Amanta Strata

Nata a Genova l’8 maggio 1979, Amanta Strata, a 18 anni parte alla volta di Milano dove si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera, indirizzo Scenografia. Qui ha la fortuna di conoscere artisti del calibro di Dario Fo ed Enrico Bay e di seguire lezioni tenute da Concetto Pozzati ed Ezio Frigerio in persona, nonché di discutere con il critico d’arte prof. Carmelo Strano, una formidabile tesi dal titolo “il Barocco ieri e oggi” grazie alla quale ottiene il massimo dei voti. Selezionata con altri 20 studenti provenienti da tutte le Accademie d’Europa, segue quindi un importante stage formativo presso il piccolo teatro di Milano in occasione della manifestazione “Milano,Teatro d’Europa” sotto la guida dello scenografo dott. Ezio Frigerio.
Tornata alla sua vita di provincia e diventata madre, Amanta, dopo alcune esperienze sempre in ambito teatrale, acquisisce maggior consapevolezza delle proprie aspirazioni trovando un nesso tra la sua tipica – particolare – percezione delle cose e le esperienze trascorse, traducendo il tutto in piccole grandi visioni – al limite tra l’illustrazione, la scultura e il palcoscenico – dove sogni, favole e illusioni prendono corpo nel legno.
Il senso di ambivalenza e duplicità della vita che sta alla base della messinscena teatrale, continua però ad inseguire Amanta, al punto di procurarle una vera e propria necessità di “liberarsi” nella scrittura. Nascono così racconti dai tratti surreali che ci parlano di fughe, viaggi, illusioni e della dicotomia – spiacevole inganno – della vita, dalla quale si può fuggire con la sola capacità – tipicamente bambina – di sognare ed emigrare in sempre nuovi “altrove”.
Ha partecipato a diverse collettive e personali per enti e istituzioni:
– Comune di Savignone 2009, Palazzo Fieschi
– Comune di Cogorno 2009
– Festival Internazionale di Poesia di Genova 2009
– Artefatti 2010: rassegna artisti e scrittori Municipio II di Genova
– Primo premio estemporanea di pittura Isola del Cantone 2010
– Festival internazionale di Poesia di Genova 2010, Palazzo Rosso
– Comune di Savignone 2010, Palazzo Fieschi

L’inganno di Amanta Strata

L'inganno - Una stanza piccola. Un cubo. Una scatola buia. Una feritoia sottile, in alto, a destra (ho deciso io che quella sia la destra). E un filo di luce stanca. Aliena, persino. Quattro passi da nord a sud e viceversa. Quattro passi da ovest a est e viceversa. Anche se i punti cardinali – qui, nel cubo – non esistono. Eh già. Una sagoma fluttuante ai limiti...

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