Mio caro,
la verità è che ti amo. Adesso che siamo distanti e ciascuno di noi è preso dalle reciproche realtà, oltre la speranza più o meno possibile di ritrovarci, protetti dalle insidie che hanno obliquato, rimpicciolito e dilatato l’interpretazione di un pur identico codice, questa è l’unica certezza. Un’ansia strana mi consuma, mi induce a scriverti, nonostante riesca ad apparire serena fra i miei libri, i miei impegni, la mia ordinarietà scarnificata, fatta di ideali spesso messi in fuga da un tempo di profonda tristezza, d’insincera illusione, di lunga inquietudine, di polvere di strada. Vedo il mare da qui. Sembra rilassato, anche se il profilo acuminato di una palma scura evoca schegge conficcate nel costato. Me la caverò? Sfuggendo ai miei tumulti per cercare riparo negli attimi strappati al sogno, forse, però ogni sogno è prigioniero del destino. O su una soglia, a guardia dell’antico inganno, nell’attesa di una promessa autentica. O nelle stanze dell’infanzia, nei fantasmi buoni di cui aspetto il ritorno, al buio, per condividere con loro un altro istante nei luoghi che, come loro, ho amato e amo, o in questa lettera che non spedirò, di cui tu solo potresti davvero leggere le orme, o in tutte le tue forme a cui la mia immaginazione ti adatta, e mi adatta. La preferita è di considerarti semplicemente un uomo, che ha infuocato i miei tormenti, che spartisce il desco, il calore che mi pervade, che riempie con me una scatola vuota di ricordi con la fascinazione di ciò che sarà, in un irraggiungibile luogo segreto, domani. – Ma quand’è che viene questo domani, dov’è? E a qual prezzo si vende se è già sera, l’oggi. – È strano come due persone, incontrandosi, s’intersechino l’una nell’altra. Il caso? Affinità elettive? Mi piace pensare che sia pure una questione di pelle. Sei troppo affascinante, troppo seducente, troppo tutto e continui a crescermi nell’anima e nella carne, accarezzato progetto, redatto con parole intinte d’emozione. Vorrei averti qui, ora. Stringerti. Fondermi in te. Tu strazi la mia vita con la tua presenza-assenza, la memoria dei tuoi segni, potenti, mi accende di desideri impazienti, mentre rovisto instancabilmente fra i tuoi silenzi nell’aspirazione di ascoltarti. Dobbiamo ancora capirci, cogliere il soffio del vento che ci afferra e ci culla, e ci lenisce ferite aperte dalla nostra precarietà, e poi…vorrei vivere, anche poco, ma vivere…mi dicesti. E, come allora, ti rispondo…anch’io, con te. Io, passionale, possessiva, irruenta che, come le donne di arcaica radice della mia terra madre, la tua lontananza ha fatalmente di cordoglio velato, con quell’amore che non ho perduto nel pianto e nella gioia di un’intera esistenza, ti porto attaccato al petto, incastonato nell’inseparabile gioiello più prezioso, bruciante stimmata dentro il cuore, sempre.
Da “Schegge d’amore” di Daniela Quieti
Che bella lettera! Fa pensare alle grandi storie d’amore che sono sempre anche grandi dolori. Antonello
Grazie infinite, Antonello, per questo bellissimo commento.
Ti saluto caramente
Daniela
Si intersecano passato e presente, piani diversi, anima e corpo, sogno e realtà. Davvero ben costruita, davvero!
Gentile Karolus,
questo commento mi gratifica in modo particolare. Grazie infinite per avermi letto e dedicato così belle parole.
Daniela Quieti
La tua lettera, nè purificatoria, nè vittimistica, scritta solo con il desiderio di esprimere un intenso sentimento, è bellissima e reale. Complimenti anche per la tua …insalata!
Cara Antonia,
ti ringrazio tanto per l’attenzione e per il bel commento che mi rivolgi. Ti saluto affettuosamente
Daniela
Grazie, cara Manuela. Ti saluto affettuosamente
Daniela
Chi non vorrebbe ricevere una lettera così! Complimenti Daniela.
Grazie infinite, gentile Ugo, e un carissimo saluto
E’ una bellissima lettera che emoziona profondamente.
Bellissimo anche questo spaccato d’anima. Ancora complimenti.
Grazie infinite, cara Domitilla
Che emozione questa lettera. Anche se un po’ triste è proprio bella. Complimenti Daniela.
Ti ringrazio tanto, Marta, per aver condiviso le mie emozioni. Un carissimo saluto
Daniela
Splendida lettera d’amore che tocca l’anima e fa anche sognare.
Cara Stephy,
grazie infinite per le tue belle parole. Ti abbraccio
Daniela
Quanto sa essere grande un cuore innamorato. Questa lettera è bella ed appassionata come le tue poesie. Lele
Grazie, Lele, per avermi letto e dedicato questo bel commento.
Un caro saluto
Daniela