Ho lottato lungo i passi di una notte,
dove le porte dell’inverno si aprivano
davanti ad un animo
bagnato dalla pioggia dei tuoi sguardi.
Ho avanzato a fatica
lungo la linea che appariva all’orizzonte,
scorgendo riflessi della luna nelle pozze dell’asfalto
che sgretolava lento la luce dei miei occhi.
Mentre la notte spigava il suo manto su di me
nella nebbia ho aperto le porte
e perduta nel silenzioso nulla della sete
ho bevuto il mio destino;
l’oracolo ha decretato il mio cammino.
Siamo nelle mani del vento,e andiamo incontro a un destino che non abbiamo scelto. Bellissime parole, costruzione impeccabile della poesia. Mi inchino alla tua bravura, meravigliose sono anche le altre tue poesie che ho letto con molto piacere. Ti invito a visitare il mio blog, Lenio.
“scorgendo riflessi della luna nelle pozze dell’asfalto”
mi piace molto questo passo…
complimenti è molto bella la tua poesia
ciao
Alanis
…E perduta nel silenzioso nulla della sete… ho bevuto il mio destino.
Versi intensi. Bella poesia.
Nicla
Forse quel “spigava” è un “spiegava”.
Mi piacciono molto le immagini di questa poesia.
Poesia intensa e scritta molto bene, tra melodie di parole che si uniscono formando un’orchestra dolcissima.
Nicla
C’è arte in questa tu lirica. Un gioco di allitterazioni, di assonanze in una struttura impeccabile!
Complimenti davvero!
Marilena
Sì, il destino. Talvolta solo lui decide… avverto lotta tra le parole e una sorta di rassegnazione finale. Ma forse non è rassegnazione, è accettazione. Giusto così, credo.
Molto sentita!
un cantico al fato con abile maestria molto bella!