il titolo della mia opera
“LUNA ANNUNTIAVIT MYSTERIUM” vuol ricordare una frase scritta da Sant’Ambrogio (EXAEMERON IV-8-32 ) “LUNA ANNUNTIAVIT MYSTERIUM CHRISTI”. Il santo si riferisce al mistero della Risurrezione…Sant’Ambrogio paragona la chiesa alla luna. Quattro sono le fasi lunari, la luna non muore mai, ma rinasce per apparire più grande e più bella di prima. Così, dice il santo, la chiesa vivrà sempre e anche quando sembrerà sparire nel nulla, rinascerà come la luna.
Inoltre il santo paragona la luce del sole che illumina la luna alla luce che Cristo manda sulla chiesa.
Vi dico questo perchè, proprio quando venivo tormentata da seri dubbi sul mio credo religioso,mi succedevano delle coincidenze sconcertanti che mi facevano meditare assai….
Trovavo ad esempio,aprendo a caso un libro sulla luna od una sacra Bibbia, parole di santi e di profeti che approfondivano i miei pensieri. Nel mio libro non parlo di miracoli ma delle mie sofferenze e di quelle di Michela. Mi venivano spesso in aiuto, durante le mie preghiere, delle coincidenze sconcertanti che il buon Jung definirebbe” sincronicità”.
Tuttavia,tanto per comunicarvene una, se osservate la copertina del mio libro, vedrete un raggio luminoso che parte dalla luna e sale verso l’alto. Quel raggio non era visibile ad occhio nudo,fu uno scherzo della mia macchina fotografica digitale, ma siccome scattai quella foto il 12 aprile dell’anno 2006, durante la sttimana pasquale pensai al mistero della RISURREZIONE…
La luna annuncia i misteri della notte. E delle tenebre, in un certo qual senso.
E solo la Madonna, che proprio a Fatima fece i miracolo del sole, puo’ ripetersi col prodigio della luna.
Si, anche nella notte puo’ sorgere il sole. Quello della serenita’ ricercata.
Gaetano
Cara Annabella,
vi è nel suo incipit un passaggio molto forte,
improvviso, tra l’atmosfera surreale, pregna di cristianità
e l’evento del lancio della bottiglia.
Sembra di saltare in un’altra storia…
Non posso dare un parere basandomi su poche righe, ma ho l’intima sensazione
che il testo celi verità dure, che forse riguardano la stessa vita della protagonista.
Se ha voluto creare sospensione ci è riuscita nel migliore dei modi…
Complimenti e un caro saluto.