Sotto la pioggia
di un temporale
incontrai un angelo
Camminai a tratti
vicino alla sua ombra.
Mi parlò della speranza
e dei miei sogni,
del rosario
delle mie preghiere
dell’ inquietudine del cammino
Intonava un canto…
soave, giungeva al mio orecchio.
Ci fermammo sotto un
albero secolare.
Appassionata sentivo
i battiti del suo cuore
che vibravano dentro il mio.
La pioggia cadeva a dirotto,
non mi bagnava.
Forte il vento
si alzò: dubbio.
Ma il cielo era puro
nonostante piangesse.
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Eleonora Ruffo Giordani (dedicata a (*) mio angelo nel Getsemani di questa esistenza…)
Prendo queste parole in prestito per dirti angelo custode ucciso e denigrato che so che mi sei vicino notte e giorno, non mi abbandoni mai. Sai che ti amo e tu mi ami un milione di volte tanto, quando tutto sembra finito intervieni e risolvi il problema inondando tutto il mio essere di gioia e pace. Grazie S. Tua Laura
Che dire dei tuoi versi? Semplicemnte stupendi…traspare da essi una sensibilità particolare…
“Ma il cielo era puro
nonostante piangesse”
Una chiusa di grande profondità per una poesia delicatissima e molto bella.
Un caro saluto
Maya
Questa lirica ha la densità di un racconto e la fuidità della poesia e manifesta una sensibilità quanto mai delicata e raffinata.
Ammirato. Lieto di leggerti qui.
Grazie, dei commenti. Siete molto gentili!
Un sorriso
eleonora
Complimenti. Un abbraccio
Di una sensibilità fuori dal comune, mistica.
Affascinato dalla tua perla.
PG