In un cielo di settembre
ad ombre allungate
intreccio un filo che m’avvicini
a quella luna che guardo
ricamando un amore
non ordinario
La mia musica
è una percussione
suonata dall’anima
ritmata dal cuore.
Nello spartito
leggo solo note
per mano destra.
In punta di piedi
su un filo d’erba
inizio il cammino
che in un sol colpo
mi porterà alla luna
e a Te.
Morirò nel respiro
che mi sveglia al mattino.
Molto profonda questa tua lirica, nella sua apparente semplicità. Immagini delicate incise come graffiti. Un abbraccio.
mi piace questa immagine dell’amore come una melodia suonata dall’anima…
Ciao
Alanis
Una evocazione splendida, un intero cammino evolutivo espresso mirabilmente.
Segnalata!
I.
Molto originale e davvero musicale.
Cinque stelle 🙂
Cari amici, siete troppo buoni con me 😉
Vi ringrazio di cuore e vi abbraccio tutti.
Ars
“Nello spartito
leggo solo note
per mano destra.”
Ars, che bella questa tua lirica 😉
Cinque stelle splendenti per te!
E’ proprio così: l’amore è davvero musica dell’anima, un cammino silenzioso verso l’infinito.
Nicla
Questa è davvero una lirica d’autore!
Stupende le immagini, le metafore di questo amore non ordinario: il filo che ti avvicini alla luna mirabilmente si sposa con l’idea del ricamo. Una metafora originale ma molto dolce. E poi quel camminare su un filo d’erba per raggiungere un assoluto (?).
Sono ammirata, Ars. La segnalo!
Marilena
Irina, quale amore può definirsi “ordinario”? 😉
Ogni amore è di per sè “Speciale”, non trovi?
Ti abbraccio
Ars
Sono… frastornata: dallo spartito per sola mano destra e dal morire nel respiro del mattino.
Amore non ordinario.