Affacciata sul’incanto di un Giardino
fra mura alte nascoste,
con la curiosità che l’aveva resa donna,
contemplava la beltà con il timor negli occhi,
e soffermandosi sulla soglia,
s’attardò fino a sera.
Amor la vide e lasciò
che indisturbata si beasse
del suo magnifico Giardino.
Nel mentre le carezzava
cogli occhi il candore della pelle.
E un dì che non dirò,
Amore le prese la mano
e la condusse oltre la soglia.
Lei la oltrepassò con occhi di fiaba
mentre i suoi mille pensieri
caddero come petali di rose,
intessendo un tappeto di seta.
Si chiuse la porta
e questo Cantastorie,
rimasto al di qua delle mura,
conserva ancora un tappeto di seta,
ma di quel dì
non potè più cantare.
Atmosfere fiabesche in questa superba poesia che riempie il cuore d’incanto.
Felice di segnalarla…
Ti abbraccio, sei veramente bravissima
Maya
Concordo con tutti, ma il verso che mi ha maggiormente colpito è “con la curiosità che l’aveva resa donna”: ci sono profonde verità e senso in queste parole. Da scriverci un libro. Complimenti. cecilia.
Il Cantastorie conserva nell’anima la purezza dell’Amore.
Veramente deliziosa. Imagini delicate che si imprimono nel cuore.
Che bell’atmosfera! D’altri tempi…
semplicemente stupenda, ma tu lo sai quanto io ami Waterhouse che con i suoi celebri dipinti è l’artista che a mio avviso maggiormente interpreta l’amor cortese? Avrei voluto scriverla io questa meravigliosa lirica d’altri tempi e me la conserverò perché tra le tue lette, è la piu bella. Ora passo sul tuo blog. Un abbraccio