M’hai spezzato il respiro
lasciata sola
in uno scamplo di mondo,
appartata.
La proiezione dolorosa
di ciò che chiamavamo “amore”
stende la sua mano fredda
sul tempo d’aprile.
Ogni ricordo,
eco pensiero nota
traccia un solco profondo,
genera una rossa ferita,
disegna il tuo nome sull’anima
con fissa realtà.
Che ne sara’di me
al prossimo pianto.?
saprei a chi mandarla..
ma resterebbe il mio ennesimo pianto solitario,
grazie per aver scritto quel che sento io, ma non so esprimere così bene
molto bella, particolare … uno scrivere d’amore personalissimo, brava/o