“Quanto zucchero?”

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Ti guardo.
Mi sorridi.

L’accordo taciuto gravita,
sospeso tra segreti discorsi a due.
Il quieto mormorare dei tuoi occhi
invoca con abbandono il momento atteso.
Io scruto indiscreta le iridi
paghe dall’esito di mani e fuoco e aromi provati.
Le iridi solcano sentieri aerei
fino alla regione familiare
dove mano e fuoco compiono il rito.
Poi le voci s’incontrano,
intonano nuove melodie al ritmo
di ceramiche smosse da cacofonie metalliche.

Il profumo si diffonde
e tu arresti le neonate melodie
nell’estasi di un sogno acre che prende corpo,
che fino a te corre lungo strade fantasticate.
Afferro il sogno per mano e a te lo conduco,
al riparo, dentro ceramiche ora tinte di scuro
e perdute nei vapori d’antichi profumi.
Questi attraverso per ritrovare i tuoi occhi
e le nostre molte parole non dette.
Infine, ti chini,
anneghi labbra e pensieri nel liquido nero
e l’amaro turba il sapore del sogno.

Mi guardi.
Ti sorrido: “Quanto zucchero?”

"COUPLE IN BED" - © Inc. Butch Martin - The Image Bank

Etain

5 COMMENTS

  1. Un bellissimo caffè!

    Bellissimo quel:

    “Afferro il sogno per mano e a te lo conduco,

    al riparo, dentro ceramiche ora tinte di scuro

    e perdute nei vapori d’antichi profumi.

    Questi attraverso per ritrovare i tuoi occhi

    e le nostre molte parole non dette.”

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