Frusciava tra le pagine il sapore
di sentimenti ancorati ad altri tempi,
assistevo inerme ai consueti scempi
del tuo vuotare d’infinito le mie ore.
Commossa fu la ricerca del calore
tra manie inchiodate a giorni empi,
vivevamo in pantani di intertempi;
io celavo al tuo sguardo il mio pallore.
E frullava nel mio petto il sentimento:
un effluvio di candide orchidee
fiorite prima del sorgere del sole.
A guardarlo, donna oggi, non mi pento
nonostante mutò il tempo le mie idee
cucendo su labbra nuove le parole.
leggerti è come forzare le porte del cuore… fa un po’ male. Ma fosse sempre così il dolore! Tu conosci i sentimenti più comuni e quelli che tentano di passare inosservati al cuore, le sfumature di ogni emozione, le contempli, ci giochi, ne soffri, e sai dare loro un nome credibile per chiunqua legga le tue parole.
Espiazione del cuore, è questo che vivi e che offri. I veri poeti conoscono il linguaggio più adatto a cogliere i movimenti invisibili dell’anima, e lo offrono a noi, poveri affannati e affamati mortali….Tu sei tra quelli Federica. Grazie… Sono sicura che il tuo libro sarà un bel viaggio nell’anima. Doloroso…ma così dolce da togliere il respiro. In bocca a lupo!
Non pentirsi delle ore vuotate d’infinito. E’uno splendido attimo che sfugge e che lascia una ferita profonda visibile da una cicatrice fatta di versi. Sublime vuoto più pieno di prima.
Grazie davvero a tutte…
Il sentimento? Un effluvio di candide orchidee fiorite prima del sorgere del sole…
Nicla Morletti
Il ritmo e le rime del sonetto non tolgono nulla alla felice ispirazione di Federica. La prima terzina mi piace molto.
Molto profonda, ho apprezzato ogni singolo verso.
E c’è un piacere immenso nel rileggerla, quasi a volerne cogliere ogni più sottile sfumatura…
E’ vero, il tempo cambia.. eppure è importante non rinnegare quel che è stato, perchè comunque, si è amato tanto.
Chapeau!
Ars