Le parole del mare

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    – Sai, mare? Oggi lui è partito.

    Nel mio cuore il gelo è sceso

    e sono venuta da te a cercar tepore.

    La tua cadenza rasserena i battiti impazziti.

    (sospiro)

    – Fanciulla, non potevi trovare

    cuna migliore per ristorare l’anima.

    Sai, io dall’alba dei tempi

    conosco i tormenti degli amanti.

    (risacca)

    – Il fluire delle tue onde

    mi richiama alla mente la sua voce,

    delicata e possente al tempo stesso.

    E la sua pelle, e i suoi capelli, e la sua schiena.

    (piedi nell’acqua)

     

    – Bagnati pure, fanciulla ferita.

    I tuoi piedi per me sono pinne di sirena

    e il tuo pianto risana l’acque insane.

    Che il mio umile canto si unisca al tuo.

    (flutti si frangono)

    – Oh, come davvero vorrei esser sirena!

    E la mia voce lo indurrebbe a tornare,

    e l’abbraccio dell’onda, d’intesa coi miei arti,

    fino a lui mi scorterebbe per incanto.

    (corpo s’immerge)

    – E allora vieni, fanciulla prode,

    farò da traino al tuo corpo ondoso.

    E se l’amante t’avrà scordato,

    dell’Uomo-Onda sarai spuma e sposa.

    (alta marea)

    Immagine di Josephine Wall                   

    Etain

    16 COMMENTS

    1. cara Etian…che dirti? E’ un pezzo che non ha eguali, meraviglioso e allo stesso tempo originale. E dire che eri così insicura.,.ma perché? Hai un talento straordinario e non lo dico solo io…quindi per favore, regalaci ancora queste emozioni! Concordo con la proposta di Robert!

      Un abbraccio Eufemia

    2. Che meraviglia cara Etain! Colmo d’emozione e d’amore questo componimento è delizioso.

      Propongo un duetto uomo-donna per leggerlo e proporlo in audio.

      Sullo sfondo la voce del mare…

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