Cerco ostinato sul fondo del mare
Ancora ancore da stringere al petto
Metto i sigilli alle mie cose care
Brutto, sgraziato, mi sento imperfetto
Immagino allora di cambiare dentro
Occhi socchiusi e dentro mi sventro
Fuori ho lasciato ad amare il mare
Un’ombra di me senza tanti contorni
Ogni mio porto in aborto scompare
Resto in ascolto di uccelli notturni
Incapace fenice infelice d’amare.
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By Divento di Vento
Nel tuo “giocare” con rime e parole c’è complessità e profondità.
Sì, molto bello. Tu ed Edo siete, come si suol dire, dei veri specialisti!
Bella anche la lettura.
Complimenti!
Acrostici… sono la mia passione… li faccio in rima… anch’io
Molto bello complimenti.